GP dell’Azerbaijan a senso unico con Max Verstappen, decisamente forte, che a Baku conquista la sua 25° vittoria davanti a Sergio Perez, dando alla Red Bull una doppietta e consolidando la leadership in entrambe le classifiche. Ora i punti di vantaggio di Verstappen su Leclerc sono saliti a 34, col ferrarista alle spalle anche di Perez. Due “zero” su tre gare sono nocivi e preoccupanti. Per rincorrere i diretti avversarsi, la Ferrari ha pagato in affidabilità. Lo step evolutivo sul motore non è stato supportato dall’affidabilità e tra una settimana è nuovamente tempo di gran premio, su una pista molto impegnativa sia per il motore sia per i freni come Montreal.
Con un calendario così fitto, e un campionato così combattuto, diventa doppiamente difficile recuperare poiché viene a mancare il tempo per analizzare e porre rimedio ai problemi. Dopo un inizio non facile, in questo momento la Red Bull è decisamente più affidabile. Sul fronte delle prestazioni la Ferrari e Leclerc hanno dimostrato tutta la bontà del progetto cogliendo un’importante qualifica, ma in gara le forze in campo cambiano. Diversamente da Monaco, il muretto aveva indovinato con reattività la strategia che purtroppo è stata vanificata dall’affidabilità.
Ottavo risultato positivo per George Russel che coglie il terzo posto davanti a Lewis Hamilton e il quarto in classifica Piloti. Peccato veder soffrire così il sette volte campione del mondo che, tra l’altro, si è lamentato dei dolori alla schiena dovuti al porpoising. Con gare così ravvicinate diventa anche difficile recuperare fisicamente. Bene Pierre Gasly, subito alle spalle dei top team. Bella gara anche da parte di Sebastian Vettel che ha recuperato tempestivamente a un errore nelle fasi finali chiudendo in sesta posizione davanti a un discreto Alonso. In un’annata fino a questo momento non positiva, da segnalare l’ottavo posto di Daniel Ricciardo che piazza la sua McLaren davanti a quella di Lando Norris.
Gian Carlo Minardi