Per il Bahrain, GP di apertura della stagione 2022, Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure della nuova gamma di pneumatici da 18 pollici: la mescola C1 è la P Zero White hard, la C2 è la P Zero Yellow medium e la C3 è la P Zero Red soft. Questa nomination è uno step più dura rispetto alla selezione fatta per la gara dell’anno scorso perché i nuovi pneumatici da 18 pollici sono completamente diversi rispetto ai loro predecessori da 13, anche in termini di mescole. Questa scelta è stata fatta tenendo in considerazione il layout, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature tipici di Sakhir.
Il Bahrain rimane tra le piste più abrasive in calendario (con un punteggio di 5/5 alla voce abrasività nella classificazione Pirelli) per via di un asfalto che contiene un’elevata percentuale di granito che porta a livelli elevati di usura e degrado. Sebbene l’abrasione dell’asfalto sia elevata, la sabbia che il vento porta dal deserto circostante e deposita sulla pista può causare molti scivolamenti che influiscono sull’aderenza, ed è per questo motivo che a questo circuito, nella classificazione Pirelli, viene attribuito un punteggio di 3/5 relativamente al grip offerto. Sakhir è una pista stop-and-go, con un valore di 4/5 nella classifica Pirelli alla voce trazione e 4/5 a quella frenata. In termini di carichi laterali il punteggio è invece 3/5, e i pneumatici posteriori sono quelli chiamati ad un maggior lavoro. Normalmente c’è un alto grado di evoluzione della pista durante il fine settimana e quest’anno probabilmente sarà ancora più alto poiché sia la Formula 2 che la Formula 3 saranno presenti come gare di supporto. La gara del Bahrain prende il via subito dopo il tramonto alle ore 18:00, con temperature della pista abbastanza diverse rispetto a FP1 e FP3 e più simili a quelle di FP2 e delle qualifiche. Le temperature dell’asfalto possono comunque scendere anche nel corso dei 57 giri di gara.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Per questo primo Gran Premio abbiamo optato per le mescole più dure della gamma considerati il layout pista, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature ma anche perché le mescole sono completamente diverse rispetto agli anni precedenti. I team hanno già avuto la possibilità di familiarizzare con la gamma pneumatici da 18 pollici 2022 avendo effettuato un totale di sei giorni di test con tutte le mescole, anche se non sempre in condizioni rappresentative. Sappiamo dal passato che le temperature della pista possono svolgere un ruolo importante in Bahrain, influendo sul degrado dei pneumatici, e questo lo abbiamo notato anche nei recenti test. Durante la gara le temperature dovrebbero essere più miti rispetto a quelle di FP1 e FP3, quindi i team dovranno concentrarsi sui dati che riusciranno a raccogliere in FP2 e nelle qualifiche. È ancora difficile prevedere la strategia di gara: in passato il Bahrain è stata una gara con più soste, ma sarà interessante vedere se qualcuno proverà qualcosa di diverso quest’anno”.