Gara a dir poco difficile per la Ferrari nel GP di Spagna che si è corso oggi sulla pista di Montmelò. Fernando Alonso e Kimi Raikkonen hanno attuato strategie-gomme diverse ma non sono riusciti a ottenere i risultati sperati. Lo spagnolo nelle fasi finali della gara è riuscito a superare il finlandese ma la lotta tra loro ha visto in palio solo il 6° posto. La Scuderia lascia quindi la Spagna con la consapevolezza di dover lavorare ancora molto per ottenere quanto meno l’obiettivo a breve termine che il management si è prefissato, e cioè di essere il primo team inseguitore della Mercedes. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti a fine gara.
Fernando Alonso: “Sicuramente qui nella mia gara di casa avrei voluto fare meglio ma sapevo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile, avevamo un passo troppo lento rispetto ai leader e in più non essere riuscito a recuperare in partenza non ha aiutato. Il distacco che ci separa non è una novità e il risultato di oggi conferma il fatto che i nostri avversari sono forti sia a livello di prestazioni che di affidabilità, ma fino a quando la matematica lo consentirà noi vogliamo crederci e fare il possibile per recuperare. La strategia su tre soste è stata decisa nel tentativo di coprire Vettel, ma purtroppo al pit-stop ho perso la posizione e sono riuscito a recuperare solo su Kimi, che quando aveva le mie stesse gomme era impossibile superare. Ora nelle due settimane che ci separano dal Gran Premio di Monaco continueremo a lavorare giorno e notte: certamente non ci si deve aspettare una macchina nuova perché non si può pensare a una rivoluzione in così poco tempo, ma ce la metteremo tutta per migliorare in tutte le aree”.
Kimi Raikkonen: “Per me oggi è stata una gara complicata, il problema principale è stata la mancanza di grip ed in generale era molto difficile riuscire ad avere un buon bilanciamento della vettura. La scelta di effettuare due soste non si è rivelata quella giusta perché il degrado degli pneumatici mi ha impedito di continuare a spingere fino alla fine. Nel complesso qui siamo andati meglio rispetto all’ultima gara, forse perché le caratteristiche di questa pista la rendono molto diversa da quelle su cui abbiamo corso finora, ma non possiamo essere contenti per la sesta e la settima posizione, perché siamo lontani da dove vorremmo. Ci vorrà tempo ma faremo di tutto, perché sappiamo dove continuare a insistere se vogliamo migliorare”.
Pat Fry: “Questo fine settimana difficile sia per la squadra che per i piloti si è concluso con una gara poco spettacolare, in cui purtroppo ci è mancato il passo per recuperare posizioni rispetto allo schieramento in griglia. Considerata la difficoltà di effettuare sorpassi su questo circuito, la partenza poteva fare la differenza, ma più o meno le posizioni sono rimaste invariate per l’intero schieramento. Se da un lato il fronte dei consumi non ha destato particolari problemi, il degrado degli pneumatici ha invece condizionato la gara dall’inizio alla fine. Dietro le due Mercedes i tempi sul giro tra le varie squadre erano molto simili e di conseguenza la probabilità di effettuare o subire gli undercut, unitamente alla gestione del traffico, hanno prevalso sulle scelte strategiche. Certamente il distacco rispetto ai leader non rappresenta una sorpresa e non ci scoraggia di fronte al lavoro che ci attende per migliorare la nostra vettura. Ora cercheremo di sfruttare i due giorni di test in programma questa settimana qui a Montmelò per proseguire con lo sviluppo della F14 T, nel tentativo di offrire ai nostri piloti un pacchetto più competitivo”.
Il GP è stato anche l’occasione per la Scuderia per ricordare la prima vittoria di Michael Schumacher al volante di una Rossa, conquistata nel 1996 sul circuito di Montmelò sotto un diluvio torrenziale.
Barbara Premoli