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[tab title=”Speciale Formula 1 2019″]
Nuova stagione, tante novità, ma solito duello?
Pronti per un’altra lunga stagione di F1? Ci aspettano 21 gran premi, dall’Australia ad Abu Dhabi, dal 17 marzo al 1° dicembre, il consueto tour de force nel corso del quale non avremo sicuramente modo di annoiarci.
Tante le novità di questo 2019, a partire proprio dai piloti: tutti i riflettori saranno puntati sul nuovo acquisto Ferrari Charles Leclerc, con Kimi Raikkonen che gli cede il sedile per andare a occupare quello del monegasco in Alfa Romeo Racing, accanto al nostro Antonio Giovinazzi. Nuova vita per Daniel Ricciardo in Renault, con Pierre Gasly che va a prendere il suo posto in Red Bull accanto a Max Verstappen. Lance Stroll lascia la Williams per la Racing Point ovviamente, visto che del suo papà), mentre Carlos Sainz passa dalla Renault in McLaren, al posto del connazionale Fernando Alonso, che a fine 2018 ha deciso di lasciare la F1 (almeno per il momento…) e di dedicarsi ad altre categorie del motorsport. Tra i ritorni, attesissimo quello di Robert Kubica, in Williams, dopo 8 anni di forzata assenza dalla F1, mentre rivedremo Daniil Kvyat al volante della Scuderia Toro Rosso. Ma la F1 2019 passerà alla storia anche per il cambio generazionale, con l’arrivo di ben quattro rookies: Lando Norris in McLaren, Alexander Albon in Toro Rosso, Pierre Gasly in Red Bull e George Russell in Williams.
Su una cosa tutti sono pronti a scommettere: ai vertici sarà di nuovo sfida Mercedes-Ferrari, con Maranello che nella pausa invernale ha cambiato parecchie cose, a partire dal team manager Mattia Binotto, che ha preso il posto di Maurizio Arrivabene. Il nuovo corso riuscirà a riportare il Mondiale tanto atteso? E soprattutto riuscirà a portare quella serenità che a quanto pare lo scorso anno è mancata? Serve competitività, affidabilità ma anche saper gestire i piloti e la determinazione del giovane Charles Leclerc promette sfide anche “in casa”. A Sebastian Vettel il compito di far valere lo status di numero 1 e l’esperienza.
Buon Campionato 2019 a tutti, con un pensiero come sempre a Jules, Michael e a chi abbiamo nel cuore
Barbara Premoli
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[tab title=”Calendario e orari TV”]
Calendario e orari TV
Anche nel 2019 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky, che continuerà a garantire la migliore esperienza di visione in assoluto di tutti i GP. Tutte le gare saranno in differita anche su TV8, che trasmetterà in diretta solo cinque GP: Monaco, Gran Bretagna, Italia (live anche sulla Rai), Stati Uniti e la finale di Abu Dhabi.
Data GP LIBERE 1 LIBERE 2 LIBERE 3 Qualifiche Gara Diretta TV 17 marzo Australia, Melbourne 02:00 06:00 04:00 07:00 06:10 Sky 31 marzo Bahrain, Sakhir 12:00 16:00 13:00 16:00 17:10 Sky 14 aprile Cina, Shanghai 04:00 08:00 05:00 08:00 08:10 Sky 28 aprile Azerbaigian, Baku 11:00 15:00 12:00 15:00 14:10 Sky 12 maggio Spagna, Montmelò 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 26 maggio Monaco, Montecarlo 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky e TV8 9 giugno Canada, Montreal 16:00 20:00 17:00 20:00 20:10 Sky 23 giugno Francia, Le Castellet 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 30 giugno Austria, Red Bull Ring 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 14 luglio G.Bretagna, Silverstone 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky e TV8 28 luglio Germania, Hockenheim 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 4 agosto Ungheria, Hungaroring 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 1 settembre Belgio, Spa 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 8 settembre Italia, Monza 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky, RAI e TV8 22 settembre Singapore, Marina Bay 10:30 14:30 12:00 15:00 14:10 Sky 29 settembre Russia, Sochi 10:00 14:00 11:00 14:00 13:10 Sky 13 ottobre Giappone, Suzuka 03:00 07:00 05:00 08:00 07:10 Sky 27 ottobre Messico, Mexico City 17:00 21:00 17:00 20:00 20:10 Sky 3 novembre Stati Uniti, Austin 18:00 22:00 20:00 23:00 20:10 Sky e TV8 17 novembre Brasile, San Paolo 16:00 20:00 17:00 18:00 18:10 Sky 1 dicembre Abu Dhabi, Yas Marina 10:00 14:00 11:00 14:00 14:10 Sky e TV8
