La stagione 2024 è iniziata come era finita quella 2023, vale a dire con Verstappen davanti a tutti. Il tre volte campione del mondo è stato il più veloce nella prima delle tre giornate di prove sul circuito di Sakhir, dove la prossima settimana si svolgerà il primo Gran Premio dell’anno. Verstappen ha ottenuto un miglior tempo di 1:31.344, quasi un secondo e mezzo inferiore al suo tempo più veloce stabilito nella prima giornata di test dello scorso anno (1:32.837): è vero che i tempi delle prove vanno presi con le molle ma il segnale è indubbiamente forte. Come nel 2023 Verstappen è rimasto al volante della sua Red Bull per tutto il giorno ed è stato anche il singolo pilota ad aver percorso più giri (143). Lo stesso lavoro ha svolto George Russell con la Mercedes (122 giri all’attivo) mentre tutte le altre squadre hanno alternato i due piloti ufficiali nelle due sessioni, antimeridiana e pomeridiana.
Nella classifica assoluta dei tempi alle spalle di Verstappen si sono piazzati Lando Norris (McLaren) con un miglior giro di 1:32.484, il ferrarista Carlos Sainz (1:32.584) e il pilota della Racing Bulls Daniel Ricciardo (1: 32.599). Nove squadre su dieci hanno completato più di 100 giri: soltanto la Williams (61) ha mancato le tre cifre. La squadra che ha accumulato più informazioni è stata la Haas, che ha superato di un soffio la barriera degli 800 chilometri (800,976). In totale, i giri percorsi sono stati 1236, pari a 6.689,232 chilometri. Con più di 4.400 chilometri percorsi, la mescola regina della giornata è stata la C3, che la settimana prossima sarà la più morbida delle tre a disposizione nel GP del Bahrain: una scelta logica perché, verosimilmente, questa mescola sarà presente in tutte le terne selezionate.
Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli: “Una giornata molto interessante e utile quella di oggi a Sakhir. Abbiamo raccolto tanti dati che saranno utili per capire come i progressi fatti da tutte le squadre con le nuove vetture in termini di carico aerodinamico possono avere un impatto sul comportamento dei pneumatici. Abbiamo visto inoltre diversi tipi di approccio fra i vari team, soprattutto per quanto riguarda i long run: ad esempio, c’è chi, come Ferrari e Williams, si è concentrato su una singola mescola cercando di modificare l’assetto della vettura per usarla al meglio e chi invece, come Mercedes e Red Bull, ha lavorato su mescole diverse”.