Al termine delle qualifiche del GP di Miami, Fred Vasseur ha commentato ai microfoni di Sky Sport F1 la prestazione più che deludente della Ferrari, ottava e 12° con gli incolpevoli Leclerc e Hamilton. E l’ha fatto ripetendo quelle frasi trite e ritrite che nel pezzo post qualifiche avevamo implorato di non sentire più. “Abbiamo fatto il tempo con la gomma usata, ci manca qualcosa con la gomma nuova, forse questo è il motivo per cui andiamo meglio in gara. Rispetto a Max perdiamo 4 decimi nelle prime due curve, dobbiamo capire dove sbagliamo. La macchina è la stessa che era la più veloce a Jeddah, dobbiamo essere pronti già in Curva 1. Speriamo nella pioggia, con la strategia e con il buon passo possiamo fare bene“. E dopo queste parole che non danno spiegazioni, ci siamo ribaltati dalla sedia… “Dobbiamo capire“: non vi sembra di averlo già sentito per anni e anni? Forse bisogna iniziare a credere a quello che una vita fa aveva detto John Elkann: “Vinceremo nel 2026“. Tra non molto ci siamo… a meno che nel frattempo a Maranello non spostino l’asticella. Poi si lamentano che non si vendono i biglietti per Imola… per non parlare dei troppi spazi vuoti sulle tribune di Miami – la TV ha avuto un bel daffare a non inquadrarle ma si vedevano. La McLaren e Verstappen e Antonelli sono super, ma la Ferrari è Storia. In F1, da sempre. E non basta che le vendite di auto e supercar vadano bene. La F1 è una vetrina globale dove non può mancare l’oggetto dei sogni di tutte le generazioni. I vertici – Elkann, Vigna, Vasseur – hanno delle responsabilità enormi e devono smettere di cercare di capire e cominciare ad agire.
Barbara Premoli






















