A sentire i piloti, questi tre mesi di pausa sono stati lunghissimi, ma a noi sembrano letteralmente volati. Dalla fine dei test di Abu Dhabi 2022, ne abbiamo comunque avuti di argomenti di cui occuparci, la F1 non fa mai annoiare, neppure quando i circuiti sono vuoti e silenziosi. Il tema principale, che ha tenuto banco da subito, è stato il cambio ai vertici della Scuderia Ferrari, con l’arrivo di Frédéric Vasseur al posto di Mattia Binotto. Alla vigilia di questo Mondiale il pensiero va anche a lui, che ha detto che seguirà il GP del Bahrain, ma con che stato d’animo è solo intuibile, dal punto di vista umano, dopo decenni trascorsi in Rosso.
Ci ritroviamo ad affrontare il calendario più lungo nella storia della F1, ben 23 GP, dal Bahrain ad Abu Dhabi, con le nostre due come sempre attesissime gare di casa (anche se gli appassionati lamentano il costo troppo elevato dei biglietti) e quello che si preannuncia più che un Gran Premio un grandissimo show: la prima volta delle monoposto a Las Vegas. Un ennesimo successo dal punto di vista commerciale per Liberty Media, di cui si parla di continuo, con una campagna martellante sui social. Chi è stato a Las Vegas sa bene che è un posto unico al mondo: arrivi e, superato il primo choc, sprofondi in un mondo parallelo, in un luna park aperto 24 ore su 24 fatto di luci e suoni, di divertimento all’ennesima potenza. Lì è come se tutto il resto del mondo sparisse e tutto diventa gioco. Sarà sicuramente un grande evento, vedremo se lo sarà anche in pista (perché è quello che interessa ai tifosi e agli appassionati), ma non osiamo pensare a quello che da qui alla gara ci propineranno sui social – le foto dei piloti in lustrini e paillettes e parrucche colorate forse sono “leggermente” eccessive. D’accordo, business is business e sono ragazzi e il passato è andato, ma noi siamo ancora dell’idea che il contorno non debba prendere il sopravvento sulla portata principale, ovvero lo sport.
Quale sarà il tema di questo campionato? La rincorsa a Max Verstappen e alla Red Bull. La Ferrari parte, come sempre, con le migliori intenzioni e ai tifosi andrebbe dato un trofeo speciale, per la loro costanza, il loro crederci sempre, nonostante la lunghissima attesa. E poi c’è la Mercedes che non può permettersi un altro anno come il 2022: molto dipenderà anche dai piloti e, almeno nei test, Hamilton non sembra più il cannibale che conoscevamo. Sarà un Mondiale speciale anche per il mix di generazioni: il 42enne inossidabile e fisicamente preparatissimo Fernando Alonso che ricomincia dall’Aston Martin caricato a pallettoni; il 36enne Nico Hulkenberg finalmente a tempo pieno sulla Haas; e i tre rookies, attesi alla grande prova: i neo-acquisti di Williams, AlphaTauri e McLaren Logan Sargeant (23), Nick De Vries (28) e Oscar Piastri (22). E pensate che la carriera di Alonso è iniziata nel marzo 2001, prima che Piastri nascesse, in aprile!
Abbiamo tanta carne al fuoco, quindi, per una stagione che ha tutte le carte in regola per essere ricca d’azione e, perché no, sorprese. Speriamo in un grande spettacolo in pista e in poche polemiche. Lasciamoli lavorare e correre. Buon Campionato 2023 a tutti e divertiamoci!
Barbara Premoli
Anche nel 2023 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky. Fino al 26 novembre saranno 23 i Gran Premi di Formula 1 che potranno essere seguiti anche su Sky Go e su NOW – il servizio in streaming di Sky – tra cui il debutto della gara notturna a Las Vegas e il ritorno del GP del Qatar. Novità anche per le gare Sprint che raddoppiano: saranno 6 gli appuntamenti che ospiteranno la gara del sabato. Tutte le qualifiche e le gare saranno in differita in chiaro anche su TV8, che trasmetterà in diretta cinque GP (Made in Italy e dell’Emilia Romagna, Spagna, Ungheria, Monza, Città del Messico).
RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#33) e Sergio Perez (#11)
Team principal: Christian Horner
Monoposto: RB19
Motore: Honda
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Charles Leclerc (#16) e Carlos Sainz (#55)
Team principal: Frédéric Vasseur
Monoposto: SF-23
Motore: Ferrari
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e George Russell (#63)
Team principal: Toto Wolff
Monoposto: Mercedes-AMG F1 W143 E Performance
Motore: Mercedes
ALPINE
Piloti: Esteban Ocon (#31) e Pierre Gasly (#10)
Team principal: Otmar Szafnauer
Monoposto: A523
Motore: Renault
McLAREN
Piloti: Lando Norris (#4) e Oscar Piastri (#81)
Team principal: Andrea Stella
Monoposto: MCL60
Motore: Mercedes
ALFA ROMEO F1
Piloti: Valtteri Bottas (#77) e Guanyu Zhou (#24)
Team principal: Alessandro Alunni Bravi
Monoposto: C43
Motore: Ferrari
ASTON MARTIN
Piloti: Fernando Alonso (#14) e Lance Stroll (#18)
Team principal: Mike Krack
Monoposto: AMR23
Motore: Mercedes
HAAS F1 TEAM
Piloti: Kevin Magnussen (#20) e Nico Hulkenberg (#27)
Team principal: Gunther Steiner
Monoposto: VF-23
Motore: Ferrari
ALPHATAURI
Piloti: Nick De Vries (#21) e Yuki Tsunoda (#22)
Team principal: Franz Tost
Monoposto: AT04
Motore: Honda
WILLIAMS
Piloti: Alex Albon (#23) e Logan Sargeant (#2)
Team principal: James Vowles
Monoposto: FW45
Motore: Mercedes
Mondiale 2023 e le sue due certezze. La prima. Ancora deve iniziare e siamo già belli che stanchi di quanto la F1 ci stia tartassando e martellando con l’evento di Las Vegas. Per Liberty Media & Co. non sembra esistere praticamente altro… Chissà a Miami come rosicano nell’acqua finta a bordo pista. La seconda – e ci dispiace – dopo tanti anni non dovremo chiederci che casco sfoggerà Vettel a ogni gara. Detto questo passiamo alla pista.
Come vedere questa nuova stagione? Come ogni anno vorremmo poter dare certezze a questa o quella sponda della passione ma la realtà è che nemmeno dopo la prima bandiera a scacchi saremo certi dell’andamento del Mondiale. C’è chi spera sia vero che la Red Bull possa essere veramente danneggiata dalle limitazioni dovute allo sforamento del budget cap. A leggere certi commenti social di cugini e parenti interni alla Rossa di Maranello sappiamo che tutti i problemi dello scorso anno sono stati risolti e Maranello farà un sol boccone del toro. Che poi sti cugini dovranno chiarire perché lo scorso anno dicevano che tutto andava bene e la Rossa era una bestia. Mercedes dovrebbe continuare il buon trend di fine anno ed essere venuta a capo dei problemi della sua filosofia “zero fiancate” e Alonso sembrerebbe aver azzeccato un team dopo tanti anni.
La realtà invece ci impone di essere molto cauti. Non conoscendo come i team abbiano veramente girato nei test possiamo dire che la Red Bull sembra essere ancora la monoposto da battere. La Ferrari fresca di rivoluzione manageriale e del muretto deve innanzitutto cominciare a non sbagliare più nulla nel weekend. Poi ricordiamoci di come si iniziò lo scorso anno. Il Mondiale è lunghissimo. Lasciamo lavorare la Rossa senza aspettarci nulla per una volta. Non è meglio esserne poi sorpresi?
La Mercedes sembra invece essere ancora in difficoltà a far funzionare la filosofia su cui da due anni ormai ha impostato la monoposto per i nuovi regolamenti. Certo si parte da problemi meno evidenti dello scorso anno ma saremmo sorpresi a vederli competitivi al pari di Red Bull e Ferrari.
