Oggi compie gli anni Alain Prost che spegne 66 candeline. Certi miti non invecchiano mai e per noi rimarranno sempre con quelle espressioni che avevano quando lottavano sui circuiti di tutto il mondo per cercare di primeggiare e battere l’avversario. Mentre guardavo qualche foto di Alain in questa giornata, mi è venuto in mente un vecchio libricino che preservo da molti anni assieme a tanti altri volumi di motori.
L’Auto Oggi di Giancarlo Baghetti era un ottimo settimanale di auto. Nel marzo del 1993, all’alba del nuovo mondiale di F1, regalò un vademecum scritto da Alain Prost dove il francese si prendeva cura di spiegare come guidare le auto di tutti i giorni. “CON ME GUIDERETE SICURI”. Alain affronta ogni aspetto, frenata, sterzata, posizione di guida. Basi e nozioni fondamentali utili a tutti. Scrive Alain: “Di cose noi ne sappiamo sull’andare in macchina [i piloti, ndr]. Ma ci è spesso difficile dirle a chi non ha la nostra stessa formazione. Non riusciamo ad aiutare chi avrebbe bisogno andando tutti i giorni su strade intasate e sempre meno sicure. Ho deciso di provarci. Sono convinto che proviate più rischi voi che noi piloti. Affrontate ogni giorno migliaia di automobili guidate da chi ha preso la patente nello stesso vostro modo: qualche lezione teorica e poca pratica fatta di sfuggita in condizioni poco studiate. L’automobile se mal guidata può diventare un’arma letale. Bisogna imparare a conoscere l’auto di tutti i giorni, anche nei suoi comportamenti anomali. Bisogna essere tranquilli perché se si conosce non perché si è incoscienti”.
Professore di nome e di fatto, quindi. E, se nel 1993 il grande rischio era cambiare la musicassetta nell’autoradio, chissà cosa scriverebbe oggi Alain dei cellulari o delle auto sempre più iperconnesse che dai loro monitor ci danno tantissime informazioni. Le auto dei nostri giorni poi con gli aiuti alla guida (per fortuna che ci sono) e i sistemi di sicurezza hanno reso più facile la vita per noi automobilisti. Ma da allora cosa è cambiato se ci pensiamo nella formazione di un automobilista? Nulla. Forse anzi ora ci sentiamo ancora più sicuri delle nostre auto moderne sottovalutando la conoscenza di cosa vuol dire guidare come diceva Alain. Sarei curioso di leggere un suo libro così oggi. Intanto tanti auguri, Professor Prost.
Riccardo Turcato