Calendario test in-season
2-3 aprile: Bahrain
14-15 maggio: Barcellona
6-7 agosto: Ungheria
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[tab title=”Team e piloti”]
Team e piloti
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e Valtteri Bottas (#77)
Monoposto: F1W10 EQ Power+
Motore: Mercedes F1 M10 EQ Power+
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Sebastian Vettel (#5) e Charles Leclerc (#16)
Monoposto: SF90
Motore: Ferrari 064
RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#33) e Pierre Gasly (#10)
Monoposto: RB15
Motore: Honda RA619H
RACING POINT
Piloti: Sergio Perez (#11) e Lance Stroll (#18)
Monoposto: RP19
Motore: Mercedes F1 M10 EQ Power+
WILLIAMS
Piloti: Robert Kubica (#88) e George Russell (#63)
Monoposto: FW42
Motore: Mercedes F1 M10 EQ Power+
RENAULT
Piloti: Nico Hulkenberg (#27) e Daniel Ricciardo (#3)
Monoposto: R.S.19
Motore: Renault E-Tech 19
SCUDERIA TORO ROSSO
Piloti: Daniil Kvyat (#26) e Alexander Albon (#23)
Monoposto: STR14
Motore: Honda RA619H
HAAS F1 TEAM
Piloti: Romain Grosjean (#8) e Kevin Magnussen (#20)
Monoposto: VF-19
Motore: Ferrari 064
McLAREN
Piloti: Carlos Sainz (#55) e Lando Norris (#4)
Monoposto: MCL34
Motore: Renault E-Tech 19
ALFA ROMEO RACING
Piloti: Kimi Raikkonen (#7) e Antonio Giovinazzi (#99)
Monoposto: C38
Motore: Ferrari 064
Team, piloti e i loro caschi
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[tab title=”Tutte le novità 2019″]
2019: un anno decisivo per molti protagonisti del Circus
Nello scrivere queste righe a poche ore dalla prima gara del Mondiale di F1 2019, abbiamo come la sensazione che il 2019 sarà un anno importante e decisivo nel bene e nel male per i molti protagonisti del grande Circus. Proviamo ad analizzare scuderia per scuderia nel contesto del campionato in partenza.
WILLIAMS FW42
Alla Williams, e a Frank sopratutto, dobbiamo solo mostrare vicinanza e comprensione per qualsiasi cosa accada in pista e fuori. Lo avevamo già anticipato che questo 2019 non sarebbe stato facile soprattutto per motivi di budget con Martini, Stroll ed SMP che hanno abbandonato il team. A questi problemi che hanno portato alla tardiva realizzazione della nuova monoposto, nel dopo Barcellona dobbiamo annotare anche la fuoriuscita di Paddy Lowe che lascia il team inglese senza guida tecnica nel momento meno opportuno. Un lato positivo c’è in tutto questo. Il giovane talento Russel e l’esperienza di Kubica che, se si fa passare i mal di pancia contro il team avuti durante i test con qualche uscita infelice anche se onesta, dovrebbe essere il faro del team in piena navigazione burrascosa. Alla FW42 attuale, vorremmo essere sicuri di vedere una FW43 il prossimo anno.
TORO ROSSO STR14
Ai test di Barcellona la STR14 non si è comportata male, ma inizia il Mondiale senza la guida tecnica di James Key partito verso la McLaren. Ha in Kvyat un pilota da riscoprire dopo che è stato sedotto e abbandonato più volte dalla casa taurina. Ha in Albon una grande scommessa. Potrebbe essere il team sorpresa specialmente all’inizio, ma poi il rischio di fare da supporto sperimentale alla sorella maggiore Red Bull esiste. La Honda resta sempre una grande incognita. Inutile sbilanciarsi dopo anni difficili. Parlerà la pista.