Perché in fin dei conti non siamo più nell’era in cui, nei molti giorni di test, c’erano team che potevano sparare il tempo o nascondersi con calma. Non siamo nell’endurance dove spesso qualche prestazione viene nascosta per non incappare nel balance of performance svantaggiate. Sono solo tre giorni di test dove la monoposto va capita senza perdere tempo. E tre giorni sono veramente pochi per pensare di aver capito tutto. Non lo sanno nemmeno i team che stanno analizzando i dati. Aiuterà sicuro correre nella stessa pista dei test, per quello diciamo meglio attendere qualche gara per i primi veri verdetti. Inoltre il Bahrain è sempre stata una pista dai tanti sorpassi, DRS o non DRS.
Dietro al trio che dovrebbe, dovrebbe eh, monopolizzare le prime posizioni ci sono tutti gli altri. E vuole dire dal settimo posto in giù. L’Aston Martin di Alonso può impensierire le Mercedes? L’Alpine? La McLaren è veramente messa così male al secondo anno di un regolamento tecnico ormai consolidato? Ci interessa questo o ci interessa scoprire come la F1 e Liberty Media pomperanno il GP di Las Vegas? Noi scherziamo ma… Potremmo scommettere se finalmente Hulkenberg potrà conquistare un podio. Rivedremo un pilota americano in griglia grazie alla Williams e proprio quando la F1 più americo-centrica di sempre sta facendo di tutto per tenere fuori quello che sarebbe il team americano per eccellenza. Quello degli Andretti. E non ce ne voglia la Haas. Insomma dopo 589 parole scritte proprio ora, cosa possiamo dire di questo Mondiale 2023? Che forse l’unico punto veramente chiaro è la solidità del progetto Red Bull e la figura di Max Verstappen che sembra non faticare in nulla di quello che fa mentre tutto il resto attorno al team taurino vortica nel bene e nel male con più o meno dubbi. Vedremo tutto da venerdì. Anche gratis su YouTube… in barba ai beoti (noi compresi) che pagano l’abbonamento alla pay-tv.
Riccardo Turcato
Brembo conferma la propria leadership nel campionato del mondo di Formula 1 che, per la stagione 2023, prende il via dal Bahrain, con la gara in programma nel weekend del 3-5 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 48 stagioni di F1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato ben 27 campionati del mondo Piloti, 32 campionati del mondo Costruttori e trionfato in 485 GP, il Gruppo Brembo ha realizzato nuovi sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia e fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico (pinze, pompe e unità by-wire) e componenti di attrito (dischi e pastiglie in carbonio).
Uno sguardo agli impianti frenanti del 2023
Negli ultimi vent’anni Brembo ha rivoluzionato il concetto di disco in Formula 1: basti pensare che all’inizio degli anni 2000, i dischi Brembo in carbonio avevano uno spessore di 28 mm, disponevano di un massimo di 72 fori, la loro disposizione era su un’unica fila e il diametro di ciascun disco superava i 10 millimetri. Oggi il diametro dei dischi è passato da 278 mm a 328 mm per l’anteriore e da 266 mm a 280 mm per il posteriore, con uno spessore pari a 32 mm e un numero di fori compreso tra i 1.000 e i 1.100 per l’anteriore, mentre per il posteriore sono previsti 900 fori nella configurazione più estrema in termini di cooling.
Con riferimento invece alla massa degli impianti frenanti, rispetto al 2022 in cui erano più pesanti del 2021 per adeguarsi alle nuove vetture, il 2023 vede una diminuzione di circa 300/350 grammi totali per ogni singola vettura, il cui peso minimo rimane comunque invariato a 798kg anche per il 2023. Per arrivare a questo risultato, gli ingegneri del gruppo Brembo hanno lavorato intensamente per ottimizzare il design dei vari componenti, pinze e parti in carbonio in primis, andando ad estremizzare le varie geometrie.
Il vantaggio di avere una massa minore è notevole, in quanto su tutte le vetture vengono messe delle zavorre in posizioni utili a migliorare il bilancio vettura, riflettendosi direttamente sulle performance. Freni più leggeri significa avere quindi più margine per bilanciare meglio la macchina. Per quanto riguarda le pastiglie infine, anche nel 2023 saranno vietate, secondo regolamento, le pastiglie forate. In generale, i tecnici Brembo prevedono un incremento di coppia frenante del 5% per ogni singola monoposto rispetto alle monoposto 2022.
