Alla fine Carlos Sainz ha fatto la sua scelta, comunicando pubblicamente che non correrà per il ruolo di presidente FIA. Notizia che è stata commentata con delusione da molti, perché il campione spagnolo ha una conoscenza approfondita del mondo del motorsport e aveva le idee e progetti chiari. Nel comunicato che riportiamo di seguito dà le sue motivazioni, tra cui il tempo che non avrebbe avuto per la preparazione per la Dakar e il mancato rispetto degli accordi con Ford. Noi ci aggiungeremmo anche il fatto che il figlio, come si sa, corra in F1 e comunque qualche problema ci sarebbe stato, anche senza conflitti di interesse. E poi va da sé che il presidente FIA non avrebbe tempo per disputare corse e campionati… Ebbene sì, Carlos, hai deluso tanti tirandoti indietro, anche perché poco credibile nelle motivazioni: un combattente come te, un uomo di 63 anni, che dice che la situazione è complessa e il momento non adatto? Se c’è bisogno adesso è ridicolo dichiarare che continuerà a impegnarsi guardando al futuro. Un ruolo del genere non è un gioco ma un impegno full time. Suvvia… e chi ti crede? Ah, tra parentesi, adesso il tanto discusso e criticato Mohammed Ben Sulayem ha una strada asfaltata e in discesa davanti a sé per il nuovo mandato, visto che Sainz era l’unico rivale con possibilità concrete. Peccato che, probabilmente per la prima volta nella sua vita, non abbia avuto il coraggio di affrontare una sfida.
Barbara Premoli
«Ciao a tutti, Questo messaggio è per confermare pubblicamente che alla fine ho deciso di non candidarmi alla presidenza della FIA alle elezioni di quest’anno. Ho lavorato duramente in questi ultimi mesi per comprendere a fondo la situazione alla FIA e le esigenze e le complessità che accompagnano un progetto così importante. Dopo un’attenta riflessione, sono giunto alla conclusione che le circostanze attuali non sono ideali per gettare le basi della mia candidatura. Inoltre, mi sono reso conto che candidarmi correttamente alla presidenza comprometterebbe notevolmente la mia preparazione per la Dakar e non desidero indebolire il mio impegno nei confronti di Ford e del mio team. Queste preoccupazioni mi hanno quindi spinto a essere realista e a desistere per ora dal mio impegno con la FIA.
Nonostante il mio ritiro da questa corsa, la mia passione per il servizio e la leadership nel mondo del motorsport non è cambiata e credo ancora che l’organizzazione abbia bisogno di cambiamenti importanti, che spero sinceramente vengano affrontati nei prossimi anni. Sia le corse sia la mobilità sono state la mia vita e seguirò da vicino gli sviluppi futuri con grande interesse. Sosterrò sempre il mio sport e cercherò di contribuire in tutti i modi possibili al miglioramento della mobilità per gli utenti della strada in tutto il mondo.
Infine, voglio ringraziarvi sinceramente per i messaggi di supporto, incoraggiamento e i consigli che ho ricevuto nelle ultime settimane. Hanno rafforzato la mia fiducia nel continuare a impegnarmi per raggiungere i miei obiettivi presenti e futuri e ne sono veramente grato. Grazie.
Carlos Sainz»