“Really?”. E poi risate. Questa la reazione di Lewis Hamilton quando dal muretto Ferrari gli hanno detto che la pole nella Sprint Qualifying in Cina era sua, davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla McLaren di Oscar Piastri, con il compagno di squadra Charles Leclerc quarto a 2 decimi.
Hamilton ha fatto un tempo di 1.30.849s nell’ultima e decisiva fase, con Verstappen autore di un giro altrettanto perfetto a 0.018s. Quinta la Mercedes di George Russell, che ha tratto vantaggio degli errori commessi da Lando Norris, che ha fatto un errore nel primo giro e ha deciso di rientrare ai box nel secondo tentativo, chiudendo sesto. Alle sue spalle Kimi Antonelli, a circa mezzo secondo dal compagno di squadra, con la Racing Bulls di Yuki Tsunoda, la Williams di Alex Albon e l’Aston Martin di Lance Stroll a chiudere la top 10. Solo 11° Fernando Alonso, seguito dalla Haas di Ollie Bearman, da Carlos Sainz, Gabriel Bortoleto e Isack Hadjar. Altra sessione no per il debuttante della Red Bull Liam Lawson, fuori nel Q1 e il cui tempo è stato cancellato per aver superato i track limits, per cui domani partirà dalla 20° e ultima posizione. Giornata difficile anche per l’Alpine, con entrambe le macchine fuori nella prima eliminatoria, con Jack Doohan e Pierre Gasly 16° e 17, seguiti da Esteban Ocon e Nico Hulkenberg.
Sarà anche la mini-pole, come la definiscono, ma intanto il risultato di oggi è una sferzata di energia per la Ferrari e soprattutto per Hamilton, la prima volta davanti a tutti in rosso. Anche se le McLaren stanno mostrando anche a Shanghai un passo e un bilanciamento superiori. Per non parlare di Verstappen che, a meno di miracoli, continuerà a correre da solo su una Red Bull finora lungi dall’essere perfetta. E intanto Sergio Perez anche oggi sul divano di casa se la ride… Ah, scusi, Dr Marko, sa dirci per caso dov’è Tsunoda?
Barbara Premoli