Nell’#AustrianGP la Mercedes ha dato prova ancora una volta della sua forza e di essere il team da battere. E’ stata protagonista con due piloti nonostante Lewis Hamilton non sia riuscito ad agguantare il podio finale in favore di un ottimo Ricciardo. Nella parte finale la Ferrari ha sfiorato il successo con Sebastian Vettel ma deve ottimizzare tutto al 101% per cercare di contrastare questo strapotere Mercedes che ogni tanto mostra qualche “crepa” sul lato affidabilità.
E’ stato un GP combattuto sulle strategie in cui le gomme hanno giocato un ruolo importante. Dal 50° al 71° passaggio la sequenza dei giri veloci è stata impressionante: Vettel, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen giravano su tempi vicinissimi racchiusi in una forbice di pochi millesimi.
Al via Valtteri Bottas si è reso protagonista di una partenza perfetta, determinante per restare in vetta e passare indenne la prima curva che è costata cara invece a Verstappen e ad Alonso causa Kvyat. Start non ottimo per Kimi Raikkonen che si è trovato a lottare con Daniel Ricciardo, col ferrarista costretto ad andare largo alla prima curva perdendo alcune posizioni.
Come era prevedibile la Red Bull sarà il vero termometro di questo Mondiale: quinto podio consecutivo in questa stagione per Ricciardo. Grazie al secondo posto, Vettel porta a 20 punti il suo vantaggio nei confronti di uno scatenato Lewis Hamilton che ha provato in tutti in modi ad agguantare almeno il podio nonostante i problemi di blister sulle sue Pirelli, mentre sul fronte Costruttori la Scuderia di Maranello cede ancora qualche punto, ma non siamo neanche a metà Mondiale e c’è tutto il tempo per recuperare. Nella seconda parte della stagione l’affidabilità sarà determinante, così come le penalità per l’eventuale sostituzione delle componenti della Power-Unit.
Tra una settimana si arriverà a Silverstone, circuito particolarmente ostico per la Ferrari che l’anno scorso vide il trionfo di Lewis Hamilton, che a casa sua proverà a recuperare terreno. Quindi la Ferrari dovrà stare attenta a sfruttare ogni occasione.