ALFA ROMEO C38
Il nome Alfa Romeo, nel mondo dei motori, come direbbero gli inglesi, è “larger than life”. La base Sauber del team in Svizzera è solida. Il motore Ferrari è una sicurezza. Resta e Furbatto sono due grandi tecnici navigati che sicuramente sapranno fare progredire bene le monoposto di Kimi e Antonio. Sensazione che vedremo una C38 più forte in gara che in qualifica. Giovinazzi ha la possibilità di crescere vicino a Raikkonen ma dovrà sopportare la pressione di essere finalmente il talento italiano di ritorno stabile nel Mondiale dopo anni di buio totale. Ha spalle grosse e piede pesante. A Kimi potrà succedere di dover dimostrare di non essere arrugginito nella lotta corpo a corpo in cui potrebbe essere coinvolto a centro gruppo. Potrebbe, ovvio. Dipenderà da lui e dalla monoposto.
RACING POINT RP19
Jordan, Midland, Spyker, Force India e ora Racing Point… Ma si può leggere Stroll. E’ rinata più volte questa scuderia che Grattachecca contro Fichetto nei cartoni dei Simpsons. Staff tecnico praticamente invariato. Nei test senza particolari acuti. Fino allo scorso anno è sempre stata squadra solida e pronta a raccogliere quello che lasciavano per strada i top team. Molto delle prestazione di Perez e Stroll dipenderanno dagli sviluppi portati in pista.
McLAREN MCL34
Nessuno chiede alla McLaren di vincere delle gare come faceva Red Bull lo scorso anno con lo stesso fornitore di motori. Probabilmente anche dei podii saranno difficili da ottenere. Ma di certo dal team di Zak Brown ci si aspetta un 2019 con forti segnali di voler uscire dalla palude tecnica del caos Honda e post Honda. Vederla lottare costantemente per il Q3 e i punti. L’anno scorso il team papaya aveva un alibi enorme: l’aver accoppiato il motore Renault all’ultimo a un telaio studiato per le componentistiche Honda. Quest’anno non è cosi. Lo si capisce per esempio già se guardate l’airscoop che è in linea con le forme richieste dal motore francese. Hanno preso James Key dalla famiglia Red Bull. Arriverà dalla Porsche Andreas Seidl. Ha in Sainz un pilota conscio del grande lavoro che lo aspetta. Testa bassa, pedalare e questo ci piace. Ha in Norris un possibile futuro campione. 2019 vero anno zero ma servono risposte vere in pista. Già da Melbourne.
HAAS VF-19
La Haas dal 2019 capirà (e capiremo) cosa vuole fare da grande. Sempre in crescita dall’esordio, si trova ora davanti il difficile scoglio di fare quel salto di qualità che, magari difficilmente la vedrà smuoversi dal quinto posto ottenuto nel 2018, ma dovrà dare ripetitività e consistenza di risultati in pista. La stabilità dei piloti è sicuramente un punto a favore del progetto.
RENAULT R.S. 19
Altro team che nel 2019 dovrà lanciare chiari segnali di sviluppo e voglia di progredire verso la rincorsa dei primi posti. Nel 2018 è stata quarta tranquilla. Quest’anno, con il dubbio sul connubio Red Bull-Honda, l’occasione di puntare al terzo posto è ghiotta. I piloti di certo non mancano. Ma nel 2018 è sembrato che fosse stato fatto il compitino al minimo. E’ ora di alzare la posta in gioco. Lo chiede il nome e la storia che porta sulla carrozzeria.
RED BULL RB15
Potrebbe vincere il Mondiale. Oppure potrebbe trasformasi in un connubio stile McLaren bis con fortissimi dolori di pancia per Verstappen e Marko. Due che zitti non stanno, e non staranno, mai. Oppure quello che pensiamo, sarà una stagione di conoscenza e di sviluppo dove vedremo probabilmente il meglio verso la seconda parte di stagione. Felici ovviamente di essere smentiti già domenica. Di certo Red Bull si era lasciata male con Renault. Honda invece, dopo l’anno in “purgatorio” con Toro Rosso, torna ora sotto i riflettori e c’è curiosità di capire a che punto sono i nipponici dopo le disastrose stagioni con la McLaren. Per la prima volta hanno due team in griglia il che è essenziale per lo sviluppo. Newey è tornato a tempo pieno ma, nei test di Barcellona, la monoposto non ha propriamente convinto, tanto che, già a Melbourne, vedremo introdotte prima del previsto novità aerodinamiche. Sarà un 2019 lunghissimo… Honda potrebbe consolarsi col fatto che nel caso di problemi, il marchio automobilistico più in vista nella monoposto anglo/austriaca è Aston Martin e magari ai più distratti potrebbe confondere le idee.