Pinze del Gruppo Brembo per tutti i team
Nel 2023 viene confermata la presenza massiccia di Brembo in griglia di partenza: il Gruppo Brembo fornirà nuovamente le proprie pinze a tutti i 10 team: nello specifico, 9 team saranno forniti con pinze Brembo mentre un team sarà fornito con pinze AP Racing, azienda con sede a Coventry ma che appartiene all’azienda bergamasca. Brembo fornirà dunque a tutti e 20 i piloti nuove pinze a 6 pistoni, che è il valore massimo stabilito dal regolamento, in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate.
Saranno ben cinque invece i team che monteranno in vettura unità by-wire sviluppate da Brembo e da AP Racing, che hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilancio tra asse anteriore e asse posteriore.
Personalizzazione, telemetria e manutenzione
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, ha definito assieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza delle nuove pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di arrivare al rapporto desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più rigide, ma più pesanti. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare soluzioni dedicate per l’impianto frenante di ciascuna monoposto.
Servendosi di sensori presenti nei corner ruota, i team potranno conoscere in ogni istante la temperatura di dischi e pinze. Sulla base dei dati rilevati, gli ingegneri dei team potranno supportare il pilota nella gestione ottimale delle temperature e del balance di frenata della monoposto.
Nuovo logo Brembo Racing
Contestualmente all’avvio del mondiale di Formula 1 2023 Brembo ha deciso di lanciare una rivisitazione dello storico logo Brembo Racing e la nuova campagna pubblicitaria. Da sempre parte del DNA di Brembo, il motorsport sta vivendo esso stesso un cambiamento, passando da pura competizione a passione condivisa, esperienza ed intrattenimento. È la passione, quindi, l’attitudine naturale che muove tutti i collaboratori Brembo e che consente di raggiungere sempre nuovi traguardi, senza mai smettere di innovare prodotti e soluzioni con uno sguardo al futuro e alle nuove generazioni
Per riflettere questo immaginario, Brembo Racing si è dotata di una nuova personalità e di valori coerenti con questa evoluzione, alla già citata passione si aggiungono: eccellenza, innovazione, partnership, aspirazione audace e sostenibilità. In quest’ottica e coerentemente con la nuova visual identity dell’azienda lanciata alla fine del 2022, anche il logo Brembo Racing si rinnova, ereditando dal nuovo logo Brembo un nuovo lettering più semplice e moderno e aggiungendo la desinenza ‘racing’ in un font dai tratti contemporanei.
“Turning Passion into Performance” è invece il payoff della nuova campagna pubblicitaria incentrata sulla leadership di Brembo nel motorsport, che viene lanciata in concomitanza con l’avvio del Campionato del mondo di Formula 1: in linea con la nuova visione di Brembo “Turning Energy into Inspiration”, la campagna rispecchia i valori alla base delle competizioni sportive in pista. A partire da oggi, il nuovo logo Brembo Racing sarà sempre più diffuso a livello globale su tutti gli asset digitali e fisici dell’azienda.
Si sono conclusi i test pre-stagionali sul circuito di Sakhir in Bahrain che ospiterà questa settimana il primo GP della stagione 2023. Pirelli ha messo a disposizione dei team l’intera gamma di pneumatici P Zero, composta da sei differenti mescole slick (oltre a Cinturato intermedie e full wet), e una C3 prototipo prodotta dalla fabbrica di back-up in Turchia. Ogni scuderia ha potuto montare 30 set di pneumatici da asciutto e due set del prototipo, con una pressione minima di 21 psi per le anteriori e 18,5 psi per le posteriori e un utilizzo delle termocoperte a 70 ° C per massimo due ore.
Il più veloce nei tre giorni di test è Sergio Perez su Red Bull con un tempo di 1m30.305s, segnato sabato con la mescola C4. Lo segue Lewis Hamilton con Mercedes a 1m30.664s montando le più morbide C5 e Valtteri Bottas su Alfa Romeo, con le stesse mescole, che ferma invece il cronometro a 1m30.827s. Con la C4 del 2022, negli stessi test pre-stagionali, il tempo era più alto di 1,9 secondi.
