Viviamoci il Campionato 2024. Senza pensare al 2025
Semaforo verde, giù il piede e si parte per il primo dei 24 gran premi del Campionato del Mondo di Formula 1 2024. Il cosiddetto winter break è letteralmente volato anche se è stato intenso, all’interno delle factory e non solo, e non ci ha dato modo di annoiarci. Mai visto tanto movimento in una fase in cui tutte le pedine di solito sono al loro posto. A partire da Guenther Steiner, che ha lasciato la Haas e che adesso ritroviamo nel ruolo di commentatore TV. Per non parlare dell’indagine su Christian Horner.
Ma la notizia bomba è arrivata il 1° febbraio: a fine 2024 Lewis Hamilton lascerà la Mercedes e dal 2025 sarà un pilota Ferrari, al fianco di Charles Leclerc. Da quel preciso momento il mondo della F1 è entrato in fibrillazione, tutti a ipotizzare dove andrà Carlos Sainz e chi prenderà il sedile del sette volte campione. Tutti con la testa al 2025. Una cosa che ci ha lasciati basiti, perché Hamilton in Ferrari è senza dubbio una notizia, ma ci sarebbe prima un campionato 2024 da correre, che sembra quasi passato in secondo piano.
Viviamo in un mondo che divora tutto, che si regge sui social e su chi la spara più grossa pur di avere follower e like. Ma tutto questo rischia di far perdere di vista gli obiettivi veri, di far crescere l’audience e il business della F1 ma di intaccare la sua qualità. L’hanno sottolineato anche i piloti: un calendario troppo lungo e impegnativo, anche per i più giovani, quantità che mette a rischio la qualità di quella che è sempre stata definita la massima espressione del motorsport. E non dimentichiamo che questo impegno mette a dura prova tutto il Circus, tutto il personale dei team e gli addetti ai lavori. Da qui all’8 dicembre, per 24 weekend. Senza contare i “fine settimana anomali”, ovvero quelli con le Sprint e adesso, da quest’anno, il fatto che in Bahrain e Arabia Saudita si corra di sabato, con tutto il programma anticipato di un giorno, per via del Ramadan. Nessun problema, se però da noi non si corresse a Pasqua… E che dire del fatto che la gente il giovedì e venerdì lavora? E che quest’anno avremo solo due GP in diretta in chiaro (Imola e Monza)?
Come può tutto questo creare la cultura delle corse nelle nuove generazioni? Sicuramente questa F1 continuerà a offrire un grande show, a rinnovare contratti e a farne di nuovi in Paesi non ricchi ma di più. Ma vogliamo tornare coi piedi per terra e ricordarci che sta per iniziare un Campionato? Non bisogna essere dei nostalgici o dei dinosauri per ricordare con quanta ansia si aspettavano le presentazioni delle nuove monoposto e soprattutto il primo GP, in Australia. Adesso, alla vigilia della 20° edizione del GP del Bahrain (20 anni… eravamo là e qui sulla scrivania abbiamo ancora la targa che ci regalarono in sala stampa 04 04 04) alzi la mano chi sente quell’entusiasmo.
I tempi cambiano ed è giusto accettare il cambiamento, ma facciamo in modo che non si perda di vista quello che la F1 è e deve continuare a essere: spettacolo in pista, monoposto e piloti top, sfide al mm, sviluppo e tecnologia, tanto lavoro. Drive To Survive sarà divertente, anche utile per avvicinare le nuove generazioni, ma la F1 è ben altro ed è giusto che i giovani capiscano la differenza tra finzione e realtà, film e passione. E viviamo il presente, il tutti contro la Red Bull e Verstappen, la Ferrari chiamata a gran voce dai tifosi al riscatto, la Mercedes che non può permettersi un’altra stagione come il 2023, Hamilton e Sainz che avranno un incentivo in più per dare il massimo, Leclerc che non potrà permettersi la minima sbavatura, Alonso che a 42 anni non solo non smetterà di ruggire ma pensa al futuro.