FERRARI SF90
Della Ferrari abbiamo già lungamente parlato qui . La vettura è nata bene. Chi non vuole ammetterlo o si stupisce che Vettel (4 volte campione del mondo) abbia capito da subito che la Rossa quest’anno ha un grande potenziale, forse non vive sul pianeta terra. La pressione è enorme. La Ferrari non può lasciar vincere ancora la Mercedes e Vettel non può far scappare Lewis verso la rincorsa al trono di Schumacher. In mezzo una rivoluzione manageriale che sembra aver portato serenità all’ambiente. Un Leclerc giovane e voglioso di fare bene e, perché no, di mettersi davanti al compagno di squadra quando possibile. Gli ingredienti ci sono tutti. Ogni volta che la rossa durante i test di Barcellona ha voluto abbassare il tempo l’ha sempre fatto senza problemi. E’ un segnale fin troppo evidente. Gli sviluppi saranno l’ago della bilancia del 2019.
MERCEDES F1W10 EQ POWER+
Qualche ombra nei test catalani. Si è nascosta o è, come dice Hamilton, che ci vorrà qualche gara per sistemare al meglio la monoposto? Vincere e ripetersi ogni anno ad altissimi livelli è difficilissimo. Magari non per Hamilton che sembra a prova di proiettile, ma per i tecnici e meccanici essere sempre al top senza cali mentali è durissima. Inoltre c’è da capire se Bottas sarà un pilota ritrovato oppure il 2018 gli avrà lasciato strascichi emotivi. In panchina c’è Ocon che scalpita. Alla rossa quest’anno non andrà regalata nemmeno una sessione di prova.
Da noi di @MotoriNoLimits un buon Mondiale 2019 a tutti voi, amici lettori. Abbassiamo la visiera finalmente…
Riccardo Turcato
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[tab title=”Brembo”]
Brembo: le novità per il Mondiale 2019
Brembo riconferma il proprio impegno nel Campionato del Mondo di Formula 1 che, come da tradizione, prende il via dal GP d’Australia, in programma dal 14 al 17 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 43 stagioni di F1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato 25 Campionati Piloti e 28 Costruttori, Brembo ha realizzato sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia.
TRE SOLUZIONI DI DISCHI IN CARBONIO
L’introduzione di una nuova ala su tutte le monoposto, più semplice e con meno carico all’anteriore, produrrà un aumento di velocità delle vetture e frenate tendenzialmente più lunghe, comportando una leggera riduzione della coppia frenante a terra e allo stesso tempo un aumento delle energie da smaltire. Per garantire maggiore sicurezza e migliori performance, Brembo ha mantenuto i valori di coppia limite, utilizzati ai banchi statici e dinamici, sostanzialmente sugli stessi livelli del 2018, quando il carico aerodinamico era sicuramente maggiore. L’aumento delle energie in gioco, seppur contenute, si traduce in un incremento delle temperature degli impianti frenanti. Per ovviare a questo problema, dallo scorso anno Brembo ha migliorato la ventilazione dei dischi: ciascun disco dispone di quasi 1.500 fori di ventilazione nelle versioni più estreme.
La maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra tre diverse soluzioni di dischi Brembo: prendendo come riferimento l’impianto anteriore si hanno l’opzione medium cooling con 800 fori, high cooling con 1.250 fori e very high cooling con 1.480 fori. Gli ingegneri Brembo stanno inoltre lavorando per fornire a tutti i team un’opzione di disco dal diametro più piccolo al posteriore, possibilità da utilizzare nei circuiti light e meno stressanti per l’impianto frenante, come Le Castellet o Silverstone, affinché si possano ottimizzare le performance del carbonio.
