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Speciale Formula 1 2022

18 Marzo 2022
Tempo di lettura: 21 minuti
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[Htab]
[tab title=”Speciale Formula 1 2022″]

2022: pronti a vivere l’anno del grande cambiamento 

foto gruppo 2022

Ci siamo, l’abbiamo attesa tanto la rivoluzione regolamentare che avrebbe portato a una nuova Formula 1 e finalmente è arrivata. L’abbiamo assaporata nei test pre-stagione a Barcellona e soprattutto in Bahrain, ma prepariamoci ad assistere a una costante evoluzione gara dopo gara, coi team impegnati a studiare e mettere a punto le nuove monoposto. Che non sono né brutte né tutte uguali, come qualcuno temeva: il bello di questa stagione è che ha riportato alla ribalta il lavoro dei tecnici e la fantasia e niente è scontato come tante volte è successo in passato. Non è detto che ritroveremo davanti i migliori dello scorso anno, a tutto vantaggio dello spettacolo. 

Formula 1 Testing in Bahrain – PreviewsUn calendario di 23 gare, anche se al momento sono 22, perché non si sa ancora chi sostituirà il GP di Russia. Quello che è certo è che la lunga corsa intorno al mondo parte dal Bahrain e si concluderà ad Abu Dhabi, e che per noi italiani anche quest’anno ci sarà la soddisfazione di avere due eventi, Imola e Monza (con l’Autodromo che nel 2022 festeggia il centenario), se niente accade a piena capacità, vista la fine delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19 annunciata dal Governo. Una stagione su cui però incombono nuvole nere, perché la pandemia non è purtroppo ancora archiviata – come provano Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel, risultati positivi nelle ultime due settimane, con il tedesco che salterà il primo GP sostituito dal sempre pronto Nico Hulkenberg – e soprattutto abbiamo una guerra nel cuore dell’Europa. Non possiamo chiudere gli occhi su questa realtà, anche se vorremmo assistere solo a battaglie in pista. Un campionato che inizia in modo insolito, anche se per un dettaglio che potrebbe sembrare banale: non abbiamo una foto di gruppo della classe 2022 al completo, perché in quella dei piloti col messaggio No War mancava Hamilton, causa ritardo volo; e in quella post-test l’assente era Ricciardo, in quarantena. Speravamo si potesse recuperare alla vigilia della prima gara, ma adesso manca Vettel. Ce la faremo prima o poi ad avere il gruppo compatto, ce la faremo soprattutto a ritornare a una situazione di vera normalità, senza nuvole nere. Intanto partiamo, carichi di aspettative per una stagione che secondo noi manterrà tutte le promesse. Buon Campionato 2022 a tutti! 

Barbara Premoli

Introducing the 2022 season opening titles! 🙌#F1IsBack #F1 pic.twitter.com/TMr1qLnyeW

— Formula 1 ❼ (@F0rmulaOne) March 17, 2022

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[tab title=”Calendario e orari TV”]

Calendario e orari TV

Calendario Formula 1 Formula 2 Formula 3

Anche nel 2022 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky. Tutte le qualifiche e gare saranno in differita in chiaro anche su TV8, che trasmetterà in diretta cinque GP – Imola, Spagna, Francia, Monza e Stati Uniti (ma non la finale di Abu Dhabi). Fino al 20 novembre – a meno di eventuali variazioni in calendario nel corso della stagione – saranno 22 (inizialmente 23, prima della cancellazione di quello di Russia) i Gran Premi di Formula 1  che potranno essere seguiti anche su Sky Go e su NOW – il servizio in streaming di Sky.

      orari 2022

Screenshot 2022-03-14 at 18-07-10 2022 FIA Formula One World Championship

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[tab title=”Team e piloti”]

Team e piloti

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MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e George Russell (#63)
Team principal: Toto Wolff
Monoposto: Mercedes-AMG F1 W13 E Performance
Motore: Mercedes  F1 M13 E Performance

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RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#33) e Sergio Perez (#11)
Team principal: Christian Horner
Monoposto: RB18
Motore: Red Bull Powertrains RBPTH001

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SCUDERIA FERRARI
Piloti: Charles Leclerc (#16) e Carlos Sainz (#55)
Team principal: Mattia Binotto
Monoposto: F1-75
Motore: Ferrari 066/7

