Nel corso della conferenza stampa FIA di ieri a Silverstone il collega Mike Doodson ha posto una domanda a Jenson Button e Kimi Raikkonen sull’ultimo round della Formula E, andato in scena proprio a Londra lo scorso weekend. E i due hanno risposto come – sinceramente – non ci saremmo aspettati. Non tanto per il contenuto, quanto per la schiettezza con cui hanno espresso il loro parere sul Campionato elettrico…
Una domanda per Jenson e Kimi. Lo scorso weekend c’è stata la Formula E a Londra, con alcuni ex-F1 tra i piloti. Avete visto la gara e prendereste in considerazione un passaggio alle corse elettriche dopo la Formula 1?
JB: Per rispondere alla seconda domanda: no. Se ho guardato la gara? No. Ne ho vista una quest’anno e non per le macchine in sé ma per i piloti. Ce ne sono molti contro cui ho corso in passato, penso ci siano 13 ex-F1 ed è questo che rende la categoria emozionante, hanno dei veri talenti e hanno fatto bene a mettere piloti di talento nelle macchine. Penso ci sia spazio per le gare elettriche – se vogliamo chiamarle così – e che ci sia una bella lotta tra i piloti che vi partecipano. Ma non è qualcosa che mi interessi. Il motorsport è motorsport per me. Amo l’odore, il suono e la velocità – tutto quello che è la Formula 1.
KR: L’ho vista e non sono interessato a correrci in futuro. E’… diciamo che hanno fatto un buon lavoro a correre nei posti in cui sono andati – penso sia bello per il pubblico ma per me purtroppo… ne parliamo sempre qui: non vanno veloci, non è spettacolare. Sono, secondo me, piuttosto lente. Il concetto probabilmente è bello per il futuro. Adesso le corse sono un’altra cosa e non mi emoziona affatto – ma ovviamente sono felice per loro.
Alla faccia della sincerità… qualcosa su cui Agag e Todt potranno riflettere per migliorare uno show che nel suo primo anno ha comunque incontrato i favori degli spettatori. Ma è innegabile: chiunque abbia seguito il Campionato non può che essere concorde con Jenson e Kimi, le gare sono noiose, la velocità non è tangibile e quei sibili sono… da pelle d’oca! Ottima idea, certo, ma è normale che un pilota potendo scegliere il “dopo-F1”, guardi ad altro, a Le Mans, alla IndyCar… E ci piace che Button e Raikkonen non abbiano avuto timori reverenziali nell’esprimere il loro parere.
Barbara Premoli