Ormai star dietro alle penalità sta diventando un lavoro. Così, dopo la retrocessione di 3 posizioni di Hamilton dopo le qualifiche in Austria, scopriamo che 2+3 non fa 5, bensì 4, quindi perderà solo 2 posti. Nella griglia provvisioria pubblicata dalla FIA, Hamilton ha riavuto una posizione perché anche il pilota della Haas Kevin Magnussen, originariamente 5°, ha ricevuto una penalità per sostituzione del cambio, quindi scende 10°. Lando Norris, Kimi Raikkonen, Antonio Giovinazzi, Pierre Gasly e Sebastian Vettel guadagnano di conseguenza una posizione sulla griglia. La certezza è la prima fila con Charles Leclerc in pole con la Ferrari affiancato dalla Red Bull di Max Verstappen, promosso al secondo posto dopo la penalità di Hamilton. La seconda fila sarà quindi Mercedes tutta con Bottas e Hamilton.
Ma la sapete una cosa? Non se ne può più di vedere qualifiche o gara e poi alla fine veder stravolto tutto dalle penalità FIA. Poi ci si chiede perché gli ascolti TV calino e la gente si stia stancando – o si sia già stancata – di questa F1 che ormai è burocrazia allo stato puro e solo secondariamente uno sport. Prima bastavano una TV e i tempi, adesso bisogna guardare qualifiche e gare con la calcolatrice. In poco tempo siamo passati dai cavalieri ai ragionieri del rischio… Pensate soltanto a questo: 6 dei 20 piloti hanno avuto penalità, e solo due posizioni sulla griglia sono rimaste invariate dalla fine delle qualifiche di ieri in Austria. Ci verrebbe da dire “per ora”, perché di questi tempi non si sa mai…
Barbara Premoli
So @LandoNorris will actually start fifth not fourth because of the way penalties are applied. A gap is left in the grid as each penalty is applied then the grid is closed up after all penalties have been applied and as such @LewisHamilton starts 4th and not 5th. pic.twitter.com/2KBsFQQjMO
— Rachel Brookes (@RachelBrookesTV) 29 giugno 2019