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McLAREN
Piloti: Daniel Ricciardo (#3) e Lando Norris (#4)
Team principal: Andreas Seidl
Monoposto: MCL36
Motore: Mercedes M13 E Performance

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ALPINE
Piloti: Fernando Alonso (#14) ed Esteban Ocon (#31)
Team principal: Otmar Szafnauer
Monoposto: A522
Motore: Renault E-Tech RE22

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ALPHATAURI
Piloti: Pierre Gasly (#10) e Yuki Tsunoda (#22)
Team principal: Franz Tost
Monoposto: AT03
Motore: Red Bull Powertrains RBPTH001

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ASTON MARTIN
Piloti: Sebastian Vettel (#5) e Lance Stroll (#18)
Team principal: Mike Krack
Monoposto: AMR22
Motore: Mercedes M13 E Performance

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WILLIAMS
Piloti: Nicholas Latifi (#6) e Alex Albon (#23) 
Team principal: Jost Capito
Monoposto: FW44
Motore: Mercedes M13 E Performance

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ALFA ROMEO F1
Piloti: Valtteri Bottas (#77) e Guanyu Zhou (#24)
Team principal: Frédéric Vasseur
Monoposto: C42
Motore: Ferrari 066/7

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HAAS F1 TEAM
Piloti: Kevin Magnussen (#20) e Mick Schumacher (#47)
Team principal: Gunther Steiner
Monoposto: VF-22
Motore: Ferrari 066/7

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Team e piloti 2022

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Bellezze in pista

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[tab title=”Tutte le novità 2022″]

Un campionato in cui finalmente tutti partono da un foglio bianco 

ferrari curve

Ci siamo. Domenica prenderà il via con il GP del Bahrain il Campionato del Mondo di F1 2022. Un Mondiale che parte incerto, da scoprire. E quest’anno per fortuna non per la pandemia, ma per la rivoluzione regolamentare che è stata totale come non si vedeva da decenni. Effetto suolo. Cerchi da 18”. Modifiche ad ali anteriori e posteriori. Alle prime presentazioni avevamo temuto che il regolamento fosse troppo stringente e che le vetture si assomigliassero tutte. Invece siamo stati piacevolmente sorpresi dalla varietà di soluzioni tecniche portate in pista durante i test pre-stagionali. Vetture molto diverse tra loro che hanno interpretato in modo diverso le aree del regolamento, anche quei team che avevano la stessa motorizzazione. Lo avevamo scritto a inizio anno: la speranza era che si sarebbe tornati a parlare di progettisti e tecnica e così per fortuna è stato.

F1 2022: torneranno in voga i progettisti? Basta solo coi team principal rock star

E’ difficile quindi dire chi sarà in vantaggio e chi no allo spegnersi del primo semaforo verde della stagione. Nei test tutti si nascondono. Tutti hanno avuto, chi più chi meno, problemi legati alla nuova aerodinamica. Alle gomme. Ai freni. Nuove sospensioni. Tutti partono da un foglio bianco. Pensate solo alle gomme da 18” e con i team che hanno differenziato le sospensioni, chi pull, chi push rod, quanta incertezza può dare sul consumo gomme in gara. Nessuno pare pienamente soddisfatto di quanto inanellato in pista.

E’ ritornato poi il porpoising, che vedevamo sulle vetture a fondo piatto o le oldschool a effetto suolo, con le vetture che saltellano in pieno rettilineo andando a rovinare l’efficacia aerodinamica. I team dovranno intervenire sul fondo vettura perdendo carico aprendo delle feritoie o alzando le vetture per evitare che il fondo sigillandosi a terra crei questo sobbalzamento fastidioso per i piloti. Sicuramente i team non sono disposti a perdere tanto carico aerodinamico quindi questo problema potrebbe rimanere per diverse gare e creare qualche differenza tra chi capirà prima come evitarlo senza perdere efficacia della monoposto nel posteriore che negli scorsi anni non avevamo e, se per i tecnici dei team è un grattacapo, per noi invece sarà un elemento di incertezza da seguire con interesse.

merc ferr

Gli stessi piloti si devono abituare a monoposto che reagiscono diversamente in percorrenza di curva e in frenata. Red Bull e Ferrari sembrano quelli messi meglio al termine dei sei giorni di test. La Rossa sembra la più equilibrata, consistente, gentile sulle gomme e veloce per la gioia dei tifosi di tutto il mondo. Potrebbe essere la vera sorpresa in positivo della stagione. In quel di Maranello hanno reagito bene e subito anche nel risolvere il porpoising. Red Bull non ha svelato tutte le carte. C’è grande curiosità per quel miglior tempo fatto segnare da Verstappen alla fine dei test. Vera gloria? O la Ferrari è rimasta sempre coperta?

