Anche il GP di Gran Bretagna è iniziato sotto il segno di Max Verstappen, che ha piazzato la sua Red Bull al primo posto della classifica dei tempi sia in FP1 sia in FP2. Il miglior tempo della giornata è stato stabilito nella seconda sessione in 1.28.078 con un set di gomme di mescola Soft, qui a Silverstone identificata con la sigla C3. Dopo il fine settimana Sprint di Spielberg, la F1 è tornata al format classico, con un venerdì suddiviso in due ore di prove libere: la prima più dedicata alla ricerca del miglior assetto delle monoposto mentre la seconda è stata caratterizzata soprattutto dal confronto fra il comportamento del pacchetto vettura-gomme sulla breve e sulla lunga distanza su una pista che si è evoluta in maniera importante da una sessione all’altra.
Sulla base di una prima analisi dei dati raccolti, il comportamento delle mescole (C1, C2 e C3) portate qui da Pirelli è in linea con le aspettative. Tutte e tre hanno dimostrato di poter essere utilizzate in gara, tanto che le squadre hanno effettuato long run piuttosto significativi come chilometraggio anche con la Soft (di 13 giri il più lungo, completato da Perez e da Hamilton). Quest’ultima ha naturalmente mostrato un degrado molto più marcato rispetto alle Medium e alle Hard ma potrebbe risultare competitiva in uno stint finale con relativamente poca benzina a bordo. Anche in termini di differenze di tempi sul giro fra le mescole, i primi dati di oggi evidenziano come siano in linea con le simulazioni, con circa sei decimi di secondo di differenza fra Hard e la Medium e un secondo e due decimi fra la Medium e la Soft.
SIMONE BERRA – CHIEF ENGINEER: “Una giornata molto interessante quella di oggi, con tanti dati raccolti e indicazioni utili soprattutto in previsione della gara. Abbiamo visto come le squadre si siano concentrate forse più del solito in FP2 sull’analisi del comportamento delle gomme sulla lunga distanza, arrivando in alcuni casi a percorrere quasi metà gara con lo stesso set, come ha fatto ad esempio Hulkenberg coi 25 giri percorsi con un treno di Hard, di cui 20 consecutivi. Qui faceva il suo debutto per così dire ufficiale – dopo il test con i prototipi di Barcellona – la nuova costruzione e, per quello che abbiamo potuto vedere finora, non ci sono stati problemi né modifiche nel rendimento dei pneumatici.
Da segnalare come rispetto allo scorso anno i tempi siano già significativamente più veloci: quasi nove i decimi di progresso fra il miglior crono del 2022 (1.28.942) e quello odierno (1.28.078), pur con una temperatura dell’asfalto più alta di più di 15 °C. Domani c’è un’alta possibilità di pioggia, soprattutto per la prima parte del programma di pista, con le chance di asfalto bagnato che andranno a diminuire lungo l’arco della giornata. Sarà un elemento ulteriore di imprevedibilità in un sabato che si preannuncia comunque incerto, visti i distacchi molto limitati registrati nei run più corti: 22 i centesimi che separano il primo dal secondo classificato di FP2 e tutti e 19 i piloti (Leclerc non ha corso questa sessione) racchiusi in meno di un secondo e mezzo”.