Giro di boa della stagione per la MotoGP con il TT Assen, l’unica delle gare della edizione inaugurale del Mondiale (1949) ancora in calendario. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100% dei piloti della MotoGP, il TT Circuit Assen rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso delle gare europee, superiore soltanto a Phillip Island. Ad Assen la velocità massima non supera i 310 km/h ma le numerose curve veloci garantiscono un ottimo raffreddamento degli impianti frenanti. E proprio l’esistenza di così tante curve rappresenta il miglior banco di prova dei cerchi Marchesini.
Anche per la stagione 2022 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano due terzi delle moto presenti in pista in MotoGP, 8 team su 12: per entrambe le ruote sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze. Dal marzo 2000 Marchesini è un’azienda del gruppo Brembo con cui condivide la stessa sede produttiva. Tutti questi esemplari discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico e garantiscono massima rigidezza e minima inerzia. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini favorisce l’accelerazione e la maneggevolezza nei cambi di direzione, così come in entrata curva a freno tirato, in percorrenza curva con rollio fino a 60° e in uscita di curva, sempre con la moto inclinata. Il mix di rigidezze con cui vengono progettati garantisce un’impronta a terra del pneumatico ottimale anche per gli angoli di piega più impegnativi.
Marchesini non si limita a regalare emozioni forti ai piloti professionisti, ma realizza anche soluzioni che assicurano alte prestazioni agli utilizzatori delle moto stradali. Contraddistinti da uno stile inconfondibile, i suoi cerchi sono realizzati impiegando metodi di progettazione, analisi strutturale e sperimentazione all’avanguardia. I cerchi M7R Genesi dispongono di 7 razze costituite da una lega di magnesio impiegata per applicazioni aerospaziali lavorata attraverso una forgiatura multi-direzionale e l’uso di stampi ottimizzati sulla geometria finale della ruota: la riduzione di peso rispetto ai cerchi di serie va dal 26 al 41 per cento a seconda del modello di moto. Approfondisci la tua conoscenza dei cerchi Marchesini.
Pur avendo 18 curve, il TT Circuit Assen è molto guidato, con parecchi curvoni veloci e 10 frenate al giro, anche se in 7 di queste la decelerazione è inferiore ai 100 km/h. Ogni giro i piloti utilizzano i freni per poco meno di 32 secondi, un valore identico all’Algarve International Circuit che peraltro ha una lunghezza simile. Su questa pista la Superbike ha gareggiato due mesi fa: anche per le derivate di serie le frenate erano 10 al giro ma il tempo di utilizzo dei freni si fermava a 25 secondi e mezzo, complici le minori velocità massime raggiunte. Simili sono invece le forze g sperimentate dai piloti, sia nelle singole curve che sull’intera gara. Per la MotoGP dalla partenza al traguardo ciascun pilota esercita un carico sulla leva di 8,8 quintali.
Delle 10 frenate del TT Circuit Assen solo una è considerata mediamente impegnativa per i freni mentre tutte le altre si possono considerare frenate a bassa energia. La frenata in discesa della curva Haarbocht (curva 1) è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 291 km/h e i piloti frenano per 4,3 secondi in cui percorrono 213 metri. Per raggiungere i 113 km/h necessari per impostare la curva i piloti esercitano un carico di 5,3 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 g.
E nei videogiochi?
Per affrontare nel modo corretto la prima curva del TT Circuit Assen nel videogioco MotoGP è importante non sbagliare l’ingresso e l’uscita dalla chicane precedente. Si frena in quinta marcia quando sul lato sinistra si supera un quadrato d’asfalto, in corrispondenza del cartellone pubblicitario. Si scala fino in seconda e quando la velocità è sui 140 km/h ci si sposta all’interno della curva. È possibile anche passare sul cordolo senza perdere il controllo, ma aspettando ad aprire il gas.