Divertiamoci, godiamoci ogni istante di questo Mondiale, viviamocelo ringraziando in ogni weekend tutti gli uomini e le donne che rendono possibile tutto questo, dal campione a chi pulisce le tribune a fine GP. Lasciamo parlare i motori e mettiamo, se non a tacere, almeno in secondo piano il resto, viviamo il 2024 e al 2025 ci penseremo quando sarà il momento. Buon divertimento a tutti!
Barbara Premoli
Calendario e orari TV
Anche nel 2024 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky. Fino all’8 dicembre saranno 24 i Gran Premi di Formula 1 che potranno essere seguiti anche su Sky Go e su NOW – il servizio in streaming di Sky – così come le 6 gare Sprint. Tutte le qualifiche e le gare saranno in differita in chiaro anche su TV8, che trasmetterà in diretta solo due GP: Made in Italy e dell’Emilia Romagna e Italia.
Team e piloti
RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#1) e Sergio Perez (#11)
Team principal: Christian Horner
Monoposto: RB20
Motore: Honda
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e George Russell (#63)
Team principal: Toto Wolff
Monoposto: Mercedes-AMG F1 W15 E Performance
Motore: Mercedes
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Charles Leclerc (#16) e Carlos Sainz (#55)
Team principal: Frédéric Vasseur
Monoposto: SF-24
Motore: Ferrari
McLAREN
Piloti: Lando Norris (#4) e Oscar Piastri (#81)
Team principal: Andrea Stella
Monoposto: MCL38
Motore: Mercedes
ASTON MARTIN
Piloti: Fernando Alonso (#14) e Lance Stroll (#18)
Team principal: Mike Krack
Monoposto: AMR24
Motore: Mercedes
ALPINE
Piloti: Esteban Ocon (#31) e Pierre Gasly (#10)
Team principal: Bruno Famin
Monoposto: A524
Motore: Renault
WILLIAMS
Piloti: Alex Albon (#23) e Logan Sargeant (#2)
Team principal: James Vowles
Monoposto: FW46
Motore: Mercedes
RACING BULLS
Piloti: Daniel Ricciardo (#3) e Yuki Tsunoda (#22)
Team principal: Laurent Mekies
Monoposto: RB VCARB 01
Motore: Honda
STAKE F1
Piloti: Valtteri Bottas (#77) e Guanyu Zhou (#24)
Team principal: Alessandro Alunni Bravi
Monoposto: C44
Motore: Ferrari
HAAS F1 TEAM
Piloti: Kevin Magnussen (#20) e Nico Hulkenberg (#27)
Team principal: Ayao Komatsu
Monoposto: VF-24
Motore: Ferrari
Team e piloti 2024
Bellezze in pista
F1 2024 al via. Tutto scritto prima di iniziare?
Ad ascoltare il buon Fernando Alonso, che qualche pre-stagione l’ha ormai vissuta, star qui a scrivere queste righe di presentazione alla stagione 2024 sembrerebbe essere un esercizio puramente fine a se stesso. E forse lo è. “Ci sono già 19 piloti che sanno che non vinceranno il Titolo mondiale”.
È questa la F1 attuale. Noia nelle presentazioni. Noia in tre miseri giorni di test nello stesso circuito dove vedremo questo sabato la prima gara del Mondiale. Manco più il sogno di arrivare da un’altra pista e sperare che cambi qualcosa. No zero. La F1 attuale è poca cosa. Parca di emozioni. Tutti speriamo ovviamente di vedere il fortino di Verstappen attaccato più seriamente quest’anno, e forse in qualche gara lo sarà di più che nel 2023, ma ad ora nemmeno Perez, compagno di squadra dell’olandese, sembra essere un rivale serio. Almeno ai tempi della McLaren del 1988 Senna e Prost se la giocavano alla pari.
Qui no. Bisogna sperare che Mercedes, Ferrari e forse McLaren abbiano ovviamente non chiuso il gap, ma almeno intrapreso una strada che possa via via, nelle varie tappe della stagione, portare i propri piloti in posizione di pressare la Red Bull e approfittare di qualche passo falso. La Red Bull si è evoluta, Newey si è spinto ancora oltre nella progettazione estrema della monoposto, mentre gli altri si sono concentrati nel risolvere i problemi dello scorso anno.
