La prima tripletta del 2025 si conclude sulle rive del Mar Rosso. Jeddah è una città portuale dell’Arabia Saudita ed è considerata la porta d’ingresso per i pellegrini diretti alla Mecca nonché un importante centro commerciale e culturale, noto per il suo lungomare moderno e il quartiere storico di Al-Balad. Dopo il debutto del 2021 svoltosi a dicembre e tre eventi tenutisi nel mese di marzo, il GP dell’Arabia Saudita si terrà per la prima volta nel mese di aprile, con condizioni di temperatura, vento e umidità più simili alla stagione estiva: un fattore che potrebbe avere il suo peso sull’andamento del weekend.
Dopo quattro GP in cui la selezione delle mescole da asciutto è rimasta immutata rispetto all’anno scorso, per il quinto appuntamento Pirelli ha voluto fare un passo più “morbido”: sarà infatti composta da C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft la terna a disposizione a Gedda. La scelta è stata ispirata dalla volontà – condivisa con la FIA, la F1 e le squadre – di fare il possibile per creare più opzioni strategiche per la gara e, quindi, più spettacolo e incertezza. Nelle quattro precedenti edizioni di questo Gran Premio, la sosta singola è sempre stata dominante, sia in termini di efficacia che di preferenza da parte delle squadre, anche quando una neutralizzazione ha offerto qualche variabile in più.
Soltanto un pilota (Valtteri Bottas) scelse di fermarsi due volte. Tutti gli altri optarono per la sosta singola, con la stragrande maggioranza che preferì usare la C3 in partenza (Medium) e la C2 (Hard) per il secondo stint. Soltanto due piloti (Bearman con la Ferrari e Bottas con la Sauber) provarono a sfruttare il maggior grip in partenza offerto dalla C4 (Soft) mentre in tre (Norris con la McLaren, Hamilton con la Mercedes e Zhou con la Sauber) allungarono il più possibile il primo stint con la Medium per poi passare alla Soft, che così si confermò un’opzione praticabile anche in gara.
Il circuito è lungo 6,174 chilometri ed è uno dei più veloci della stagione (circa l’80% del tempo sul giro si tiene il piede sull’acceleratore), nonostante sia molto sinuoso e detenga il primato per il numero di curve (27: 16 a sinistra e 11 a destra): molte, infatti, si percorrono a media e alta velocità. Sebbene le zone DRS siano tre, i sorpassi non sono molto semplici, proprio perché scarseggiano i punti dove ci sono brusche decelerazioni.
L’asfalto è poco abrasivo e ha un livello di rugosità nella media mentre le forze laterali esercitate sulle gomme sono significative, anche se non a livello di quelle, ad esempio, che si registrano a Suzuka o a Barcellona. Il graining può essere protagonista, soprattutto nelle prime sessioni di prove libere, visto che la pista è all’inizio molto sporca, essendo utilizzata raramente per le competizioni automobilistiche: con diverse gare di supporto alla Formula 1, durante il fine settimana le condizioni dell’asfalto migliorano, riducendo così progressivamente l’incidenza di questo fenomeno. Peraltro, con un tris di mescole più morbido, sarà interessante vedere come si evolverà la situazione su questo fronte.
Tre piloti si sono suddivisi le vittorie nelle quattro edizioni del Gran Premio fin qui disputate. Max Verstappen è l’unico a essersi imposto due volte (2022 e 2024), Lewis Hamilton conquistò l’edizione inaugurale del 2021 e Sergio Perez si assicurò il successo nel 2023. Gli stessi tre piloti sono stati autori delle quattro pole position ma in questo caso è stato il messicano l’unico a fare il bis (2022 e 2023), con l’inglese primo nel 2021 e l’olandese ad imitarlo l’anno scorso. Il quattro volte campione del mondo ha sempre finito il Gran Premio sul podio mentre Charles Leclerc è il pilota che ha conquistato più giri veloci (2) oltre ad essersi piazzato due volte fra i primi tre. Naturalmente, Verstappen è anche primo in termini di punti conquistati (87), seguito dall’ex-compagno di squadra Perez (55) mentre il ferrarista è terzo a quota 49.