È il rosso il colore dominante della prima giornata del GP dell’Azerbaijan, quello delle due Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc che sono stati nettamente i più veloci in pista: l’1’41”293 ottenuto dal sette volte campione del mondo in FP2 è già un tempo inferiore a quello della pole position dello scorso anno (1’41”365), il cui autore, il monegasco, oggi pomeriggio è arrivato ad appena due millesimi da quel rilievo cronometrico. Al terzo posto del venerdì si è piazzata la Mercedes di George Russell (1’41”770), seguita a 9 millesimi dal compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli.
Rosso è anche il colore della gomma che ha percorso più giri in questo venerdì. La C6 è stata infatti la mescola più utilizzata, con 566 giri percorsi (77,11%): addirittura in FP1 la Soft è stata l’unica gomma in pista, una circostanza mai verificatasi nelle prime prove libere dal 2019 ad oggi. L’anticipazione al venerdì di così tanti set di Soft costituisce una chiara indicazione della volontà delle squadre di avere a disposizione delle Medium anche in qualifica.
Nella seconda sessione c’è stata un po’ più di varietà. Otto piloti (Piastri, Norris, Leclerc, Verstappen, Antonelli, Russell, Alonso, Stroll) hanno usato nuovamente solamente la Soft, in undici hanno assaggiato anche la C5 in combinazione con la C6. L’unica mosca bianca è stato Alex Albon che sulla sua Williams ha montato un set di Hard oltre a quello di Soft.
Simone Berra, Pirelli chief engineer: “Un venerdì piuttosto diverso dal solito che prefigura un andamento del weekend abbastanza inusuale, perlomeno sotto il profilo dell’utilizzo delle gomme. Abbiamo portato qui la terna più morbida della gamma, con il ritorno della C6 dopo le esperienze di Imola, Monaco e Montreal. La mescola ha confermato le sue caratteristiche, vale a dire la capacità di esprimere un picco di grip leggermente più alto rispetto alla C5 ma, al contempo, con una finestra di sfruttamento di questo picco più ridotta. Inoltre, come già accaduto in passato, alcuni piloti hanno evidenziato nei loro feedback ai nostri tecnici come la C5 dia probabilmente una maggior stabilità nella parte più tortuosa del circuito, il che prefigura una preferenza verso l’utilizzo di questa mescola nelle fasi decisive della qualifica. Non è un caso che oggi la C6 sia stata ampiamente la più utilizzata. Sarà quindi interessante vedere come squadre e piloti gestiranno l’approccio alle qualifiche e sfrutteranno l’ultima ora di prove libere di domani.
Per il resto, va segnalato che la pista è in condizioni nettamente migliori rispetto a quanto non accadeva negli anni passati, un segno di quanto gli organizzatori abbiano lavorato nella sua preparazione nei giorni scorsi, sottoponendo l’asfalto ad un trattamento di pulizia con getti d’acqua ad alta pressione. Così – e con le temperature più basse – si spiegano i tempi nettamente più veloci rispetto al 2024 – siamo già a livello della pole – e un livello di evoluzione delle prestazioni durante le sessioni sempre importante ma non enorme come avveniva in passato. Infine, da segnalare la totale assenza di graining su tutte e tre le mescole”.



























