Lando Norris torna alla vittoria in Austria, la terza della stagione e la settima in carriera, dopo aver lottato per 70 giri con il compagno di squadra in McLarenOscar Piastri in una gara che ha visto fuori gioco nel primo giro Max Verstappen, buttato fuori da Kimi Antonelli.
Norris ha mantenuto il comando dalla pole ma è stato messo subito sotto pressione da Piastri, situazione che si è protratta per tutto il GP, con anche un paio di momenti da brivido, specie quello alla curva 4, con Piastri che ha avuto un bloccaggio rischiando di tamponare il compagno di squadra (e Andrea Stella ai microfoni di Sky ha detto che a quel punto ha detto agli ingegneri dei due piloti di non correre inutili rischi). L’australiano ha tentato anche con la strategia di prendere la leadership, andando più lungo sul primo set di gomme, ma la domenica era di Norris, con una vittoria importante per i punti ma anche per il morale, dopo l’errore di Montreal.
Buona gara per la Ferrari (assente dal muretto il team principal Fred Vasseur, rientrato a casa per motivi personali, sostituito dal suo vice Jerome D’Ambrosio), che ha avuto un pomeriggio tranquillo ma fruttuoso, con Charles Leclerc a podio e Lewis Hamilton quarto. Quinta l’unica Mercedes al traguardo, quella di George Russell, con Liam Lawson sesto, davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso e alla Sauber di Bortoleto, che ha conquistato i suoi primi punti iridati – e la soddisfazione di un bel duello con il suo manager Alonso. Bel recupero da fondo griglia e terzo arrivo a punti consecutivo per Nico Hulkenberg, nono, con il doppio arrivo in top 10 per la Sauber di Mattia Binotto, con la Haas di Esteban Ocon decimo, seguito dal compagno di squadra Ollie Bearman, da Isack Hadjar e Pierre Gasly, 13°, con problemi notevoli di bilanciamento sulla sua Alpine.
A chiudere la classifica Lance Stroll, Franco Colapinto e Yuki Tsunoda, in una domenica da dimenticare per la Red Bull, dopo l’uscita di scena al primo giro di Verstappen a causa dell’errore in frenata di Antonelli alla curva 3. Ormai è scontato dire che il team corre con una macchina sola (oggi fuori gioco) e che Tsunoda è stato una scelta sbagliata… E giornata nera anche per la Williams, con il doppio ritiro di Carlos Sainz e Alex Albon. Il campione olandese nel dopo gara ha detto di essere fuori dalla lotta per il Titolo. Ma siamo all’undicesimo GP, ne mancano 13, quindi la corsa è apertissima anche se le classifiche al momento sono papaya. Ultima considerazione, personale: bello rivedere sul podio Bernie Ecclestone, che ha consegnato la medaglia FIA a Norris: 94 anni e la storia della F1.
Barbara Premoli

























