Un filo sottile lega Max Verstappen a Imola, che oggi ha vinto il suo quarto GP consecutivo in Emilia Romagna, il 65° in carriera, nel giorno in cui la Red Bull Racing celebra i 400 GP in F1 e la vittoria numero 125. Per l’olandese il secondo successo della stagione, che ha costruito subito al via, passando il poleman Oscar Piastri e mantenendo poi il comando sul duo McLaren fino alla bandiera a scacchi, in un pomeriggio che ha visto anche la Virtual Safety Car e una Safety Car.
Al via Oscar Piastri è partito bene, ma Verstappen ci ha creduto ed è passato al Tamburello, costruendo giro dopo giro un bel gap sugli inseguitori. Piastri è stato tra i piloti che hanno scelto di fermarsi presto per il pitstop, montando le hard nel giro 14, ma la chiamata non è parsa funzionare per l’australiano, con Verstappen che è rimasto in pista allungando. Il dubbio sul numero delle soste è svanito quando nel giro 29 c’è stata la Virtual Safety Car dopo che la Haas di Esteban Ocon è uscita nell’erba. Chi non si era ancora fermato ha quindi approfittato, incluso Verstappen, che è tornato in pista mantenendo il comando con una ventina di secondi su Norris. Nel giro 46 a movimentare le cose la Safety Car quando la Mercedes di Kimi Antonelli ha avuto un problema all’acceleratore, cosa che ha permesso all’olandese di tornare ai box, seguito da Norris, mentre Piastri si è bruciato la possibilità essendo rientrato poco prima. Alla ripartenza tutto sotto controllo per Verstappen, che ha viaggiato indisturbato verso la quarta vittoria consecutiva a Imola nel GP numero 400 della Red Bull Racing.
Alle sue spalle, staccato di 6 secondi, Norris, che è riuscito a passare il compagno di squadra in una manovra che ha fatto sussultare i tifosi McLaren. Quarto, a riscattare il sabato negativo della Ferrari, Lewis Hamilton, autore di un bel recupero dalla 12° posizione. Quinto posto per la Williams di Alex Albon, davanti a Charles Leclerc (che gli ha ridato la posizione dopo essere finito under investigation per il sorpasso effettuato). A chiudere la zona punti la Mercedes di George Russell, la Williams di Carlos Sainz, la Racing Bulls di Isack Hadjar e la Red Bull di Yuki Tsunoda, partito dalla pitlane dopo il terribile incidente di ieri in qualifica. Undicesimo Fernando Alonso, seguito da Nico Hulkenberg, Pierre Gasly, Liam Lawson e Lance Stroll. Nel GP del ritorno al volante dell’Alpine, Franco Colapinto ha chiuso 16°, seguito da Ollie Bearman e Gabriel Bortoleto, ultimo classificato, visti i ritiri di Ocon e Antonelli.
Che dire? Il team ha fatto miracoli dopo i pugni di Verstappen a inizio weekend, ma il miracolo più grande lo fa sempre lui, che è riuscito a mettere dietro le macchine più forti. La Ferrari ripaga i tifosi della doccia fredda di ieri, con un quarto e sesto posto che sono uno zuccherino per addolcire una situazione che va risolta il prima possibile. Una lotta anche contro il tempo, visto che tra pochi giorni si torna in pista, a Monaco. E poi la settimana successiva in Spagna. Intanto una rapida occhiata alle classifiche: nel Piloti, Piastri è sempre leader a quota 146, poi Norris a 133 e Verstappen a 124, con Russell a 99, Leclerc a 61 e Hamilton a 53. Nel Costruttori. McLaren a 279, Mercedes a 147, Red Bull a 131 e Ferrari a 114.
Ultima nota per il pubblico: fantastico vedere le tribune gremite e l’invasione di pista a fine gara, cose che si vedono solo in Italia (un dato di fatto, non mero patriottismo), a riprova che la passione è davvero inarrestabile. I numeri ufficiali parlano di 242mila presenze record nel weekend – pensate che il 10 maggio Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, parlava di quasi 180mila biglietti venduti e sperava in un record. A quanto pare ampiamente battuto. Adesso resta “solo” un’incognita: quello cui abbiamo assistito è stato l’ultimo GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna regolarmente in calendario? La palla passa alle trattative con F1…
Barbara Premoli