La Mercedes con le rivoluzionarie e rastrematissime fiancate è parsa in difficoltà nel far lavorare bene la monoposto con questa soluzione estrema. C’è molto da lavorare, potrebbe essere che nelle prime gare non siano dove avrebbero voluto essere. McLaren dai due volti. Bene e convincente a Barcellona, in Bahrain ha sofferto per problemi ai freni e il team ha girato pochissimo. Difficile dire quale sia il vero potenziale. Ad ora, con i problemi ai freni risolti, potrebbero essere dietro a Ferrari e Red Bull e in lotta con Mercedes. Probabilmente non coinvolta nella lotta di centro gruppo anche se l’AlphaTauri potrebbe infastidire molto, essendosi comportata bene nei test.

Dietro la lotta si fa interessante con tutti gli altri team in grado di lottare nel gruppone con forse leggermente più avvantaggiate Alpine, che ha avuto qualche problema meccanico, e Aston Martin che sta già pensando a come cambiare la monoposto nelle prossime gare. La Williams si è vista poco. Anch’essa ha una carrozzeria aggressiva e ridotta all’osso nella zona delle fiancate. Servirà tempo. La Haas si trova coinvolta in problemi amministrativi e di sponsor di cui avrebbe voluto fare a meno. Potrebbe essere che qualcuno si stia nascondendo e potremmo ritrovarci con una nuova BrawnGP a dominare la prima parte dell’anno, ma è difficile a dirsi. Quindi non ci siamo spinti in voli pindarici dando questo o quello per favorito. Gara dopo gara i team capiranno meglio le monoposto, porteranno aggiornamenti e la stagione potrebbe avere un gusto oldschool che non guasterebbe. Tutte le valutazioni date per certezze potrebbero, come non mai, rivelarsi un boomerang. Ma analizziamo ora i singoli team. 

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Red Bull
Verstappen vs Perez

Qui le gerarchie sono chiare. Max è il numero 1. In tutti i sensi. Parlano per lui i risultati in pista. Lo dice il numero sul musetto (complimenti Max a proposito nel fregarsene del merchandising del 33 e riportare il numero 1 in griglia). Lo dice il contratto milionario pluriennale appena firmato. Si è levato il peso del primo Mondiale, il che non è una cosa da poco. Perez questo lo sa. Checo, che è un ottimo pilota, sa dove può arrivare, quando deve aiutare e quando può prendersi le sue soddisfazioni. Non è una novità. E penso non si offenda nessuno se diciamo questo. L’armonia in squadra sotto questo aspetto ne giova. E’ un problema in meno da gestire.

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Mercedes
Hamilton vs Russell

Il confronto che tutti attendiamo. Da una parte Lewis, pluricampione del mondo che non ha bisogno di presentazioni. Dall’altra l’enfant prodige d’oltremanica che ha tutte le carte in regola per mettere in crisi Lewis, molto più di quelle che aveva Bottas. Toto Wolff crediamo gestirà i due galli nel pollaio. Molto dipenderà dalla vettura. Ma, mentre Lewis è a caccia dell’ottavo Titolo, Russell vuole riassaporare quel gusto di prime posizioni e vittoria provate proprio quando sostituì due anni fa Lewis che prese il Covid in Bahrain. Può Russell pazientare una stagione per crescere nel team e coprire le spalle ad Hamilton verso la corona iridata? Oppure se ne fregherà? In qualifica può battagliare ad armi pari con Hamilton. Abbiamo visto il suo valore in Williams. In gara dovrà sbagliare meno, ora con una monoposto da prime file. Crescere con Lewis gli farà benissimo.

