Tra conferme e colpi di scena, dettati anche dalle particolari condizioni meteo, la F1 ci ha regalato in Australia un primo fine settimana entusiasmante. Abbiamo ritrovato alcuni risultati già emersi durante i test in Bahrain, in particolare legati alla McLaren e alla Williams, ma anche alla Ferrari, seppur in negativo.
Siamo davanti a una McLaren stratosferica che ha dimostrato una solidità incredibile, nonostante qualche errore da parte dei due piloti. Alle loro spalle abbiamo trovato un incredibile Max Verstappen il cui talento ha nascosto, molto probabilmente, le difficoltà della Red Bull Racing, rendendosi protagonista di una gara strepitosa tenendo impegnato, dal primo all’ultimo giro, Lando Norris (ma anche Oscar Piastri finché è rimasto davanti prima dell’errore e l’uscita nell’erba, mettendo fine a quella che sembrava una doppietta ormai in cassaforte), provando a insidiarlo fino all’ultimo metro.
Terzo e quarto posto per la Mercedes con George Russell e Kimi Antonelli. Mi ha fatto molto piacere che i commissari FIA abbiano fatto marcia indietro sulla penalità di 5″ inflitta ad Andrea, restituendogli la quarta posizione. Avevo trovato la decisione molto discutibile. E’ stato protagonista di un’ottima rimonta chiudendo il suo primo GP davanti alla Williams di Alex Albon. Sicuramente partiva da una posizione che non rispecchiava il suo reale potenziale, favorendolo nei sorpassi, commettendo però solo una sbavatura dove molti hanno fatto errori importati, pagati pesantemente col ritiro. La pioggia e l’asfalto scivoloso ha esaltato tutto il suo talento naturale.
La vera sorpresa di questo inizio di stagione, probabilmente, è la Williams che ha confermato gli ottimi segnali visti a Sakhir. Decisamente sottotono, in tutto il fine settimana, Carlos Sainz, protagonista di un errore importante in gara che un pilota esperto come lui non deve permettersi. [Ma, come ha dichiarato il team a fine gara, anche lui ha avuto un ruolo determinante nel risultato finale del compagno di squadra, facendolo rientrare ai box per il pitstop al momento giusto, ndr]. Anche Fernando Alonso ha commesso un errore finendo a muro, ma questa volta ci ha pensato Lance Stroll a salvare la domenica dell’Aston Martin portandola fino al sesto posto, davanti a un ottimo Nico Hulkenberg con la Sauber.
Arriviamo quindi alla Ferrari. Quando il fine settimana è entrato nel vivo, vedi prove libere 3 e Q3, si sono persi. Hanno sbagliato tutto, strategia compresa. Le perplessità emerse durante i test hanno trovato riscontro in Australia. Rispetto a un anno fa, infatti, è il team che ha migliorato di meno, e in gara si è visto. La stagione è lunga perché ci sono ancora 23 GP, ma in Cina e Giappone devono arrivare delle risposte positive importanti. Auspichiamo sia un lavoro recuperabile. Non dimentichiamoci che quest’anno, con i regolamenti 2026 alle porte, l’impegno è doppio. Tra una settimana si torna già in pista con destinazione Shanghai, teatro anche della prima delle sei gare Sprint della stagione.
Gian Carlo Minardi