RICERCA PIÙ ESASPERATA DELLA LEGGEREZZA
Brembo continua a lavorare sull’impianto frenante con un focus specifico sulla massima miniaturizzazione dei pezzi che compongono il Brake by Wire e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio. Brembo fornirà le tradizionali pinze a 6 pistoni, valore massimo stabilito dal regolamento, a 7 team su 10.
Nel contempo l’azienda bergamasca ha cercato di aumentare la prontezza di risposta e quindi reattività delle unità BBW: il livello di integrazione con le vetture è sempre maggiore e, nel 2019, saranno ben 4 i team ad utilizzare il BBW Brembo.
PERSONALIZZAZIONE, TELEMETRIA E MANUTENZIONE
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce assieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza che dovranno avere le pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più conservative caratterizzate da maggior rigidezza ma anche maggior peso. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare in maniera totalmente autonoma e separata l’impianto frenante per ciascuna scuderia. Servendosi dei sensori, i team conoscono in ogni istante la temperatura dei dischi e delle pinze: in tal modo possono calcolare istantaneamente l’usura di dischi e pastiglie. Sulla base di questi dati, partono eventuali segnalazioni al pilota per la modifica del brake balance della monoposto: questa comunicazione avviene quando si registrano anomalie rispetto alle previsioni.
In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze Brembo all’anno: questo numero permette di fronteggiare in sicurezza eventuali incidenti e la mancanza di disponibilità di alcuni set per revisione. Alcuni team invece, procedono inizialmente ad un ordine ridotto, prevedendo uno sviluppo durante la stagione e quindi un successivo ordine di pinze ancora più ottimizzate. Sui tracciati caratterizzati da molte frenate in sequenza, la temperatura delle pinze raggiunge i 200°C. La vita utile di una pinza di Formula 1 non supera i 10.000 km, durante i quali sono previste periodiche revisioni che vengono effettuate direttamente da Brembo all’interno dei propri reparti produttivi. Per quanto riguarda invece il materiale d’attrito, ogni team consuma nel corso della stagione dai 150 ai 300 dischi e fino a 600 pastiglie.
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[tab title=”Petronas”]
Petronas: dai successi in F1 alla strada
Giornata speciale al Global Research and Technology Centre PETRONAS di Santena per la presentazione dei nuovi lubrificanti alla presenza di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, piloti del team cinque volte Campione Costruttori F1 Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport, e del Team Principal Toto Wolff. PETRONAS Lubricants International (PLI) ha presentato in anteprima la nuova gamma PETRONAS Syntium con CoolTech™ che porta la più recente tecnologia “dalla pista alla strada” nei più avanzati lubrificanti per sistemi di propulsione. La gamma che sarà presentata al pubblico in occasione dell’imminente Salone di Ginevra) include il primo lubrificante per vetture ibride e segna una nuova pietra miliare per PETRONAS, che entra così con la sua grande esperienza nel mercato dei fluidi per veicoli elettrici.
Oltre ai nuovi miglioramenti apportati alla gamma PETRONAS Syntium 7000, i perfezionamenti riguardano anche le linee PETRONAS Syntium 3000, PETRONAS Syntium 800 e PETRONAS Syntium 500 e sono tutti volti a garantire ai motori prestazioni ancora più elevate e minori emissioni di biossido di carbonio. La gamma PETRONAS Syntium con tecnologia CoolTech™ è formulata sfruttando oli con catene molecolari forti per proteggere i motori dai danni causati dall’eccesso di calore offrendo una guida senza pensieri. Con l’evoluzione di questa formula viene garantita ai motori una temperatura controllata che salvaguarda i componenti vitali, massimizza la potenza disponibile, ottimizza i consumi ma, soprattutto, regala tanta serenità a chi siede al volante.
