Entrambi i piloti Yamaha lontani dalla prima fila in Austria: Maverick Vinales 11°, Valentino Rossi 14°. Al termine delle qualifiche, un gesto molto significativo da parte del team con Kouji Tsuya, project leader MotoGP del team, che in conferenza stampa si è scusato con i piloti. Ma ecco le dichiarazioni di Valentino Rossi, Maverick Vinales e Massimo Meregalli ai microfoni di Sky, che trasmettono molta delusione e amarezza e non grande speranza in una rapida soluzione dei problemi:
Valentino Rossi: “Sono stato un po’ sfortunato, perché purtroppo l’unica sessione per entrare nei primi 10 è stata l’FP1, perché poi ha sempre piovuto. Dopo 3-4 giri ho rotto la moto e con l’altra non sono riuscito a centrare la top ten, peccato. Oggi in Q1 non sono riuscite a chiudere nelle prime due posizioni perché con la soft dietro facevo una gran fatica. Siamo in difficoltà. Sapevo che su questo tracciato avremmo sofferto, ma speravo di soffrire meno. Speriamo che in gara si corra sull’asciutto. Sarà difficile, ma dobbiamo provare a recuperare per raccogliere almeno un po’ di punti. Per quanto riguarda le scuse della Yamaha… sì, sono contento, però mi piacerebbe più avere una moto che va più che avere le scuse.
“Quando sono arrivato nel 2004 la situazione era peggiore, la Yamaha era in grande difficoltà. Avevano preso me sapendo di dover cambiare un po’ tutto e in un anno con lo sforzo fatto dalla Yamaha e con le mie indicazioni siamo riusciti a fare una moto, quella del 2005, che probabilmente è stata una delle migliori di sempre. Ora la situazione non è così critica come nel 2003, la cosa che dispiace è che da un anno parliamo delle stesse cose e non si riesce mai a migliorare niente, a lungo termine diventa frustrante e difficile rimanere concentrati e dare il massimo. Speriamo di riuscire a migliorare”.
“Non so quanto investano, ma ultimamente mi è sembrato che Honda e Ducati abbiamo fatto un grande step a livello di organizzazione e di personale molto più simile a un team di Formula 1, quindi con pù gente che lavora sull elettronica e sulla dinamica del veicolo. Forse è stato lì il problema, che noi siamo rimasti indietro. Il perchè non lo so, per uscire da questa situazione bisogna veramente mettersi lì e dire ‘serve questo, questo questo…’ e farlo, perché non è una cosa immediata“.
Maverick Vinales: “E’ importante che si siano resi conto del problema che abbiamo. Ora dobbiamo uscire da questa situazione. Stiamo lavorando nello stesso modo dell’anno scorso, se non meglio dell’anno scorso. I limiti della moto sono un problema grande. Non mi sono pentito di avere firmato per la Yamaha o di avere prolungato di altri due anni. Ho fiducia nella gente che lavora in questo team. Continuo a spingere e provarci come sempre“.
Massimo Meregalli, direttore sportivo piloti: “Tsuya parlando in conferenza si è assunto le proprie responsabilità di questa (inaspettata) poca competitività della Yamaha, specialmente su questa pista. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma sinceramente non ci aspettavamo così tanto. I piloti hanno avuto molti problemi da subito (per esempio Valentino nelle libere con la corona), questo ha comportato un grande ritardo nel lavoro. Cosa significa quanto emerso in conferenza? Prima i giapponesi pensavano che il problema non venisse solo dalla parte elettronica. Quando se ne sono accorti eravamo indietro. Ora, per arrivare a ottenere certi risultati, serve tempo“.
Redazione MotoriNoLimits