Il noto base jumper austriaco Felix Baumgartner è morto volando, durante un lancio col parapendio, colto da un malore, mentre era in vacanza in Italia, a Porto Sant’Elpidio. Il 56enne è finito nella piscina di una struttura ricettiva ma era già deceduto al momento dell’impatto. Felix Baumgartner ha sfidato continuamente i propri limiti spingendo i confini fisici del volo umano. Fin dal suo volo in caduta libera – senza precedenti – attraverso il Canale della Manica nel 2003, Felix aveva messo gli occhi sul suo personale “Sacro Graal” supersonico. Con un team formato dal top mondiale di scienziati, ingegneri e medici, si è preparato per riscrivere la storia e far progredire la ricerca aeronautica con il Red Bull Stratos.
Ha iniziato con lo skydive (paracadutismo sportivo) a 16 anni, mostrando tutte le sue abilità nelle esibizioni e nelle gare a squadre dell’esercito austriaco. Nel 1988 ha iniziato a esibirsi con lo skydive per Red Bull. Il pensiero “progressista” della compagnia e lo spirito audace di Felix si sono sposati alla perfezione e, da allora, la collaborazione non è mai venuta meno. Negli Anni 90 Felix si è reso conto che era giunta l’ora di chiudere con il paracadutismo tradizionale e concentrarsi su nuove avventure. Così ha allargato le sue competenze al BASE jumping.
Ma il suo capolavoro è stato l’evento di sport estremo di questo secolo, quando ha completato con successo il salto Red Bull Stratos dall’altezza di oltre 24 miglia (più di 39 chilometri), con una velocità stimata in 833,9 miglia all’ora (1.342,8 chilometri orari) durante i 4 minuti e 22 secondi di caduta libera. Il suo salto dal “bordo dello spazio” è stato acclamato in tutto il mondo. Con quell’impresa – avvenuta il 14 ottobre 2012 – Felix ha stabilito tre record: quello dell’altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, l’altezza maggiore di un lancio da pallone aerostatico e la velocità massima raggiunta da un uomo in caduta libera. Baumgartner è stato il primo uomo a infrangere la velocità del suono (1.110 km/h) al di fuori di un veicolo. La caduta libera supersonica gli è valsa, nel 2013, il titolo di “People’s Choice Adventure” dell’anno assegnato dalla celebre rivista National Geographic.
Nonostante abbia dichiarato di essersi ritirato dal mondo delle sfide estreme, nel 2014 Felix ha sostituito l’avventura nei cieli a quella sull’asfalto. A bordo di una A8, ha infatti preso parte alla 24 Ore del Nürburgring insieme al team Audi.
foto Red Bull Stratos/Red Bull Content Pool


