Giuseppe D’Arrigo, Managing Director e Group Chief Executive Officer PLI: “Come accade per gli esseri umani, i propulsori esposti a condizioni estreme necessitano di temperature contenute per assicurare le migliori performance. PETRONAS ha concepito la propria tecnologia dei fluidi per comportarsi al meglio sotto pressione e gli eccezionali successi ottenuti dal team Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport nel Campionato Costruttori F1 negli ultimi 5 anni ne sono la prova. Oggi, siamo felici di mettere a disposizione dei nostri clienti i lubrificanti creati con la nostra tecnologia vincente. La tecnologia è il fulcro del nostro modello di business e ci pone su un piano differente rispetto a quello di altri player del settore. Siamo orgogliosi di presentare la nuova gamma PETRONAS Syntium con tecnologia CoolTech™, incluso il nuovo PETRONAS Syntium 7000 Ultimate Series. L’introduzione di un nuovo olio per motori ibridi segna la nostra entrata nel mercato dei fluidi per veicoli elettrici, un risultato che deriva dai nostri punti di forza nell’ambito della tecnologia e dimostra il nostro costante impegno per creare fluidi che contribuiscano alla riduzione delle emissioni di CO2”..
PETRONAS Syntium è uno dei tre fluidi che dà vita alla suite PETRONAS Fluid Technology Solutions™ e, assieme ai carburanti PETRONAS Primax e ai fluidi per trasmissioni PETRONAS Tutela, ha svolto un ruolo fondamentale per consentire a Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport di vincere il Campionato di Formula 1 per cinque volte consecutive nei Campionati Piloti e Costruttori fin dall’inizio, nel 2014, dell’era dei motori ibridi in F1.
Toto Wolff, Team Principal e CEO Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport: “La predisposizione di PETRONAS alla tecnologia e alle prestazioni è stata l’asso nella manica dei nostri risultati nelle ultime cinque stagioni. Quest’anno festeggiamo il decimo anniversario della partnership – dieci anni di sfide, sviluppi tecnologici, apprendimento nelle condizioni più difficili e, finalmente, di successi in pista. Durante tutto questo periodo, PETRONAS ha costantemente puntato a portare la propria tecnologia al livello superiore per vincere nelle competizioni, sempre pronta ad affrontare nuove prove alzando ogni anno l’asticella. I fluidi funzionali PETRONAS sono la linfa vitale delle nostre automobili e dei nostri propulsori dal 2010 e la nostra collaborazione si è rafforzata stagione dopo stagione. La livrea verde e argento delle nostre monoposto è diventata un elemento iconico della Formula 1 – è sinonimo di tecnologia eccezionale e vantaggio competitivo”.
Dopo un 2018 ricco di successi durante il quale PLI ha impegnato il 75% dei suoi investimenti in ricerca e tecnologia nello sviluppo di progetti volti a ridurre le emissioni di CO2, ora la società è pronta per cogliere nuove opportunità di co-ingegnerizzazione dei fluidi capaci di sfruttare questo know-how. La nuova gamma di lubrificanti PETRONAS Syntium 7000 sarà disponibile a livello globale nel secondo trimestre 2019.
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[tab title=”Pirelli”]
Pirelli: i cambiamenti della gamma F1 2019
Parte la nona stagione consecutiva di Pirelli come global tyre partner in F1. Come da tradizione, i pneumatici 2019 presentano caratteristiche diverse rispetto alla stagione precedente: ecco tutte le novità della gamma, al debutto in pista sulle monoposto attuali in questa prima settimana di test invernali al Circuit de Catalunya.
TRE COLORI E CINQUE MESCOLE
In tutti i GP del 2019 i pneumatici presenteranno solo tre colori: bianco per la mescola più dura a disposizione in quel weekend, giallo per la media e rosso per la più tenera. Le mescole disponibili per questa stagione però sono cinque, numerate da 1 (la più dura) a 5 (la più morbida). Tutte e cinque saranno disponibili nei test pre-stagione di Barcellona: per distinguerle, C1 e C5 non avranno le consuete bande laterali, a differenza di C2, C3 e C4, rispettivamente in bianco, giallo e rosso. Questa marchiatura particolare sarà presente solo durante i test collettivi nel corso del campionato (oltre a questi, due giorni dopo il GP del Bahrain e due dopo la gara in Spagna), mentre nei weekend di gara ci saranno sempre e solo i tre colori, completi di bande laterali.
PROTOTIPI PER I TEST
Durante i test saranno disponibili anche pneumatici senza marcature: si tratta di prototipi utilizzati per valutare sviluppi in ottica futura. Il calendario dei test Pirelli per il 2020 si completerà con test che vedranno tutti i Team impegnati separatamente nel corso dell’anno. Dettagli e calendario saranno comunicati in seguito.
