Era normale che quella che a tutti gli effetti ormai è una pandemia – anche se non ancora dichiarata dall’OMS – toccasse anche l’Australia. E il coronavirus puntuale ha fatto la sua comparsa a Melbourne. Con gli ultimi preparativi in atto e tutti i team e i piloti già arrivati, improvvisamente ieri si è saputo che un uomo che di recente è stato all’Albert Park Hotel è positivo al virus. L’albergo è stato subito chiuso.
Il premier dello Stato di Victoria Daniel Andrews ha ammesso che il prossimo step potrebbe essere la cancellazione degli eventi sportivi. “E’ semplicemente inaccettabile permettere che un numero tale di gente stia a stretto contatto. E’ il modo perfetto per la diffusione del virus. Ma non cancelliamo il GP o il calcio la prossima settimana. Adesso non è il momento per queste cose” [eh già, davvero intelligente, cancellatelo dopo, quando l’epidemia sarà diffusa!, ndr]. Il promoter della gara Andrew Westacott non ne è però più così certo: “Con quello che sta succedendo nel mondo, non possiamo escludere niente“, ha detto a La Gazzetta dello Sport. “Ma al momento sembra altamente improbabile un weekend a porte chiuse. Non è una decisione che prenderei“.
Miley Cyrus ha annullato giustamente un concerto all’Albert Park in programma venerdì: “Abbiamo ricevuto comunicazione dallo staff di Miley Cyrus che ha scelto di non venire in aereo in Australia“, ha detto il promoter. L’ansia a Melbourne è tangibile. Gli organizzatori hanno fatto mettere molti punti in cui lavare le mani per il pubblico e Sky Italia e la svizzera SRF hanno deciso di non i giornalisti in Australia. “Il team ha dato a tutti un pacchetto per la sopravvivenza con maschera e disinfettante“, ha detto un meccanico Alfa Romeo al giornale Blick.
La prossima settimana la F1 dovrà andare in Bahrain, dove il Governo ha deciso di far disputare la gara ma a porte chiuse, ma molti che ora sono a Melbourne temono di avere problemi per raggiungere Sakhir. Al momento i voli dall’Australia non fanno scalo a Dubai o Singapore. Mervi Kallio, una giornalista finlandese ha detto cercando di scherzarci su: “Se le strade non sono aperte, non posso andare da nessuna parte. Forse mi toccherà nuotare“.
Ma prima di pensare a Bahrain e Vietnam adesso c’è l’emergenza Melbourne da affrontare: tre membri di due team (Haas e McLaren) sono stati messi in quarantena in attesa dell’esito del tampone. Questo il comunicato McLaren: “Possiamo confermare che un membro del team si è autoisolato in hotel come precauzione, in linea con la nostra policy, dopo aver mostrato sintomi simili a quelli del coronavirus. Siamo in attesa dei risltati degli esami e al momento non sappiamo quanto tempo ci vorrà. Il team prosegue il lavoro come da programma normale“.
Non si sa quanto ci vorrà prima che arrivino gli esiti, ma entrambi i team hanno confermato che i loro uomini sono tornati in hotel e si sono autoisolati finché non si si saprà se hanno o meno il virus. Se malauguratamente risultassero positivi, la domanda è quali implicazioni ci saranno per la F1 e il GP.
Certo, sarebbe da criminali andare avanti, col pubblico e con la gara stessa come se niente fosse. E proprio oggi l’Australia ha chiuso i voli dall’Italia, assurdo, visto che l’ha fatto dopo che tutti erano arrivati per la gara. L’arroganza di promoter, ministri, governo che hanno pensato di essere intoccabili, incuranti della salute altrui. Meglio un’epidemia che perdere i soldi derivanti dal GP. Il resto non conta. Colpe ne hanno anche F1 e FIA, secondo noi, perché le prime quattro gare andavano sospese, punto, senza se e senza ma, in attesa di vedere l’evolversi della situazione e dell’epidemia. Ma niente… sul sito FIA sempre il solito comunicato “monitoriamo da vicino la situazione“, ma l’unica decisione da prendere non è stata presa. E ormai è troppo tardi.
I team ci sono andati – per quanto riguarda l’Italia pure incuranti della zona rossa – quindi adesso lamentarsi equivarrebbe a darsi dei cretini da soli. Ma i meccanici, il personale delle squadre, loro sì potrebbero incrociare le braccia e pretendere di essere tutelati. Noi siamo con loro e con i tre uomini di Haas e McLaren che attendono l’esito degli esami. Ci sono occasioni in cui lo spettacolo non deve andare avanti, è uno schifo che vada avanti. Si divertiranno solo i cretini e gli irresponsabili a guardare questo inizio di Campionato. Ma ci rendiamo conto che oggi l’Indonesia ha annullato la gara della Formula E a Jakarta che era in programma a giugno??? E la MotoGP ha fatto saltare Austin? E questo beoti fanno correre e corrono come niente fosse. Non se ne salva uno, nessuno che abbia avuto le palle di dire “Siete matti, io sto a casa“. Per il Dio denaro si fa tutto. Peccato che il coronavirus se ne fotta dei vostri milioni.
Barbara Premoli