Ormai da giorni è sotto i riflettori e il mondo della F1 parla praticamente solo di lui. E la battuta di Frederic Vasseur sulla necessità di “aver bisogno di un altro lavoro” potrebbe aver senso oppure no, nessuno ne ha certezza. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, la Ferrari avrebbe già individuato il suo successore: il boss del WEC Antonello Coletta. Vasseur, 57 anni, ha scherzato sulla cosa quando era sul red carpet per la prima newyorkese del nuovo film F1: “Se sto pensando di diventare un attore?”, ha detto ridendo all’emittente francese Canal Plus. “”Forse sì, sto già cercando un altro lavoro“.
“C’est un autre monde, ils ont fait un travail exceptionnel. Une carrière d’acteur ? Bah oui, comme je cherche du boulot !” 😂
Frédéric Vasseur très enthousiaste pour l’avant-première de F1® Le Film, au cinéma le 25 juin ! #F1 pic.twitter.com/1B5hNVekG8
— CANAL+ F1® (@CanalplusF1) June 17, 2025
Sulla questione ha detto la sua persino il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha in mente un’altra figura per guidare la Ferrari in F1. “Flavio Briatore sarebbe una risorsa in grado di dare una vera scossa alla Ferrari“, ha dichiarato a Radio Rai. “Non si accontenterebbe solo dei progressi: potrebbe fare di più, con riforme serie. Sì, Flavio è un mio buon amico, ma tutto quello che fa, lo fa bene. Tuttavia, la Ferrari è in uno stato tale che anche se nominassimo un manager straordinario, non credo sarebbe sufficiente. A differenza di mio figlio [Geronimo La Russa, presidente AC Milano e attualmente in corsa per il ruolo di presidente ACI, ndr], ho poco a che fare con i motori, ma credo che la questione sia molto più profonda e abbia bisogno più di un semplice cambio di team principal“.
L’ex pilota di F1 Jarno Trulli ritiene che la Ferrari stia prendendo di mira la figura sbagliata, ovvero Vasseur, palesemente a rischio e il cui contratto scade quest’anno: “Sembra che manchi un direttore tecnico. L’anno scorso era disponibile un certo Adrian Newey“, ha detto Trulli a La Stampa. “Maranello ha bisogno di una persona che sappia progettare una monoposto. È molto simile alla mia Toyota del 2009: era competitiva solo a tratti“.
Altri pensano che la causa dei problemi della Ferrari sia la sua collocazione in Italia, lontano dal cuore pulsante del mondo delle factory di F1 in Inghilterra. “Ho l’impressione che Lewis Hamilton voglia essere coinvolto, ma che forse ci siano troppe persone a decidere“, ha detto Nico Rosberg. “Ho anche sentito che la Ferrari starebbe di nuovo valutando l’idea di aprire una sede in Gran Bretagna, semplicemente perché lì si trova l’intero ecosistema della Formula 1“, ha detto a Sky il campione del mondo 2016. Flavio Briatore, attuale consulente esecutivo di Alpine, concorda: “È difficile vincere in Formula 1. La Ferrari non ha bisogno di nuovi capi: ne ha già abbastanza. Deve diventare più internazionale. Devono finalmente aprire un centro tecnico in Inghilterra. Se si vuole produrre champagne, è consigliabile farlo in Francia“.
Tuttavia, una figura influente dell’azienda, Piero Ferrari, il figlio del fondatore, ricorda che l’apertura di una sede Ferrari in Inghilterra alla fine degli anni 80 fu un grave errore: “Il mio più grande errore fu John Barnard”, ha dichiarato a Speed Week. “Sono stato io a convincere mio padre ad assumere l’inglese nel 1986. Credevo avessimo bisogno di una mente geniale proveniente dall’estero. Ma Barnard non è mai riuscito ad adattarsi alla nostra cultura. È stato un errore incredibile di cui mi pento ancora oggi. Dobbiamo tornare a vincere da soli, senza andare a prendere dei geni che sono incompatibili con i nostri“, ha concluso Ferrari.