Il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha ottenuto il miglior tempo oggi, durante la seconda sessione di prove libere del GP di Corea, con pneumatici Pirelli P Zero Red supersoft, i più morbidi della gamma Pirelli scelti assieme ai P Zero White medium per il circuito di Yeongam. Hamilton ha ottenuto i tempi migliori in entrambe le sessioni, anche in quella mattutina con i P Zero White medium, lavorando per il set up della gara. Il tempo più veloce del pilota inglese è stato, comunque, quello del pomeriggio, 1m38.673s; seguito da Sebastian Vettel, Red Bull, anche lui con mescola supersoft. Entrambe le sessioni si sono svolte in un clima caldo e secco, con temperature ambientali di 23°C. Tuttavia sono previste alcune variazioni meteo che potrebbero portare ad avere, domenica, una gara bagnata.
Il commento di Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Le squadre hanno a disposizione molti dati sulle mescole medium e supersoft già da Singapore, dove abbiamo portato la stessa combinazione, ma questo circuito ha caratteristiche completamente diverse. In particolare i carichi di energia laterale sono molto più alti e, ai fini delle strategie, questo rende essenziale il processo di “lettura” accurato sia dei livelli di degrado sia di usura, con differenti carichi di carburante. La pista, come ci aspettavamo, era molto ‘verde’ all’inizio delle prove libere di questa mattina; man mano che si è gommata i tempi si sono migliorati. Nonostante la superficie scivolosa, le squadre non hanno avuto molti problemi di graining e non ci sono stati grandi sorprese in linea generale, il che, come anticipato, ha permesso a tutti di andare avanti con i loro programmi. Abbiamo rilevato una differenza sul giro di circa un secondo fra le due mescole, anche se domani ci aspettiamo che il divario diminuisca un po’. Ci sono dunque diverse possibilità per quanto riguarda le strategie, ma il grande punto interrogativo resta il meteo e il possibile ingresso della safety car. In queste circostanze variabili, è sempre meglio avere più informazioni possibile e questo è il motivo per cui il lavoro svolto nelle prove libere è così importante”.
Barbara Premoli