Nissan svela i risultati dell’innovativo programma Nissan Brain to Performance, che dimostrano come i protocolli di stimolazione cerebrale possono migliorare le funzioni cognitive dei piloti di Formula E. Il programma Nissan Brain to Performance è stato lanciato alla fine della Stagione 7 (2020/21) del Campionato mondiale ABB FIA di Formula E, quando il Dott. Lucian Gheorghe, UX Innovation Senior Manager Nissan e il Nissan Formula E Team hanno individuato tre aree di ricerca:
- confronto tra funzioni cerebrali dei piloti professionisti e non;
- legame tra la stimolazione cerebrale e prestazioni in pista;
- potenzialità di questa tecnologia nel migliorare le capacità di guida al di fuori del mondo delle corse.
Nella Stagione 8 è iniziata la sperimentazione presso l’Università di Essex e il Campus Biotech di Ginevra, con due gruppi di piloti non professionisti, uno sottoposto a stimolazione cerebrale e l’altro no. Dopo sessioni di test su simulatori di gara, i piloti hanno guidato fisicamente vetture su una pista che non conoscevano. Quelli sottoposti a stimolazione cerebrale sono stati più veloci del 50% e hanno imparato il circuito in tempi più rapidi rispetto a quelli non sottoposti a stimolazione. Nello stesso periodo, i piloti Nissan di Formula E sottoposti a stimolazione cerebrale hanno dimostrato maggiori capacità visive e motorie, unitamente a maggiore consapevolezza delle loro condizioni fisiche.
Nella Stagione 9, il Dr. Gheorghe in collaborazione con il partner tecnologico statunitense Wave Neuro e con l’Università del Texas ad Austin, ha messo a punto un programma di allenamento per i piloti Nissan di Formula E, usando il dispositivo di stimolazione cerebrale Sonal.
Questo apparecchio, già utilizzato precedentemente con successo con i militari dell’esercito degli Stai Uniti e con i giocatori professionisti di football americano, fa uso di determinate frequenze che raggiungono aree specifiche del cervello, per migliorare i tempi di reazione e ridurre al minimo l’errore umano – soprattutto in situazioni di stress – contrastare gli effetti del jet lag e della privazione di sonno.
I piloti, dopo aver utilizzato il dispositivo Sonal per tutta la Stagione 9, hanno dimostrato tempi di reazione e di decisione più rapidi, oltre a una maggiore resistenza allo stress e alla fatica, cose che li rendono più veloci in pista e riducono le loro possibilità di errore. Lo studio ha inoltre confermato che i vantaggi sarebbero stati maggiori con un maggiore utilizzo del Sonal.
A fronte degli ottimi risultati, Nissan prevede di integrare questi protocolli nei programmi di allenamento dei piloti di Formula E a partire dalla Stagione 10, e in futuro potrebbero essere estesi a tutta la famiglia NISMO, compresi i piloti della serie giapponese Super GT.
Tommaso Volpe, General Manager Nissan Formula E e Managing Director Nissan Formula E Team: “Nissan ha sempre osato fare quello che gli altri non fanno e siamo orgogliosi di essere pionieri in questo campo della ricerca nel motorsport. Nelle ultime stagioni di Formula E, abbiamo lavorato molto per mettere a punto il programma riuscendo a dimostrare che, con gli strumenti giusti, possiamo aiutare i nostri piloti a esprimere tutto il loro potenziale. Siamo entusiasti dei risultati raggiunti e Nella Stagione 10 i protocolli Nissan Brain to Performance saranno integrati nei programmi di allenamento del Nissan Formula E Team.”
Lucian Gheorghe, UX Innovation Senior Manager, Nissan: “Sapevamo che questa tecnologia di stimolazione aveva un grande potenziale per migliorare le prestazioni in pista dei piloti del Nissan Formula E Team. Le ricerche condotte durante le ultime Stagioni hanno confermato le nostre aspettative e crediamo che questa tecnologia possa offrire vantaggi oltre il mondo del motorsport. Sostenuti dalle nostre precedenti ricerche presso l’Università di Essex, il Campus Bio-Tech e Braincredible, ci entusiasma l’idea di scoprire ulteriori opportunità di utilizzo per i futuri clienti di veicoli elettrici Nissan.”
Verso il futuro con Nissan Brain to Performance
Nissan è solita trasferire conoscenze e tecnologie dalla pista alla strada per migliorare l’esperienza dei suoi clienti. Pertanto, in collaborazione con l’Università del Texas ad Austin, Nissan sta studiando come questa tecnologia possa continuare a evolversi ed essere integrata nelle reti di concessionari. In particolare, sta approfondendo come l’allenamento basato sull’interfaccia cervello-computer possa aiutare i clienti a migliorare più velocemente le loro capacità di guida. Più la ricerca avanza, più impariamo e più possiamo sfruttare i risultati in modi creativi ed entusiasmanti.