DIVERSE TEMPERATURE E PRESSIONI
Altra novità del 2019 è la riduzione della temperatura massima delle termocoperte per i pneumatici posteriori a 80°, mentre rimane invariata quella per gli anteriori, fissata a 100°. Questa soluzione favorirà il warm-up dei pneumatici anteriori e ridurrà il rischio di graining, specialmente con basse temperature ambientali. Di conseguenza sarà ridotta, rispetto al passato, la pressione minima alla partenza per le gomme posteriori.
BATTISTRADA RIDOTTO
In tre GP del 2018 (Spagna, Francia e Gran Bretagna) erano stati utilizzati pneumatici con battistrada ridotto, su circuiti caratterizzati da un asfalto nuovo. Questa soluzione, adottata per prevenire il surriscaldamento superficiale, si è rivelata molto efficace. Visti i risultati, per la stagione 2019 la fascia del battistrada è stata ridotta di un valore in famiglia con quello dei pneumatici usati per quelle tre gare. La costruzione dei pneumatici sarà quindi esattamente la stessa in tutti i Gran Premi.
NUOVI CINTURATO INTERMEDIATE E FULL WET
I nuovi Cinturato Green intermediate sono stati progettati per coprire una maggiore varietà di condizioni rispetto al 2018 e per garantire un punto di crossover sia con i pneumatici slick sia con quelli da bagnato estremo, offrendo quindi prestazioni migliori. Anche i full wet sono stati completamente rinnovati, con un profilo ridisegnato per consentire una maggiore resistenza all’aquaplaning e una migliore guidabilità in condizioni estreme.
NESSUN PNEUMATICO BACK-UP DA BAGNATO
Nella gamma 2018 erano state omologate due versioni di pneumatici intermedi e da bagnato estremo: una adatta a temperature più elevate, l’altra per condizioni più fredde. Quest’anno ci aspettiamo una maggiore versatilità sia dall’intermedio sia dal wet, quindi entrambi saranno disponibili in un’unica versione.
FINESTRE D’UTILIZZO PIÙ AMPIE
Le temperature d’esercizio (working range) dei pneumatici 2019 sono più alte in modo da ridurre il rischio di overheating. Questo consentirà a tutti i pneumatici di avere una finestra d’utilizzo più ampia.
C1 110-140°C
C2 110-135°C
C3 105-135°C
C4 90-120°C
C5 85-115°C
(C1 la più dura, C5 la più morbida)
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[tab title=”L’anteprima di Minardi”]
L’anteprima di Gian Carlo Minardi
Siamo alle porte del primo gran premio della nuova stagione. Finalmente si torna a correre e i team saranno costretti a mettere sul tavolo tutte (o quasi) le carte, mostrandoci i veri valori in campo. Resto dell’idea che le redini della corsa siano, ancora una volta, in mano a Mercedes e Ferrari nonostante un importante compattamento delle prestazioni verso l’alto anche tra i team di seconda fascia dove saranno i piloti a dover fare la differenza. Dai test si è evidenziato come tutti i team abbiano lavorato molto bene e le aspettative per Melbourne sono di un weekend all’insegna della competitività.
L’anno scorso abbiamo avuto una partenza notevole da parte della Ferrari che ha messo a segno un primo e terzo posto con Vettel e Raikkonen, con Lewis Hamilton al secondo posto. Siamo solo al primo appuntamento di una lunghissima stagione composta dalla bellezza di 21 gare. Sarà importante restare coi piedi per terra indipendentemente dal risultato finale. Si apre una stagione ricca di spunti.
ANTONIO GIOVINAZZI: ritorna un nostro portacolori sulla griglia di partenza che mancava da troppo tempo. L’arrivo di Antonio Giovinazzi è molto importante così come quello di un marchio come Alfa Romeo. Mi auguro che possa essere in grado di lottare per le posizioni alle spalle di Mercedes, Ferrari e Red Bull, che avrà l’incognita del motore Honda. L’affidabilità sarà un aspetto importante in casa di tutte le scuderie, come abbiamo visto nella seconda sessione di test a Barcellona, anche se da alcuni anni ci hanno abituato a risultati incredibili fin dal debutto.
