Qualifiche roventi quelle di Imola. Per il pilota della McLaren Oscar Piastri che ha conquistato la pole position davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla Mercedes di George Russell. Ma roventi soprattutto per la Scuderia Ferrari che, nella gara di casa, ha visto entrambe le monoposto fuori nel Q2. Una situazione imbarazzante, di cui Leclerc si è scusato coi tifosi.
La pole provvisoria è stata di Verstappen, finché Piastri non ha scavalcato l’olandese nell’ultimo tentativo, con un tempo di 1.14.670s, 34 millesimi meglio del rivale. Terzo Russell, che per l’ultimo giro ha optato per le medie, mossa che ha pagato e gli ha permesso di passare Lando Norris, quarto sulla seconda McLaren davanti alla Aston Martin di Fernando Alonso (anche lui sulle medie). Ottima qualifica per la Williams, con Carlos Sainz e Alex Albon sesto e settimo. A chiudere la top 10 Lance Stroll (su medie), Isack Hadjar e Pierre Gasly.
Qualifiche disastrose per la Ferrari con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che non sono entrati in Q3, chiudendo 11° e 12°. Vasseur nel dopo qualifiche ha parlato di problemi di gomme; Leclerc poco prima nella sua intervista ha detto che, gomme o non gomme, la macchina non ha potenziale. Cosa innegabile e sotto gli occhi di tutti. Punto. Delusione anche per Kimi Antonelli, che non è riuscito a reggere il passo del compagno di squadra (forse troppe distrazioni coi compagni di classe o la mancanza di Toto?) chiudendo 13°, seguito da Gabriel Bortoleto e Franco Colapinto, che non ha girato nel Q2 dopo un incidente nelle fasi finali della prima eliminatoria.
Liam Lawson e Nico Hulkenberg 16° e 17, fuori in Q1 assieme alle Haas di Esteban Ocon e Ollie Bearman (quest’ultimo protagonista di una lunga attesa per la decisione FIA, se avesse o meno migliorato il tempo prima o dopo le bandiere rosse per l’incidente di Colapinto). Brividi per l’incidente di Yuki Tsunoda nei primi minuti delle qualifiche, finito contro le barriere ad alta velocità e fortunatamente uscito illeso sulle sue gambe.
Barbara Premoli