Alla luce dei risultati ottenuti nelle prove libere e, soprattutto, in qualifica, il risultato della gara è nettamente a sfavore della Ferrari che lascia Monza con un 2° e un 4° posto soltanto.
Purtroppo abbiamo assistito al festival degli errori: Sebastian Vettel è incappato nel quinto errore stagionale dopo appena 30 secondi dal semaforo verde, il muretto ha chiamato troppo presto Raikkonen al pitstop dando la possibilità ad Hamilton di coprire 8 giri in più, ma credo che qualcosa non abbia funzionato perfettamente sulla macchina del finlandese che ha pagato un blistering eccessivo sulla posteriore sinistra dovuto forse a un set di mescola non perfetto o a un setup non ottimale.
Stiamo assistendo a una lotta entusiasmante tra due grandi costruttori, molto tirata anche nelle sciabolate verbali e nelle strategie. E’ stato chiaro il messaggio lanciato a Bottas che ha rallentato Raikkonen favorendo la rimonta di Hamilton. Giochi che fanno parte della F1 e dimostrano quanto sia importante avere due piloti in gioco. Questo deve far riflettere la Ferrari per il futuro prossimo. Monza ci ha regalato un gran premio tirato e corso sul filo dei centesimi dove Hamilton non ha commesso il minimo errore. Ha rischiato portando a casa il massimo risultato. E’ stato perfetto in ogni circostanza: al via, nel sorpasso ai danni di Vettel e nell’attacco finale sul finlandese. Ha aspettato il momento per sferrare l’affondo su Raikkonen, anche supportato dalla strategia del suo team. Davanti a un pilota così sarà difficile per Vettel recuperare il gap con solo sette GP ancora all’attivo.
Il miglior pilota del GP? Sicuramente Hamilton. Non ha commesso il minimo errore, ha corso costantemente all’attacco mettendo sotto pressione l’avversario. L’aiutino da parte di Bottas ci sta. Devo fare i complimenti a tutto il pubblico perché ha risposto alla grande dimostrando quanto sia importante per gli italiani questa tappa riempiendo le gradinate. Sono stati tre giorni entusiasmanti. Ora aspettiamo di vedere cosa succederà a Singapore.
Gian Carlo Minardi