No tranquilli. Non ci stiamo dando alla politica. Però, guardando fuori dal mondo del motorsport, questa è una settimana sicuramente importante a livello mondiale perché negli Stati Uniti si tengono le elezioni di mid-term e, volenti o nolenti, dal risultato finale ne saremo coinvolti anche noi. Cosa c’entra quindi la gloriosa 24 Ore di Le Mans con la Casa Bianca come riportato nel titolo? C’entra, c’entra. Più di quanto possiate immaginare.
Sì perché, a due anni esatti dal fine mandato di Trump e dalle elezioni presidenziali, si vocifera che uno dei possibili candidati a sfidare il tycoon newyorkese possa essere Michael Avenatti. Avenatti, non è “solo” l’avvocato di Stormy Daniels nel caso tra la escort e il presidente Trump che tanto ha fatto parlare tutto il globo terr’acqueo, ma il caso vuole che, visto il suo patrimonio personale, sia un racer puro con la passione per le gare GT. Nel 2015 ha infatti corso la 24 Ore di Le Mans con la Ferrari #66 del team JMW Motorsport ottenendo un’onestissima settima piazza di categoria. Ma non solo. Avenatti si è levato lo sfizio di correre la 24 Ore di Daytona, la 12 Ore di Sebring, la Petit Le Mans e tante altre gare tra American Le Mans Series, FIA WEC, Porsche Supercup e United Sportcar Championship.
Quando l’attore Patrick Dempsey decise di fondare un team tutto suo, tra i finanziatori iniziali c’era proprio Avenatti. I due avevano rilevato delle cafetterie Tully’s a Seattle. Purtroppo l’affare non andò a buon fine creando dissapori tra i due e, alla viglia della 24 Ore di Le Mans 2013, l’avvocato statunitense venne sostituito da Patrick Long. Insomma un vero appassionato di motori che potremmo ritrovare alla Casa Bianca. La candidatura non è ancora ufficiale, Avenatti ci sta pensando, ma negli Stati Uniti c’è già chi lo vede come possibile uomo forte della parte democratica. Una sfida nella sfida insomma anche a base di motori, con Trump che ha molto seguito tra i tifosi NASCAR e Indycar. Ora, pare, ci si metterà di mezzo anche la corsa di durata più importante al mondo. Quante storie ci regala il motorsport…
Riccardo Turcato