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Ferrari
Leclerc vs Sainz

Sulla carta il numero uno è il monegasco. Ma sulla carta, appunto. Sainz ci ha infatti dimostrato lo scorso anno quanto sia maturato e quanto guidi bene. Rispetto a Leclerc fatica leggermente in qualifica, ma in gara è tra i migliori in griglia. Ecco, forse a volte Leclerc deve cercare di scrutare il compagno e questa sua caratteristica per migliorarsi ancora di più in gara. Se la F1-75 dovesse essere da Mondiale, entrambi hanno spalle larghe per puntare al Titolo, con Leclerc favorito, e resistere all’entusiasmo di Maranello e dei tifosi rossi nel mondo.

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McLaren
Norris vs Ricciardo

I due non si fanno la guerra. Sanno che devono portare acqua al mulino McLaren e devono lavorare insieme verso la risalita nell’olimpo dei top team. A Norris manca ancora la prima vittoria. Non pensiamo possa soffrire di un Russell vincente con la Mercedes (sempre monoposto permettendo, ovvio) ma il morale potrebbe risentirne, essendo entrambi inglesi. Velocissimo in qualifica, in gara gli manca ancora quel filo di consistenza. Il suo forte spesso è stata l’ultima parte di gara. Se mette tutto assieme sempre sarebbe un grande successo in questo 2022. Dalla sua ha un contratto blindato con McLaren ed è, beato lui, giovanissimo. Ricciardo, purtroppo per lui, non ha più scusanti. Il team lo conosce. Tutti partono dal foglio bianco. Monza è stata una felicissima parentesi a cui va data continuità quest’anno. Noi crediamo ancora che sia quello di Monza e non il fratello visto troppe volte nel 2021. La F1 ha bisogno di un Daniel in lotta per le prime posizioni.

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AlphaTauri
Gasly vs Tsunoda

Gasly è una certezza. Potrebbe essere una pedina di mercato interessante per il 2023. Farebbe gola a molti team. Senza la pressione di essere vicino a Max è diventato un pilota consistente, sicuro e sempre veloce. Il team italiano potrebbe iniziare ad andargli stretto. A Tsunoda non gli si chiede di fare i bambini coi baffi. La riconferma è stata meritata. Ha una stagione di apprendistato sulle spalle. Può sorprendere molto e fare molto bene.

Formula 1 2022: Bahrain March testing

Alpine
Alonso vs Ocon

I due sembrano andare d’accordo. Il che con Alonso in squadra, che centralizza e fagocita tutta l’attenzione, può sembrare anche strano. Sarà che non c’è in ballo il Mondiale. Ocon ha vinto la prima gara. Alonso è andato è tornato a podio. Difficile dire cosa la monoposto e il motore consentiranno di fare a entrambi, ma sembra che lavorino bene insieme, il che è solo un aiuto per il team.

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Aston Martin
Vettel vs Stroll

Vale un po’ il discorso fatto per il duo Alpine. Cosa gli consentirà di fare la monoposto? Stroll è un onestissimo pilota. Nella giusta giornata abbiamo visto che sa cogliere bene le occasioni che gli capitano. Vettel corre e se ne sbatte di chi mette sempre in dubbio se sia stato campione del mondo per la macchina o per le capacità. Il suo è un valore aggiunto nel team. Sa ancora graffiare come negli anni d’oro? Se la monoposto asseconda il suo stile di guida la risposta non può che essere senz’altro sì. Nota a margine, il duo ha la coppia di caschi più bella della griglia, semplici, puliti, riconoscibili.

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Haas
Magnussen vs Schumacher

Non sembra esserci pace per il team Haas. Prima il 2021 messo in freezer per concentrarsi sul nuovo regolamento. Poi i problemi con la guerra di Putin in Ucraina e le sanzioni economiche alla Russia che hanno allontanato Mazepin e il suo sponsor milionario. Si riparte nuovamente da zero. Con il rientrante Magnussen che sarà un bel riferimento per Mick Schumacher. Siamo sicuri gli farà bene avere vicino un compagno navigato come Kevin che è veloce e tosto. Mick piace per la sua tranquillità e pacatezza. Il ragazzo che tutte le mamme vorrebbero avere come fidanzato delle figlie deve dimostrare di fare un altro step velocistico e di consistenza in gara. Il riferimento Magnussen è ottimo per questo. Mazepin non era affatto un riferimento. Il prossimo passo per Mick potrebbe essere l’Alfa Romeo e poi chissà… la Rossa. Dipende tutto da lui.