Red Bull. Mercedes, Ferrari, McLaren. Dietro tutti gli altri. Con Aston Martin pronta a inserirsi nei weekend opachi delle altre. Ma occhio che nel pre-stagione, se abbiamo capito che qualcosa nel verso giusto si muove per Mercedes e Ferrari, per McLaren invece è tutto da confermare che il finale di stagione 2023 venga mantenuto anche in questo inizio anno.
Bahrain, Jeddah, Australia e poi si vola a Suzuka e Shanghai. Tralasciando la tristezza di vedere Suzuka a inizio anno, la pista giapponese cadrà giusta giusta però per darci le vere prime indicazioni della stagione.
E gli altri? Gli altri, certo. Alpine deludente. Curiosità di vedere come evolverà la ex Toro Rosso visto che in tanti, troppi, dicono essere in parte simile alla sorella maggiore. La Williams può contare su un ottimo Albon ma è ancora nella via verso la ristrutturazione. Di Sauber e Haas non c’è molto da dire. È proprio una F1 povera di contenuti anche nelle retrovie. Almeno una volta o c’erano team raffazzonati di cui era bello discutere o quelli come Minardi che nonostante tutto innovavano, vedi cambio in titanio ad esempio.
Insomma buon Mondiale 2024 a tutti voi lettori appassionati e anche ad Alonso, ovviamente. Nel caso, nel weekend c’è anche il WEC in Qatar (che genialata sti calendari!). Non che la pista ci ecciti poi molto, e le Hypercar stanno un passo sopra alla concorrenza, però a pathos e diversità di argomenti tecnici e non, non c’è paragone.
Riccardo Turcato
Brembo fornirà tutta la griglia del Mondiale di F1 2024
Brembo conferma la sua leadership nel campionato del mondo di F1 che, per la stagione 2024, prende il via dal GP del Bahrain, con la gara in programma il weekend dell’1-3 marzo. Presente in Formula 1 dal 1975 e con oltre 500 Gran Premi vinti con i propri sistemi frenanti, il gruppo Brembo ha realizzato nuove soluzioni personalizzate per ciascuna scuderia e fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico (pinze, pompe e unità by-wire) e componenti di attrito (dischi e pastiglie in carbonio).
Uno sguardo ai dischi
Negli ultimi vent’anni Brembo ha rivoluzionato il concetto di disco in Formula 1: basti pensare che all’inizio degli anni 2000, i dischi Brembo in carbonio avevano uno spessore di 28 mm, disponevano di un massimo di 72 fori, la loro disposizione era su un’unica fila e il diametro di ciascun foro superava i 10 millimetri. Oggi il diametro dei dischi è passato da 278 mm a 328 mm per l’anteriore e da 266 mm a 280 mm per il posteriore, con uno spessore pari a 32 mm e un numero di fori compreso tra i 1.000 e i 1.100 per l’anteriore, mentre per il posteriore sono previsti 900 fori nella configurazione più estrema in termini di cooling.
Per il campionato 2024, i team forniti da Brembo utilizzeranno due tipologie differenti di dischi in carbonio: “wide spline” e “single sided spline”. Nella specifica denominata “wide spline” lo spessore del trascinamento – la parte in contatto con la campana – è uguale allo spessore del disco, mentre nella specifica denominata “single sided spline” lo spessore del trascinamento è inferiore rispetto allo spessore del disco. Questa seconda soluzione può favorire una differente strategia di ventilazione del disco e un miglior packaging del corner ruota ma a discapito di un’ottimale sollecitazione meccanica del carbonio che ne limita la possibile foratura per la ventilazione. La scelta di una o dell’altra soluzione dipende delle esigenze di ogni singolo team sulla base del progetto delle singole vetture.
