Cosa possiamo dire ancora… Abbiamo assistito nuovamente a una supremazia disarmante, difficile anche da commentare. Ancora una volta Vettel è stato in grado di fare quello che gli pareva. Con i due Titoli assegnati (Piloti e Costruttori) ci aspetta un finale di stagione thriller per la Ferrari che dovrà lottare con il coltello tra i denti fino alla fine per conquistare almeno il secondo posto. Le prestazioni di Rosberg e Hamilton non possono far dormire sonni sereni agli uomini in rosso. Il titolo di vice-campione resta certamente alla loro portata in quanto mancano ancora tre gare (Abu Dhabi, Austin e San Paolo) e molti punti in palio.
Nel caso di Webber e Alonso la sfortuna ci vede proprio bene. Ancora una volta l’australiano è stato costretto a un ritiro in una domenica in cui avrebbe potuto lottare per posizioni importanti, mentre lo spagnolo è stato coinvolto in un contatto nelle prime curve, sprofondando nelle retrovie. Analizzando la progressione dei tempi si capisce che è stata persa un’occasione importante per mettere in cassaforte punti preziosi in ottica mondiale.
Escludendo l’extraterrestre Seb, bisogna sottolineare la prestazione della Lotus di Grosjean, bravissimo a sfruttare le gomme, e di Raikkonen che ha fatto l’impossibile per stravolgere l’ordine di arrivo segnando il miglior giro in gara proprio sul finale dopo il pitstop. Buon 5° posto per la McLaren con Perez che si piazza davanti alla Mercedes di Hamilton. Buon weekend per Felipe Massa che ha sfruttato al massimo il potenziale della sua F138 tenendo dietro Lewis, ma non Nico. Un Massa così pimpante e aggressivo, nonostante il fine rapporto con Maranello, è di buon auspicio per recuperare il divario di 4 punti che li separa dalla Mercedes. Un solo punto recuperato dalla Toro Rosso (con il 10° posto di Ricciardo) che non sfrutta il weekend poco favorevole della Sauber.
Abbiamo avuto quindi la conferma che la maggior parte dei team si equivale, assistendo a un buon Campionato “di Serie B”. Tutto questo è molto preoccupante pensando a quanto poco tempo ci sia tra il 24 novembre e l’inizio del nuovo Mondiale per provare a stravolgere un gap così potente. Voci da bar danno un Newey molto attivo, pronto a stravolgere la filosofia di costruzione delle monoposto. Nonostante un cambiamento tecnico così drastico, i “bibitari” resteranno gli uomini da battere. Abbiamo sempre assistito a cicli vincenti da parte di team, ma quello targato RBR certamente è il più importante.
Tra cinque giorni si tornerà in pista con un Vettel determinato a non regalare niente ai suoi avversari. E si riaccenderà la sfida per il secondo posto, il primo tra gli sconfitti.