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Williams
Latifi vs Albon

Latifi è un pilota onesto. Né più né meno. Potrebbe esserci o non esserci che non ne sentiremmo la mancanza. Ma abbiamo visto di molto peggio. Lui c’è e c’è, di ritorno dopo un anno di purgatorio, anche Albon che ha la sua chance di rivincita. Combattivo, veloce, meritava una seconda occasione nel grande Circus e la Williams potrebbe essere un team adatto per la sua crescita senza l’ombra ingombrante di Max Verstappen che farebbe male a qualsiasi altro giovane pilota.

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Alfa Romeo
Bottas vs Zhou

In Alfa cambia tutto. Due piloti nuovi, un veterano e una giovane promessa. Bottas sarà il numero uno e avrà il team sulle spalle. Esce dall’ombra di Hamilton. Veloce è veloce. lo sappiamo bene, ma gli è sempre mancata l’aggressività di quando ha dovuto lottare nelle posizioni di rincalzo e questo potrebbe essere un problema visto che non guida più una Mercedes che gli permetteva di partire davanti. Non ci meraviglieremmo di vederlo coinvolto in Endurance con Ferrari più avanti, visto il motore che ora lo spinge. Zhou non è in F1 solo perché ha i soldi, quelli ovviamente aiutano sempre, non sarà né il primo né l’ultimo, ma il ragazzo ha dimostrato di poter meritare una chance nel Mondiale. All’Alfa cercavano qualcuno con esperienza sulle spalle per rimpiazzare Kimi e un altro che portasse freschezza, qualche fiorino e un interesse pubblicitario in un grande mercato, hanno trovato il duo che pare essere perfetto.

Riccardo Turcato

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[tab title=”Brembo”]

Impianti frenanti Brembo studiati ad hoc per le monoposto 2022

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Brembo riconferma il proprio impegno nel campionato del mondo di F1 2022 che prende il via col GP del Bahrain, in programma nel weekend del 18-20 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 47 stagioni di Formula 1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato ben 27 campionati del mondo piloti, 31 campionati del mondo costruttori e trionfato in 463 Gran Premi, il Gruppo Brembo ha realizzato nuovi sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia e fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico (pinze, pompe e unità by-wire) e componenti di attrito (dischi e pastiglie in carbonio).

I freni Brembo avranno un ruolo fondamentale nel 2022: nella fase di studio dei nuovi impianti frenanti per le monoposto di Formula 1, i progettisti del gruppo Brembo hanno dovuto lavorare su geometrie inedite in virtù dei nuovi regolamenti, con un’attenzione massima  alle performance da ricercare nei nuovi limiti imposti dalla FIA. Il nuovo regolamento consentirà dimensioni maggiori dei dischi freno rispetto al passato, che andranno a riempire lo spazio venuto a crearsi grazie all’aumento del diametro dei cerchi da 13” a 18”. Il diametro esterno dei dischi Brembo in carbonio passa quindi da 278 mm a un massimo di 328 mm per l’asse anteriore, con uno spessore massimo invariato che rimane a 32 mm, mentre passa da 266 mm a 280 mm per l’asse posteriore, con lo spessore che passa da 28 a 32 mm.

HyperFocal: 0

In virtù dell’aumento del raggio efficace Brembo ha dovuto rivedere, oltre all’architettura dei dischi stessi, anche le geometrie di pinze e pastiglie. Un altro cambio importante ha riguardato anche i componenti del corner ruota come le prese d’aria e i cestelli che saranno “prescribed components”, ossia uguali per tutte le vetture. Questa scelta ha dunque limitato la possibilità di utilizzare tali componenti per incrementare il carico aerodinamico, rimettendo il raffreddamento dell’impianto frenante al centro della sua funzione.