Pinze del Gruppo Brembo per tutti i team
Nel 2024 viene confermata la presenza completa di Brembo in griglia di partenza: il Gruppo Brembo fornirà nuovamente le proprie pinze a tutti i 10 team: nello specifico, 9 team saranno forniti con pinze Brembo mentre un team sarà fornito con pinze AP Racing, azienda con sede a Coventry e che fa parte del gruppo bergamasco. Brembo fornirà dunque a tutti i piloti in griglia pinze fino a 6 pistoni, che è il numero massimo stabilito dal regolamento, in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate.
Pompe, BBW e frizioni
Saranno cinque i team forniti da pompe freno Brembo e AP Racing e quattro i team che monteranno in vettura unità by-wire sviluppate da Brembo, che hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilancio tra asse anteriore e asse posteriore. Ben otto team invece monteranno frizioni realizzate da AP Racing.
Personalizzazione, telemetria e manutenzione
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, ha definito insieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza delle nuove pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare un modello customizzato di pinza freno che ha permesso di arrivare al rapporto desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più rigide, ma più pesanti. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare soluzioni dedicate per l’impianto frenante di ciascuna monoposto. Servendosi di sensori presenti nei corner ruota, gli ingegneri dei team potranno conoscere in ogni istante la temperatura di dischi e pinze e, sulla base dei dati rilevati, potranno supportare il pilota nella gestione ottimale delle temperature e del bilanciamento della frenata sulla monoposto.
Pirelli: in F1 debuttano i pneumatici da corsa certificati FSC
Pirelli è la prima azienda a realizzare una completa gamma di pneumatici certificati FSC™ (Forest Stewardship Council™) e destinati a una competizione automobilistica. A partire da quest’anno, tutte le gomme utilizzate nel FIA Formula One World Championship™ saranno infatti contraddistinte dal logo FSC, certificando così che tutta la gomma naturale utilizzata nel pneumatico rispetta tutti i criteri di sostenibilità ambientale e sociale definiti da una organizzazione non governativa e multistakeholder leader mondiale per la gestione sostenibile delle foreste.
Annunciata lo scorso 10 ottobre, in occasione del rinnovo della partnership di Pirelli come Global Tyre Supplier della Formula 1® almeno fino al 2027, la certificazione viene applicata a tutte le tipologie di pneumatici utilizzati in pista a partire dai test svoltisi sulla pista di Sakhir dal 21 al 23 febbraio scorsi. L’introduzione dei pneumatici certificati è stata deliberata dopo un programma di test, iniziato già nel 2022, che ne ha confermato l’assoluta trasparenza in termini di prestazioni e di affidabilità.
Oggi, con la prima sessione di prove libere del FORMULA 1 GULF AIR BAHRAIN GRAND PRIX 2024, ecco quindi il debutto delle gomme certificate FSC™ in un Gran Premio. Si tratta di un passo avanti importante che riflette l’impegno di Pirelli nel portare performance e soluzioni sempre più sostenibili anche nell’ecosistema delle competizioni automobilistiche, a partire dalla sua massima espressione tecnologica e sportiva, la F1®.
Pirelli – che per il sesto anno consecutivo è stata confermata tra i leader globali nella lotta ai cambiamenti climatici, ottenendo un posto nella Climate A list 2023 stilata da CDP (Carbon Disclosure Project, l’organizzazione internazionale no-profit che si occupa di raccogliere, divulgare e promuovere informazioni su questioni ambientali) – è stato il primo costruttore di pneumatici ad ottenere le tre stelle nell’ambito dell’Environmental Accreditation Programme promosso dalla FIA.
