Non sono d’accordo che una gara così tirata come il GP del Canada, con tre piloti racchiusi in una forbice di appena 6” dopo 70 giri, venga rovinata a tavolino. Queste decisioni uccidono il motorsport. Abbiamo assistito a una corsa combattuta tra due grandissimi piloti. Vettel ha certamente commesso un errore arrivando lungo alla chicane, che in una gara così concitata ci può stare così come le bagarre tra i piloti che fanno parte della storia di questo sport.
A preoccuparmi non sono i punti persi dal tedesco in ottica mondiale, ma queste decisioni che compromettono la credibilità della Formula 1. Era da tempo che non assistevamo a distacchi così importanti. Alle spalle dei primi tre in classifica, Bottas con la Mercedes ha pagato un gap di 51”, che sale a 57” per Verstappen, quinto al traguardo e davanti a Ricciardo, il primo dei doppiati, e alla seconda Renault di Hulkenberg. Un punto per Kvyat con la Toro Rosso che completa la top 10 con Gasly (8°) e Stroll (9°).
Infine, non trovo corrette le dichiarazioni rivolte da Kevin Magnussen al suo team, dicendo di non aver mai guidato una macchina così brutta. Peccato che sia stato lui a distruggerla contro il muro e che i suoi meccanici abbiano fatto un miracolo per ricostruirla, dandogli la possibilità di correre il GP. Vi dò appuntamento nei prossimi giorni per approfondire gli episodi di questo settimo round del Campionato.
Gian Carlo Minardi