Anche l’architettura dei dischi freno, a seguito di alcune prescrizioni regolamentari, verrà modificata. Rispetto ai dischi che fino al 2021 avevano un numero massimo di 1.480 fori con diametro pari a 2,5 mm, nel 2022 i dischi potranno disporre tra i 1.000 e i 1.100 fori per l’anteriore, mentre al posteriore, rispetto ai 1.050 fori dei dischi utilizzati nel 2021, si passa a circa 900 fori. Il nuovo regolamento limiterà infatti il diametro di foratura, imponendo un diametro minimo di 3 mm, mentre non vi era alcun limite per il 2021. Questo significa che a parità di spessore del disco tra 2021 e 2022 vi saranno fori più grandi e in numero inferiore, riducendo così la possibilità di raffreddamento.

Per quanto riguarda le pastiglie, nel 2022 Brembo offrirà ai team una scelta fra due diverse mescole, mentre sono vietate, secondo regolamento, le pastiglie forate. Con riferimento infine alla massa, l’impianto frenante completo 2022 aumenta di circa 700 grammi a ruota, portando un incremento di massa delle monoposto di quasi 3 kg complessivi rispetto al 2021.

Pinze del Gruppo Brembo per tutti i team

Il 2022 segna un ulteriore traguardo importante per Brembo: per la prima volta in 47 campionati mondiali corsi dal 1975 a oggi, il Gruppo Brembo fornirà le proprie pinze a tutti i 10 team: nello specifico, 9 team saranno forniti con pinze Brembo mentre un team sarà fornito con pinze AP Racing, azienda con sede a Coventry ma che appartiene all’azienda bergamasca.

HyperFocal: 0

Brembo fornirà dunque a tutti e 20 i piloti nuove pinze a 6 pistoni, che è il valore massimo stabilito dal regolamento, in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate. Saranno ben cinque invece i team che monteranno in vettura unità by-wire sviluppate da Brembo e da AP Racing, che hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilancio tra asse anteriore e asse posteriore.

Personalizzazione, telemetria e manutenzione

Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, ha definito assieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza delle nuove pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato.

HyperFocal: 0

In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più rigide, ma più pesanti. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare soluzioni dedicate per l’impianto frenante di ciascuna monoposto. Servendosi di sensori presenti nei corner ruota, i team potranno conoscere in ogni istante la temperatura di dischi e pinze. Sulla base dei dati rilevati, gli ingegneri dei team potranno supportare il pilota nella gestione ottimale del bilancio di frenata della monoposto.

F1 2022 – SILVERSTONE – 04

Regolamenti 2022: lo scenario definitivo

Prende dunque avvio in Bahrain il campionato di Formula 1 che introdurrà i nuovi regolamenti varati dalla FIA: la novità più significativa è sicuramente nella parte meno visibile delle monoposto, vale a dire il fondo, che perde lo scalino e sarà caratterizzato da due canali Venturi con l’obiettivo di ricreare l’effetto suolo e ridurre le turbolenze in scia, favorendo i sorpassi. In generale tutta l’aerodinamica atta a generare deportanza ha subìto un taglio rispetto al 2021: dietro le ruote anteriori sono stati eliminati i deviatori di flusso, mentre le ali sono state semplificate e hanno un aspetto estetico rinnovato.

F1 2022 – SILVERSTONE – 06Novità importanti anche per i pneumatici che diventano a spalla ribassata, con il passaggio del diametro dei cerchi da 13 a 18″ sui quali saranno montati i copricerchi. Pneumatici più rigidi dunque, più simili a quelli delle supercar stradali. I nuovi regolamenti introdotti e la spalla pneumatico ridotta hanno obbligato i team a rivedere il design delle sospensioni. Gli sviluppi progettuali hanno dovuto tenere conto delle limitazioni del budget cap, imposte dal regolamento 2022, che scende dai 145 milioni di dollari di spesa per team fissato nel campionato 2021 agli attuali 140 milioni di dollari.

Ci sono poi aree specifiche quali la presa dinamica, il cofano motore, le paratie delle ali e le prese di raffreddamento che permetteranno comunque di “personalizzare” la scocca delle monoposto. Monoposto più pesanti rispetto a quelle del 2021, con una massa totale che passa da 752 kg a 795 kg e, considerato l’effetto combinato della nuova aerodinamica, i piloti dovranno probabilmente anticipare il punto di inizio frenata rispetto al passato..