L’azienda si conferma così in prima linea nella ricerca e nello sviluppo – insieme alla Federazione Internazionale dell’Automobile e a Formula 1® – di nuove soluzioni, sia a livello sportivo che tecnico, a sostegno del lavoro volto a ridurre le emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita di un pneumatico di Formula 1. La certificazione FSC si aggiunge infatti a una serie di iniziative messe in atto da Pirelli nell’ambito del segmento motorsport:
- il 100% delle gomme portate in pista da Pirelli in occasione di un Gran Premio – utilizzate in F1®, F2™, F3™ e F1 Academy™ – viene trasformato in materie prime seconde destinate a molteplici utilizzi in ottica di circolarità;
- l’energia elettrica utilizzata nella produzione delle gomme per F1®, F2™, F3™ e F1 Academy™ proviene esclusivamente da fonti rinnovabili certificate;
- l’implementazione per ogni tipologia di pneumatico della progettazione virtuale ha ridotto considerevolmente non soltanto il tempo di sviluppo di nuove soluzioni ma soprattutto la produzione di prototipi, con un conseguente risparmio nell’utilizzo dei materiali;
- l’eliminazione dell’uso delle termocoperte per i pneumatici F1® da bagnato estremo introdotta dal Gran Premio di Monaco dello scorso anno determina un risparmio di energia elettrica;
- l’ottimizzazione della logistica, con l’utilizzo del trasporto via nave come priorità rispetto a quello aereo, riducendo così le emissioni prodotte.
Giovanni Tronchetti Provera, Executive Vice President Motorsport, Sustainability and Future Mobility: “Il debutto del nostro pneumatico certificato FSC nel mondo delle competizioni automobilistiche rappresenta un momento significativo nel percorso che Pirelli ha intrapreso sul fronte della sostenibilità. Nel 2021 siamo stati i primi ad equipaggiare una vettura stradale con un pneumatico certificato FSC e ora siamo orgogliosi di essere i primi a farlo anche nel mondo delle corse. Per la nostra azienda l’impegno in Formula 1 costituisce uno straordinario laboratorio a cielo aperto non soltanto per sperimentare e testare nuove soluzioni tecniche e per migliorare i processi di ricerca e di sviluppo nella produzione dei pneumatici stradali ma anche per unire la massima performance, tipica di un ambiente così sfidante come quello dell’automobilismo sportivo, all’impegno per un mondo sempre più sostenibile”.
Sara Mariani, Direttore Sostenibilità e D&I, FIA: “L’implementazione di pneumatici certificati FSC da parte di Pirelli nel FIA Formula One World Championship è una forte affermazione dell’impegno dell’azienda in materia di sostenibilità, non solo per i propri obiettivi, ma anche per l’allineamento con quelli della FIA Environmental Strategy, che mira a ridurre l’impatto del motorsport e a rafforzare lo sport come catalizzatore di innovazione e tecnologia sostenibile. Queste ambizioni sono state fondamentali per la gara d’appalto per la fornitura di pneumatici di Formula 1 lanciata lo scorso anno dalla FIA per il 2025 e oltre, e in seguito all’aggiudicazione della gara Pirelli ha ammirevolmente già iniziato a innovare per perseguire una sostenibilità ancora maggiore con l’introduzione di pneumatici certificati FSC nel 2024”.
Ellen Jones, Responsabile ESG, Formula 1®: “Formula 1 è orgogliosa di collaborare con Pirelli nel suo impegno sul tema della sostenibilità ad ogni livello, come dimostra l’introduzione di pneumatici certificati FSC. Si tratta di un passo avanti importante e positivo e di un altro esempio di come i nostri partner stiano dimostrando il loro impegno verso le pratiche sostenibili, mentre continuiamo il viaggio verso il Net Zero entro il 2030. Non vediamo l’ora di vedere i nuovi pneumatici certificati FSC in azione questo fine settimana in Bahrain e nel corso della stagione”.
Fabian Farkas, Direttore Commerciale, Forest Stewardship Council International: “La certificazione e il logo FSC sono lo standard di riferimento per la gestione sostenibile delle foreste. L’industria automobilistica deve agire per alleviare la pressione che l’approvvigionamento di gomma naturale esercita sugli ecosistemi forestali e sulle comunità. Plaudiamo alla leadership di Pirelli nell’affrontare le complesse sfide ambientali e socio-economiche delle catene di valore della gomma naturale. Questo dimostra che sostenibilità e performance possono coesistere – e l’FSC è pronto a supportare le aziende a livello globale a seguirne l’esempio”.
