Miami ci ha regalato un fine settimana entusiasmante sotto alcuni punti di vista, con una qualifica straordinaria da parte del solito Max Verstappen e una McLaren devastante in gara che ha relegato il primo degli inseguitori – George Russell su Mercedes – a oltre 37 secondi. Se in qualifica i distacchi sono minimi (solo 7 decimi tra il primo e il decimo posto) in gara abbiamo assistito a un monologo tutto McLaren con Oscar Piastri che ha piazzato il suo quarto sigillo stagionale davanti al compagno di box, confermando di essere il futuro di questo sport. Certamente ottima la difesa da parte di Verstappen, in qualifica e gara, con le sue staccate e per l’incredibile padronanza che dimostra di avere della macchina nonostante una Red Bull in difficoltà con cui ha mancato il terzo posto in favore della Mercedes.
Sul fronte dei colori italiani, Andrea Kimi Antonelli mi ha scioccato positivamente conquistando la sua prima pole in F1 in occasione delle qualifiche Sprint – diventando il più giovane poleman della storia. Sono rimasto però ancora più colpito dalla sua reazione in occasione del terzo posto conquistato il giorno successivo nelle qualifiche del GP: è solo al suo sesto fine settimana e sta dando segnali molto importanti.
Assistere alla diatriba via radio tra Leclerc e Hamilton per il settimo e l’ottavo posto è stato abbastanza avvilente. Purtroppo, era abbastanza prevedibile soprattutto nel caso di una vettura non competitiva, come si sta dimostrando a oggi la Ferrari. Non sarà facile per questa dirigenza placare gli animi dei due piloti. A Imola, tra quindici giorni, dovrebbero essere introdotti degli aggiornamenti [niente di stravolgente, solo “piccoli passi”, li ha definiti Vasseur, ndr] con la speranza che li possano riportare in alto.
Archiviata Miami, Imola si preparare a ospitare il primo appuntamento europeo. Spero ci possano essere tanti appassionati a sostenere sia Antonelli sia la Ferrari per dimostrare quanto sono importanti i Gran Premi italiani. Vogliamo regalare a tutto il mondo una splendida immagine del nostro motorsport.
Gian Carlo Minardi