Quella di Monaco è una gara che si gioca il sabato con le qualifiche. Puoi mettere tutte le soste che vuoi, ma le sole variabili che possono far cambiare il risultato sono gli incidenti e le safety car. Montecarlo è una pista che esalta le abilità dei piloti (e, visto che parliamo di professionisti, sono stati bravissimi a non commettere errori), oltre a essere un palcoscenico per sponsor e glamour. Questa nuova regola non ha fatto altro che rendere difficile l’interpretazione della gara e, probabilmente, qualcuno se l’era anche dimenticata. Rispetto alle scorse edizioni non abbiamo avuto stravolgimenti. Ho l’abitudine di seguire i GP tenendo anche sotto controllo i tempi e i distacchi, ma da semplice spettatore non è facile. Non oso immaginare dalle tribune.
Bisogna però fare i complimenti alla McLaren, in particolare a Lando Norris per pole position e vittoria, così come a Charles Leclerc. E’ inutile che si lamenti perché è stato bravissimo a ottenere il secondo posto sia in qualifica sia in gara. Lewis Hamilton ha pagato 4 decimi dalla pole, che poi è il gap della Ferrari. Pertanto, Charles ha fatto un capolavoro portandola in prima fila.
Complimenti anche alla Racing Bulls, sia per la gara sia per la strategia, piazzando due vetture in zona punti, così come per Williams e Haas che chiude la corsa col settimo posto di Ocon. Punti importanti per tutti. Sono mancati la Mercedes, che ha optato per una strategia inspiegabile, e Fernando Alonso, costretto al ritiro per un problema tecnico alla sua Aston Martin. Salutiamo velocemente Monaco per spostarci a Barcellona, dove sarà introdotta la nuova TD. Ma, coinvolgendo tutti i team, credo cambierà poco.
Gian Carlo Minardi