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Pirelli celebra i suoi 150 anni con gli innovativi pneumatici da 18″

Formula 1 2022: Barcelona February testing

La Formula 1 si appresta a una rivoluzione tecnologica di cui la Pirelli è protagonista così come lo è stata fin dall’inizio del Mondiale nel 1950. Dopo oltre mezzo secolo, i pneumatici cambiano di dimensione passando da 13 a 18 pollici e avranno un ruolo chiave insieme alle monoposto sviluppate secondo il nuovo regolamento, che reintroduce l’effetto suolo. Quello dei 18 pollici è un progetto completamente nuovo che ha coinvolto tutti gli elementi del pneumatico, dai profili, alla struttura, alle mescole.

La progettazione ha previsto oltre 10.000 ore di testing indoor, più di 5000 ore di simulazione e più di 70 soluzioni sviluppate virtualmente per poi realizzare le 30 specifiche testate da quasi tutti i team, per un totale di oltre 20.000 chilometri percorsi. Il ruolo dei piloti è stato fondamentale: ciascuno ha contribuito, nelle diverse fasi, allo sviluppo consentendo a Pirelli di evolvere il prodotto proprio sulla base dei loro feedback e aspettative. Rispetto ai 13 pollici, le nuove mescole hanno una finestra di utilizzo più ampia, senza però sacrificare la fase di riscaldamento, limitano il surriscaldamento e riducono il degrado. Novità anche per le temperature delle termocoperte: tutti i pneumatici saranno riscaldati a 70 gradi, non più a 100 gradi gli anteriori e a 80 gradi i posteriori, come avveniva fino alla passata stagione. La variazione nella temperatura delle termocoperte fa parte di un piano volto a eliminare del tutto l’utilizzo delle stesse nei prossimi anni al fine di ridurre il consumo di elettricità a vantaggio della sostenibilità. I nuovi 18 pollici sono inoltre più simili a quelli utilizzati quotidianamente dagli automobilisti di tutto il mondo e questo offrirà a Pirelli la possibilità di trasferire al meglio tutte le tecnologie derivanti dalla Formula 1 nel prodotto stradale.

Formula 1 2022: Barcelona February testing

Nella storia di Pirelli il motorsport ha avuto da sempre un ruolo di prim’ordine: sono 115 gli anni che vedono l’azienda milanese impegnata nelle competizioni, a partire dall’impresa realizzata nel 1907 dal principe Scipione Borghese che, a bordo della Itala gommata Pirelli, vinse il raid Parigi-Pechino. Oggi le competizioni a cui Pirelli partecipa ogni anno sono oltre 350 e il 2022 sarà particolarmente rilevante per le novità tecniche: l’introduzione dei pneumatici da 18 pollici nel Campionato Mondiale di Formula 1 FIA,  quelli realizzati per le vetture ibride nel Campionato Mondiale Rally FIA, e una nuova gamma di prodotti trasversale a più classi per le competizioni GT. Ma l’attenzione è alta anche per tutte le iniziative e i programmi di sostenibilità promossi dall’azienda in ambito motorsport così come per quelli volti a supportare la crescita dei giovani piloti.

Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli: “La stagione sportiva che inizia rappresenta per noi una svolta. Cambiamo completamente i prodotti per le serie principali, a partire dalla Formula 1, rafforzando il legame con i pneumatici stradali. Continuiamo sul percorso di gestione sostenibile del motorsport, coerentemente con la strategia aziendale e forti della certificazione importante ottenuta da FIA alla fine del 2021. Infine, guardiamo al futuro confermando l’impegno per sostenere le giovani promesse del volante“. 

Uno sguardo alla F1 del 2022 con i nuovi Pirelli da 18″

Pirelli soddisfatta dei primi tre giorni di test 2022

Pirelli: il bilancio della tre giorni di test in Bahrain

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La guida del 2022 in immagini

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Colpo d’occhio su tutti i weekend

calendario 2022 ok

Come sempre aggiorneremo questa sezione dello Speciale con i pezzi su qualifiche e gara al termine di ogni weekend, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione e i fatti salienti, curiosità incluse. Buon Campionato del Mondo di F1 2022 a tutti!

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