Nell’ultimo giorno di test, i team hanno trovato la chiave per gestire meglio il degrado, come dimostrano i long run rispetto ai giorni precedenti. L’asfalto ha raggiunto picchi di 44 gradi per poi stabilizzarsi, verso sera, a 27 gradi, consentendo un ulteriore abbassamento dei tempi sul giro. La temperatura è rimasta costante durante tutte le giornate e non ha influenzato negativamente le prestazioni che hanno invece beneficiato sia della minore velocità del vento, rispetto alle sessioni di giovedì e venerdì, sia dell’evoluzione della pista.
Il più veloce nella prima giornata di test è stato Max Verstappen su Red Bull che ha concluso un giro in 1m32.837s montando la C3. Il primo giorno, i team si sono concentrati principalmente sul perfezionamento dell’assetto delle vetture. Venerdì ha primeggiato il pilota Alfa Romeo Guanyu Zhou con un tempo di 1m31:610s, montando la C5. Gli ultimi due giorni la maggior parte dei piloti ha effettuato dei long run per simulare la gara con le tre mescole nominate per il GP del Bahrain.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI: “Questi tre giorni di test sono stati preziosi per i team, i piloti e anche per noi. Le scuderie hanno potuto mettere a punto l’assetto delle vetture in vista del weekend di gara della prossima settimana e i driver hanno avuto il tempo di prendere confidenza con la nuova costruzione della gamma Pirelli, quest’anno arricchita da un ulteriore compound che verrà utilizzato proprio nel GP del Bahrain. I tempi sul giro registrati sabato sono sorprendenti perché i pneumatici di quest’anno sono in media 1,5 secondi più veloci delle stesse mescole del 2022. Il dato è ancora più significativo su una pista come Sakhir, dove prevalgono trazione e frenata ma non ci sono curve che impegnano i pneumatici a lungo. Anche la nuova C1, che potrebbe essere protagonista in gara tra una settimana, è stata accolta positivamente da tutte le scuderie per le buone performance dimostrate. Con una gamma più ampia di pneumatici, abbiamo ora maggiore flessibilità nella scelta e potremo nominare le mescole più adatte per ciascun circuito”.
Pirelli: le mescole per i primi tre GP e le novità 2023
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[tab title=”L’anteprima di Minardi”]
La più lunga stagione di Formula 1, ma con solo tre giornate di test alle spalle, sta per iniziare. E già questa potrebbe essere un’anomalia per qualsiasi evento sportivo. Un vero e proprio controsenso tecnico e sportivo, di cui non possiamo far altro che prendere atto. Praticamente ventiquattr’ore di test per preparare una stagione composta da 23 gran premi, a cui bisogna aggiungere 6 sprint race. Come al solito interpretare i risultati di queste tre giornate non è assolutamente facile, soprattutto stando seduti davanti alla TV in quanto ci mancano tantissime informazioni. A partire dal carico di benzina.
Certamente siamo di fronte a una Red Bull che è ripartita da dove aveva concluso la stagione 2022. Davanti a tutti in qualsiasi condizione. Addirittura Sergio Perez, con le C5 (che la Pirelli non ha portato per il fine settimana di gara) ha battuto la pole position della passata stagione. La vettura progettata a Milton Keynes resta il punto di riferimento e fa già paura. Il suo margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi nuovamente tra i 20-25 secondi.
Alle sue spalle potremmo trovare la Ferrari che ha dato segnali positivi sul giro secco, un po’ meno nei long run da cui è emersa invece l’Aston Martin che potrebbe essere la terza forza del Mondiale, almeno in questa prima parte di stagione. Più in difficoltà Mercedes (si parla già di una versione B) e McLaren. Soprattutto la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri è risultata poco competitiva con qualsiasi mescola, pagando distacchi importanti. Un altro dato che potrebbe essere emerso è un positivo compattamento delle forze in campo degli altri team, ma non resta che seguire questa prima tappa che scatterà alle 16:00 di domenica 5 marzo.
Gian Carlo Minardi
Come sempre aggiorneremo questa sezione dello Speciale con le classifiche di qualifiche e gara al termine di ogni weekend, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione. Buon Campionato del Mondo di F1 2023 a tutti!
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