Un GP di Gran Bretagna in cui è successo di tutto già prima del via, tra meteo, VSC, safety car, errori, penalità, dominato dalla McLaren e vinto da Lando Norris davanti al compagno di squadra Oscar Piastri, con il 37enne Nico Hulkenberg sul podio per la prima volta dopo 239 partenze in F1, senza ombra di dubbio pilota del giorno.
La gara è iniziata senza pioggia ma con pista ancora molto bagnata e al via Max Verstappen dalla pole ha avuto la meglio su Piastri, ma l’australiano ha preso la posizione quando su Silverstone è iniziato a piovere. La McLaren ha costruito rapidamente un buon gap, neutralizzata quando è entrata in pista per la prima volta la Safety Car.
Piastri ha avuto una penalità di 10 secondi per aver rallentato troppo mentre si preparava alla ripartenza dopo una seconda Safety Car, mentre poco dopo Verstappen è finito in testacoda, perdendo posizioni. Quando condizioni sono cambiate e i piloti hanno iniziato a passare alle slick, Piastri ha scontato la penalità al pitstop e Norris ha preso il comando, mantenendolo fino alla fine conquistando l’ottava vittoria in carriera e a casa sua, davanti al suo pubblico, con un vantaggio di 6.812s su Piastri.
Dietro le due McLaren, il vero protagonista della giornata, Hulkenberg, che ha portato la sua Kick Sauber dalla 19° alla terza posizione con una prestazione perfetta, senza mai commettere errori, conquistando come detto il primo podio al 239° GP. dopo aver tenuto dietro senza problemi la Ferrari di Lewis Hamilton, che sognava di tornare sul podio nella sua gara di casa, la prima in rosso, ma si è dovuto accontentare del quarto posto. Verstappen ha recuperato fino al quinto posto, seguito dall’Alpine di Pierre Gasly, dall’Aston Martin di Lance Stroll, dalla Williams di Alex Albon, con la seconda Aston di Fernando Alonso e la Mercedes di George Russell a chiudere la top 10. Ci ha sperato ma niente punti per Ollie Bearman e la sua Haas, seguito da Carlos Sainz e dalla seconda Haas di Esteban Ocon.
Domenica deludente e da dimenticare per Charles Leclerc, 14°, uno dei piloti che hanno fatto l’azzardo di passare alle slick dopo il giro di formazione, con Yuki Tsunoda ultimo classificato. Cinque i ritiri, il primo quello di Franco Colapinto, rimasto fermo con la sua Alpine in pitlane. Con lui fuori anche Liam Lawson (fuori nel primo giro dopo una collisione con Ocon), Gabriel Bortoleto (finito nella ghiaia dopo un testacoda), Isack Hadjar (fuori sul bagnato) e il pilota Mercedes Kimi Antonelli.
Conclusioni: vogliamo vedere il positivo per la Ferrari? Che col quarto posto di Hamilton conferma il secondo nel Costruttori. Ma troppo nervoso Leclerc, che deve sfruttare questo periodo pre-Belgio per rimettere assieme i pezzi. D’altronde, chi non sarebbe nervoso al suo posto? McLaren talmente superiori che non ci sono aggettivi – ma Piastri deve trattenersi, perché quel team radio non è appropriato, anche se poi può avere mille ragioni, compresa quella che facesse comodo a tutti in McLaren che nel GP di casa vincesse Norris.
Hulkenberg che dire? 239 GP sono una vita, se pensate che ha debuttato in F1 nel 2010 e poi ha lasciato lo sport ed è tornato e quante prese in giro quando sostituiva tutti al bisogno durante il periodo Covid. Il suo momento di vivere l’emozione del podio è finalmente arrivato. Ma quanto ci sarebbe piaciuto uno strappo alla regola e vedere sul podio di Silverstone anche Mattia Binotto: questo risultato e questa Kick Sauber (dal prossimo anno Audi) che cresce costantemente è frutto di tanto lavoro, di organizzazione e investimenti, ma anche di un coordinamento perfetto da parte sua. E non aggiungiamo nient’altro per non affondare il coltello nella piaga dei tifosi ferraristi…
Barbara Premoli