RITORNO DI KUBICA: a distanza di 8 anni dall’ultimo gran premio, Robert Kubica firmerà il suo secondo debutto in F1. Purtroppo le premesse sono meno rosee delle aspettative con una Williams in grande difficoltà. E’ inspiegabile quanto stia succedendo a una scuderia che ha scritto alcune delle pagine più memorabili di questo sport. Mi auguro che il terremoto che sta attraversando si trasformi in una spinta per ritrovare la retta via e risollevarsi poiché non merita questi risultati. Si percepisce la mancanza del suo fondatore, Sir Frank Williams, tenuto lontano dal team e dai campi di gara dalla malattia.
PUNTO PER IL GIRO VELOCE: nelle ultime ore è stata approvata l’attribuzione del punto extra per il giro più veloce in gara (se l’autore si classifica nella top 10) che avrà validità sia per la classifica Piloti sia per quella Costruttori. Sembra una banalità, ma nell’arco di una stagione sono 21 punti che possono fare la differenza. Entra in gioco una variabile in più sul fronte della strategia, soprattutto in una stagione combattuta. Buon Mondiale a tutti e ovviamente vi aspetto a Imola per l’Historic Minardi Day!
Gian Carlo Minardi
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[tab title=”Race by race”]
Colpo d’occhio su tutti i weekend
Bottas scatenato, poi Hamilton e Verstappen. Ferrari 4° e 5°
Bahrain: prima pole di Leclerc e prima fila Ferrari, Hamilton 3°
Hamilton vince in Bahrain grazie a un guasto che tradisce Leclerc
Cina: la pole #Race1000 è di Bottas, davanti a Hamilton e Vettel
Cina: doppietta Hamilton-Bottas davanti a Vettel nella #Race1000
A Baku quarta prima fila Mercedes, Vettel 3°. Ma succede di tutto
Baku: dominio Bottas, quarta doppietta record Mercedes e Vettel terzo
Spagna: quinta doppietta Mercedes. Hamilton-Bottas, poi Verstappen e le Ferrari
Monaco: in qualifica Mercedes da paura. Ferrari pure, ma in negativo
Hamilton vince per Niki. Sul podio Vettel e Bottas. Ma grande Verstappen
Canada: finalmente Vettel torna in pole, davanti a Hamilton e Leclerc
Francia: pole di Hamilton, poi Bottas e Leclerc. Super McLaren! Vettel 7°
Hamilton domina anche in Francia, poi Bottas e Leclerc. A 18″
Austria: pole di Leclerc davanti a Hamilton e Verstappen. KO di Vettel
Gran Bretagna: Bottas soffia la pole di casa a Hamilton, terzo Leclerc
Hamilton re di Silverstone per la 6° volta. Duelli esaltanti. E l’errore di Vettel
In Germania prima fila Hamilton-Verstappen. Ferrari che batosta!
Hockenheim da urlo con Verstappen, Vettel e Kvyat e colpi di scena a raffica
Verstappen: finalmente è pole! Davanti a Bottas e Hamilton. Poi le Ferrari
Hungaroring: Hamilton-Verstappen che show! Vettel a podio ma che distacco…
Belgio: un Leclerc perfetto e maturo conquista la prima vittoria in F1
Vettel-Leclerc: doppietta a Singapore. Terzo Verstappen. Stelle opache
A Sochi quarta pole consecutiva di Leclerc davanti a Hamilton e Vettel
Russia: la Ferrari era predestinata. Ma è doppietta Hamilton-Bottas
Giappone: Bottas vince davanti a Vettel e Hamilton. Mercedes campione
Messico: pole di Verstappen davanti alle Ferrari. Grande paura per Bottas
Messico: bella gara e bel podio con Hamilton, Vettel e Bottas
Brasile: Verstappen perfetto in pole, davanti a Vettel e Hamilton
Brasile: Verstappen, Gasly, Sainz dopo la penalità di Hamilton. Vergogna Ferrari
Abu Dhabi: a Hamilton l’ultima pole 2019. E nuovo errore Ferrari
Abu Dhabi: sipario 2019 con Hamilton, Verstappen e Leclerc, un gran podio!
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