Come da tradizione sono stati gli ultimi secondi del Q3 a definire la griglia di partenza del GP del Giappone, con la pole conquistata dalla RBR di Mark Webber (1’30”915). Felipe Massa ha conquistato il 5° tempo (1’31”378), precedendo di 3 posizioni Fernando Alonso (1’31”665).
Nel Q1 Alonso e Massa sono scesi in pista per un primo run con le hard. Fernando ha ottenuto un buon tempo (1’32”371), sufficiente al passaggio del turno. A 3 minuti dal termine della sessione, bandiere rosse per recuperare la monoposto di Vergne, ferma a bordo pista dopo un principio d’incendio. Alla ripartenza, Massa è tornato in pista con un set di medium, ottenendo nell’ultimo giro il 2° tempo (1’31”994).
Nel Q2 Alonso è uscito dai box con il suo primo set di pneumatici medium. Lo spagnolo ha ottenuto l’8° tempo, girando in 1’31”828, mentre Massa ha effettuato un primo run con le medium già usate nella sessione precedente, e un secondo con un set nuovo, ottenendo il 6° tempo (1’31”668).
Nel turno conclusivo Alonso ha percorso un primo stint, sempre con pneumatici medium, girando in 1’31”839. A meno di 3 minuti dal termine, le due F138 sono tornate in pista per l’ultimo giro cronometrato, che ha visto Massa conquistare il 5° tempo e Alonso ottenere l’8° posizione finale.
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti a fine qualifica.
Fernando Alonso: “Il risultato ottenuto oggi era più o meno quello che ci aspettavamo, non ho avuto un gran ritmo per tutto il weekend, sempre tra la 6° e la 10° posizione, e anche in Q3 non ho potuto fare di più. Qui le prove sui long run sono andate meglio in termini di degrado rispetto alla Corea e questo ci fa sperare di poter recuperare in gara. Domani cercheremo di dare il massimo come sempre, cercando di contare sui nostri punti di forza, la partenza, la strategia e la gestione delle gomme. L’obiettivo non è certo quello di arrivare tra i primi 8 per tenere aperto il Campionato, perché se Vettel non vince qui lo farà in una delle prossime gare, quando si ridurrà il numero delle combinazioni tra i possibili risultati. Ora dobbiamo cercare di guadagnare punti per il 2° posto nel Costruttori, e per questo occorre arrivare davanti alla Mercedes, che è dietro di noi per una sola lunghezza”.
Felipe Massa: “Riuscire a mettere insieme un giro perfetto su questa pista incredibile è sempre una grande soddisfazione, mi ha ricordato la pole del 2006, e anche se è un 5° posto è comunque molto importante per la partenza di domani. Già da ieri sentivo che la macchina aveva un buon bilanciamento e oggi abbiamo fatto un buon lavoro, riuscendo a tirarne fuori tutto il potenziale. Più di così non era possibile, ma sono ugualmente molto felice. Certamente la gara di domani non sarà facile, perché davanti abbiamo vetture molto veloci, ma possiamo essere della partita e per questo dobbiamo concentrarci al massimo su strategia e gestione delle gomme. Per ottenere un buon risultato sarà fondamentale avere un buon passo. Lo scorso anno qui sono arrivato secondo, questa sera cercherò di ricordare come ci sono riuscito”.
Pat Fry: “E’ stata una qualifica davvero molto combattuta. La macchina è migliorata rispetto a ieri, in parte perché siamo intervenuti per regolarne il comportamento, in parte per le condizioni della pista e il favore del vento, forte soprattutto lungo il primo settore. Le posizioni rispecchiano più o meno quelle che erano le nostre aspettative, anche se il distacco dai leader si è ridotto e questo per noi rappresenta un segnale incoraggiante. Purtroppo continuiamo a soffrire la mancanza di carico aerodinamico e per questo fatichiamo a lottare per le posizioni di testa. Oggi abbiamo lavorato molto per trovare la giusta configurazione delle vetture ed entrambi i piloti hanno cercato di dare il massimo. Non è mai semplice affrontare una corsa partendo da queste posizioni ma a Suzuka si sa, può succedere di tutto. Ora dobbiamo concentrarci sulla preparazione della gara ed essere pronti ad approfittare di qualsiasi occasione, cercando di non commettere errori. Il passo sulla lunga distanza visto ieri ci rende fiduciosi per domani, anche se dovremo comunque considerare la variabilità delle condizioni di meteo e pista, che – come abbiamo visto oggi – hanno parzialmente condizionato la prestazione di tutte le vetture”.
Barbara Premoli