Il weekend del GP di Gran Bretagna si è aperto con una sfida diretta fra Ferrari e McLaren. I quattro piloti delle due squadre più vincenti nella storia della F1 hanno occupato i primi quattro posti in entrambe le sessioni di prove libere svoltesi oggi. Vantaggio Ferrari in FP1 con Lewis Hamilton (1’26”892) davanti a Lando Norris (1’26”915), Oscar Piastri (1’27”042) e Charles Leclerc (1’27”095). Risposta McLaren in FP2 con Norris il più veloce (1’25”816) con 222 millesimi di vantaggio su Leclerc, 301 su Hamilton e 470 su Piastri. Due esordi assoluti in un evento ufficiale di Formula 1: in FP1 hanno girato infatti l’estone Paul Aron con la Sauber e il britannico Arvid Lindblad con la Red Bull.
Tre squadre hanno optato per l’utilizzo di un set di Hard già oggi, con entrambi i piloti: Aston Martin e Williams in FP1, Haas in FP2. Il lavoro maggiore, soprattutto sulla lunga distanza, ha riguardato però l’utilizzo della Medium mentre solo pochi piloti hanno effettuato dei veri long run con la Soft.
SIMONE BERRA – PIRELLI CHIEF ENGINEER: “La pista di Silverstone è una delle più impegnative per le gomme in tutto il calendario iridato, non soltanto per quanto riguarda le forze laterali esercitate nei tanti curvoni veloci ma anche in termini di usura. Ne abbiamo avuto un assaggio anche in queste due ore di prove libere, in particolare nella seconda. Ciò significa, innanzitutto, che la sosta singola nella gara di domenica diventa un’opzione sì praticabile ma abbastanza marginale. Abbiamo visto come il delta di prestazione fra la Soft e la Medium sia stato leggermente superiore alle simulazioni della vigilia, stabilizzandosi attorno al mezzo secondo. Il graining si è manifestato, in particolare sulla Soft e sulla Medium, e pensiamo che sia un fenomeno che si possa verificare anche domenica in gara, visto che sono previste temperature più basse rispetto a quelle registrate oggi”.