In occasione della Festa della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella ha conferito l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro a Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault. Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. Per essere insigniti della prestigiosa onorificenza, è necessario aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso lo sviluppo d’impresa, alla crescita economica e sociale e all’innovazione. Un’attenzione particolare è attribuita ai valori che sono alla base dell’onorificenza: l’esemplare condotta morale e civile, nel rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale, ambientale e di buona governance.
Luca de Meo, entra in Renault a luglio 2020 in un momento di crisi. Nel 2021, lancia il piano strategico Renaulution e, sotto la sua guida, il Gruppo Renault torna in attivo, con incrementi dei ricavi del 6,3% rispetto al 2020 e del 16,8% rispetto al 2019. Luca de Meo è il primo cittadino non francese a cui, nei 122 anni di storia Renault, è affidato l’incarico di guidare il Gruppo, e l’unico italiano residente all’estero a ricevere l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
Luca de Meo, CEO Gruppo Renault: «È un immenso onore per me ricevere un’onorificenza così prestigiosa. Da italiano nel mondo, questo riconoscimento ha un significato davvero speciale. Mai avrei pensato di arrivare a tanto quando, a 7 anni, scendendo dalla Fulvia HF di Arnaldo Cavallari in Costa d’Avorio, decisi di dedicare la mia vita all’automobile. Ho messo la mia carriera al servizio di questa industria e dell’automobile che ho amato, ed amo ancor di più oggi, ora che tutto sta cambiando. Vedo in questa onorificenza un riconoscimento a tutti gli uomini e le donne che mi hanno accompagnato, fin dall’inizio, qualcuno sin dai banchi universitari e vedo anche un riconoscimento allo sforzo fatto per aggiungere un granello di sabbia in più all’eccellenza imprenditoriale italiana e alla sua promozione.»