Sarà Max Verstappen a partire dalla pole position nel GP di Gran Bretagna. Quando tutto lasciava presagire un duello fra McLaren e Ferrari, ecco che in qualifica è arrivata una grande prestazione del quattro volte campione del mondo che, proprio nell’ultimo tentativo di Q3, ha strappato la pole a Oscar Piastri. I due sono stati i soli piloti a scendere sotto la barriera dell’1’25”: 1’24”892 per quello della Red Bull, 1’24”995 per quello della McLaren. È la pole position numero 44 di Verstappen, che eguaglia così Sebastian Vettel come pilota con più pole nella storia della Red Bull. La squadra di Milton Keynes è arrivata a 107 pole position, di cui sei su questa pista. Per Max è la terza miglior prestazione in qualifica a Silverstone dopo quelle del 2021 e del 2023. Tutta britannica la seconda fila della griglia, con Lando Norris (1’25”010) davanti a George Russell (1’25”029) mentre tutta rossa sarà la terza, con Lewis Hamilton (1’25”095) davanti a Charles Leclerc (1’25”121).
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Verstappen da José Mourinho, uno degli allenatori più vincenti e influenti della storia calcistica moderna. Dopo una breve carriera da calciatore, Mourinho si è affermato come tecnico conquistando titoli nazionali e internazionali con Porto, Chelsea, Inter – con cui ha vinto il Triplete (campionato, Coppa Italia e Champions League) nel 2010 -, Real Madrid, Manchester United e Roma. “The Special One” è diventato il primo allenatore ad aver vinto tutte le principali competizioni UEFA ed è ora tecnico della squadra turca del Fenerbahçe.
Nella terza sessione di prove libere tutte le squadre si sono dedicate alla preparazione della qualifica. I due piloti della Racing Bulls hanno usato un set di Hard, aggiungendosi così ai colleghi di Aston Martin, Williams e Haas nel novero delle squadre che avranno domani solamente un set di C2 a disposizione. Come tradizione, il duo dell’Aston Martin ha effettuato un giro di rodaggio col secondo set di Hard disponibile; Alonso e Stroll hanno utilizzato stamattina anche un secondo set di Medium, così come hanno fatto Ocon e Bearman per la Haas e Albon e Sainz per la Williams. Tutti gli altri piloti hanno girato in FP3 con le Soft.
MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI: “Silverstone offre sempre spettacolo, in pista e sugli spalti, e anche il sabato non ha fatto eccezione. È stata una qualifica incertissima fino all’ultimo, con Verstappen che ha fatto un capolavoro per battere una concorrenza davvero forte. Ci sono quindi tutti i presupposti per assistere a una gara altrettanto combattuta, con almeno sei piloti che possono giocarsi la vittoria e gli altri piazzamenti sul podio.
C’è incertezza anche per quanto riguarda la strategia. Infatti, la differenza fra le simulazioni fra una gara con un pit-stop solo e una con la doppia sosta è molto ridotta – nell’ordine dei due/tre secondi – e, quindi, varierà molto in base alle diverse prestazioni delle monoposto e ai relativi degradi. La combinazione Medium-Hard è la più veloce, con un pit-stop previsto fra il giro 19 e il 25. Chi invece punterà alla doppia sosta – sempre privilegiando C2 e C3 – dovrebbe fermarsi la prima volta fra il giro 12 e il 18 e la seconda fra il giro 32 e il 38. Questa è una pista molto severa, soprattutto per il livello di forze laterali generate dalla percorrenza dei tanti curvoni veloci ma anche per il consumo fisico del battistrada. In gara si dovrà fare molta attenzione al livello di usura così come al graining, che ci aspettiamo sia presente, considerato che le temperature saranno simili a quelle di oggi, cioè più basse rispetto alle prove libere di oltre dieci gradi centigradi.
Tutte e tre le mescole hanno dimostrato di essere utilizzabili in gara. Ovviamente, Hard e Medium assicurano una prestazione più costante sulla lunga distanza ma la Soft potrebbe entrare in gioco sia in partenza per chi vorrà guadagnare delle posizioni al via, sia nella parte finale della corsa. Da tener presente che quattro squadre (Aston Martin, Williams, Haas e Racing Bulls) hanno scelto di avere a disposizione in gara soltanto un set di Hard e uno di Medium: sulla carta è un’indicazione di quanto potrebbero puntare sulla sosta singola ma, nel caso il degrado dovesse essere superiore alle loro aspettative o si dovessero creare delle opportunità – vedi, ad esempio, una neutralizzazione – ecco come per i loro otto piloti la Soft diventerà una scelta obbligata. La C4 ha confermato di essere, su un tracciato come questo, una mescola in grado di estrarre il massimo del potenziale nel primo tentativo. È vero che i tempi ottenuti dopo uno o due giri di raffreddamento sono stati discreti ma il vantaggio che ha dato la gomma nuova rispetto ad una usata è stato importante”.