Partito dalla seconda posizione, Lewis Hamilton ha vinto il GP del Bahrain. Per il campione è la quinta vittoria a Sakhir, la 96° in carriera, ed erano 5 anni che non vinceva la gara d’apertura della stagione. Il successo – inaspettato, vista anche l’esultanza di Toto Wolff a fine gara – è arrivato al termine di un lungo duello tra lui e Max Verstappen, con una Red Bull assolutamente competitiva che gli ha dato filo da torcere fino all’ultimo giro, passandolo nel giro 53 e poi cedendogli la posizione per aver oltrepassato i limiti della pista. Terzo Valtteri Bottas, che ha lasciato sul il podio senza festeggiare e senza fare la foto, probabilmente seccato col team per il problema al pitstop che l’ha tagliato fuori dalla lotta. Al finlandese la soddisfazione del punto extra per il giro veloce fatto alla fine, dopo aver effettuato una sosta.
Partito dalla pole, Verstappen ha subito preso il controllo della gara, poi perso al primo pitstop quando a Hamilton è riuscito l’undercut. Ma l’olandese non ha mai perso terreno, fino al tentativo riuscito nel giro 53: quello che ha lasciato tutti stupiti è stata la velocità, l’immediatezza, con cui il team gli ha detto di restituire la posizione. Per il pilota della Red Bull poi non ci sono più state possibilità e Hamilton ha tagliato il traguardo davanti a tutti con un vantaggio di meno di un secondo, battendo in questa gara anche il record di giri al comando nella storia della F1, che ovviamente apparteneva a di Michael Schumacher. Quarto posto per la McLaren di Lando Norris, che ha eguagliato il risultato fatto proprio in Bahrain nel 2020.
Dopo un problema nel giro di formazione che l’ha costretto a partire dalla pitlane, Sergio Perez ha recuperato fino al quinto posto al debutto con la Red Bull, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc e alla seconda McLaren di Daniel Ricciardo. Ottava la Ferrari di Carlos Sainz, davanti all’uomo del giorno, il rookie Yuki Tsunoda, nono sulla AlphaTauri, con l’ultimo punto conquistato dalla Aston Martin di Lance Stroll. Peccato per il ritiro di Alonso quando era in zona punti con la Alpine e disastro Mazepin, a muro al primo giro (che ha regalato il debutto in pista alla Safety Car Aston Martin), mentre Mick Schumacher ha chiuso 16° e ultimo dei classificati, alle spalle di Sebastian Vettel. Hamilton-Verstappen: preparatevi, perché dovremo abituarci a questo duello nel corso della stagione. E Red Bull e Mercedes dovranno lavorare sodo per avere la meglio sui rivali. Senza dimenticare McLaren e Ferrari…
Barbara Premoli