Che cos’è la certificazione FSCTM
Il Forest Stewardship Council™ (FSC™) – un’organizzazione no-profit governata da prospettive ambientali, sociali ed economiche in egual misura – copre più di 150 milioni di ettari di foreste certificate ed è il punto di riferimento globale per la silvicoltura sostenibile. I rigorosi standard di gestione forestale dell’FSC richiedono che le foreste siano gestite in modo da preservare la diversità biologica, a beneficio dei lavoratori e delle comunità locali in modo economicamente vantaggioso per loro. Il solido processo di certificazione FSC assicura che tutto il materiale certificato sia separato da quello non certificato lungo tutta la catena di fornitura, dalla piantagione al produttore di pneumatici.
La catena di fornitura della gomma naturale sostenibile Pirelli
La certificazione FSC della gomma naturale utilizzata per la produzione dei pneumatici Pirelli per il FIA Formula One World Championship, proveniente da piantagioni certificate, fa parte del percorso che Pirelli ha intrapreso da anni in termini di gestione sostenibile della catena di fornitura della gomma naturale. Ciò avviene attraverso una roadmap di attività basate sulla formazione e sulla condivisione di buone pratiche nei Paesi di origine del materiale, in linea con i principi e i valori contenuti nella Pirelli Sustainable Natural Rubber Policy, emanata nel 2017. Questo documento è il risultato di consultazioni con i principali stakeholder della catena del valore della gomma naturale, tra cui ONG internazionali, i principali fornitori di gomma naturale di Pirelli, i coltivatori e i commercianti della catena di fornitura, i clienti del settore automobilistico e le organizzazioni multilaterali globali.
L’anteprima di Gian Carlo Minardi
Siamo ormai prossimi al primo GP della stagione. Si parte dal Bahrain con un programma inedito (come per Jeddah): i motori si accendono giovedì coi due turni di prove libere, venerdì prove libere 3 e qualifica, sabato GP (ore 16:00). Questa è già la prima novità.
Arriviamo a questo primo appuntamento (di 24) dopo aver assistito a tre giorni di test collettivi. Tre giorni da cui non è facile trarre delle conclusioni. Si riparte da dove ci eravamo lasciati: una Red Bull davanti a tutti. Adrian Newey ha intrapreso una strada diversa dal resto del gruppo e se, tutto dovesse funzionare a dovere, ancora una volta ci sarà poco da fare per tutti gli altri anche perché ha introdotto novità che difficilmente si possono replicare in poco tempo. Sono rimasto particolarmente colpito dai long run coperti da Max Verstappen nella giornata di venerdì. Con estrema tranquillità e naturalezza ha messo insieme numerosi passaggi sul medesimo passo. Stesso risultato lo aveva ottenuto anche Carlos Sainz con la SF-24 (anche se con tempi sul giro differenti) il giorno prima, ma non è facile fare dei paragoni. Ferrari che mi sembra nata meglio rispetto alla vettura precedente.
Un altro fattore che è emerso seguendo i test è un compattamento verso l’alto delle prestazioni, così come l’affidabilità. Proprio per questo aspetto sarà interessante seguire le Q2. Le vetture di norma sono a pari condizioni di gomma e benzina. Proprio l’anno scorso, in particolare a fine campionato, abbiamo visto una bella sfida come le vetture racchiuse in 1″.
Al momento faccio fatica a valutare la Mercedes. Russell ha fatto il suo miglior tempo con mescole che non saranno presenti in questo fine settimana, così come Leclerc. Sarà interessante seguire questo primo appuntamento, per iniziare a capire le forze in campo e chi sarà stato il più abile in questi mese. La RB ha attirato l’attenzione con Tsunoda e Ricciardo…
Ma attenzione! Occhi puntati anche sulla Formula 3, con Fornaroli e Mini, e il debutto di Andrea Kimi Antonelli in Formula 2. Insomma, ci aspetta un fine settimana all’insegna del motorsport. Buona visione a tutti!
Gian Carlo Minardi