George Russell ha vinto il GP del Canada, quarto successo del pilota inglese, il terzo nelle Americhe: Russell aveva infatti vinto la sua prima gara in Brasile 2022 e l’ultima a Las Vegas lo scorso anno. In mezzo, la vittoria in Austria sempre nel 2024. Russell ha completato anche il primo hat-trick (vittoria, pole position e giro più veloce in gara) della sua carriera, dando alla Mercedes il successo numero 130 della sua storia, il quinto in Canada. La festa del team è stata completata dal terzo posto di Andrea Kimi Antonelli: era dal GP del Giappone 2009, quando Jarno Trulli finì al secondo posto con una Toyota, che un pilota italiano non saliva sul podio. Al secondo posto si è classificato Max Verstappen, per la quinta volta sul podio qui a Montreal. Per la prima volta nel 2025 non c’è un pilota McLaren sul podio: l’ultima volta risaliva al GP di Las Vegas dello scorso anno.
Sulla griglia di partenza (e in pit-lane, visto che Lawson e Gasly sono partiti da lì) le squadre si sono quasi equamente suddivise fra Medium (undici piloti) e Hard (nove). Le due mescole più dure sono state le protagoniste assolute della gara: soltanto nel finale, quando la gara era neutralizzata, alcuni piloti (Piastri, Stroll, Bearman e Hadjar) hanno montato un set di Soft ma non lo hanno praticamente utilizzato perché la corsa è terminata senza una ripartenza. Lo stint più lungo in assoluto è stato completato da Ocon (Haas) e Sainz (Williams), che hanno percorso 57 giri con la Hard montata alla partenza. Con le Medium il primatista è stato Albon (Williams), arrivato fino a 23 giri con il set di C5 usato al via.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una gara tiratissima dall’inizio alla fine, basti pensare che la classifica al momento della neutralizzazione vedeva i primi cinque racchiusi in meno di sette secondi quando mancavano solamente quattro giri da percorrere prima della bandiera a scacchi. Dal punto di vista della strategia, la doppia sosta si è confermata la più veloce, con la Hard come la mescola più performante. Il pit-stop singolo è stato possibile ma, onestamente, è stata un’opzione percorribile da chi partiva nella seconda parte della griglia e aveva meno da perdere. Chi invece era nelle prime file ha potuto spingere in tutti gli stint dando così vita ad una corsa molto intensa, con delle differenze anche molto marcate nella lunghezza degli stint e nella successione dell’utilizzo delle mescole.
La gomma più performante è stata la Hard, sulla quale peraltro avevamo pochi dati a disposizione visto che venerdì nelle libere l’ha utilizzata solamente la Sauber, mentre la Medium probabilmente ha sofferto un po’ le temperature più elevate rispetto alla prima giornata. Questo era il terzo weekend dell’anno con la C6. Chiaramente, analizzeremo con grande attenzione i dati raccolti qui per valutare se e come utilizzarla ancora nel prosieguo della stagione dopo la pausa estiva. Anche qui abbiamo visto che la differenza di prestazione assoluta fra la nuova arrivata e la C5 è relativamente piccola – fra un decimo e un decimo e mezzo – ma, come avevamo previsto ieri, la possibilità di avere una gamma più ampia ci ha permesso di offrire alle squadre un ventaglio di opzioni strategiche più grande. Onestamente, senza avere la C6 a disposizione, qui avremmo dovuto portare la stessa terna del 2024 (C3, C4 e C5) e, con tutta probabilità, avremmo assistito a una gara molto più lineare e con una sola sosta.
Infine, lasciatemi dire che, da italiano, sono stato molto felice di vedere sul podio un nostro connazionale. È la prima volta che accade da quando Pirelli è tornata in Formula 1 nel 2011 e, curiosamente, l’ultima volta che un italiano si è classificato fra i primi tre con una vettura equipaggiata coi nostri pneumatici si è verificata proprio qui a Montreal nel 1991 (Stefano Modena secondo con una Tyrrell-Honda, dietro Nelson Piquet, anch’egli gommato Pirelli ma con una Benetton-Ford). La nostra stagione proseguirà la prossima settimana con un importante test dedicato allo sviluppo delle gomme da bagnato per il 2026: grazie alla collaborazione della Ferrari potremo usufruire della Pista di Fiorano, dove gireranno Zhou Guanyu il 19 giugno e Charles Leclerc il 20”.