Domani 3 gennaio per la prima volta i Dacia Sandriders affronteranno il Rally Dakar, una delle sfide più lunghe, più impegnative e più belle del motorsport. Dopo il battesimo del fuoco al Rally del Marocco, è finalmente arrivato il momento più atteso.
Se il loro esordio nel mondo delle gare ha superato ogni aspettativa, la squadra condotta da Tiphanie Isnard è consapevole che questa nuova gara metterà i Sandriders alla prova come non mai. Per prepararsi al meglio, i tecnici hanno riflettuto sulle lezioni apprese dall’esperienza nel deserto marocchino per proseguire la fase di sviluppo, senza mai rinnegare i solidi principi fondatori e l’approccio incentrato sull’essenziale del brand Dacia.
I tre equipaggi, che sono stati puntualmente coinvolti in questo processo di miglioramento continuo, si stanno ora apprestando a tornare nell’abitacolo di Sandrider, che vanta un innovativo cruscotto modulare, dimostrando grande umiltà di fronte al monumento del motorsport che stanno per affrontare. Dopo essere diventato per la terza volta Campione del Mondo Rally-Raid vincendo con Sandrider, Nasser Al-Attiyah cercherà di partire alla grande per difendere il suo titolo: “Il mio obiettivo è sempre quello di vincere, ma la concorrenza è molto accanita e il percorso particolarmente impegnativo quest’anno“, ha affermato il pilota del Qatar, che sarà affiancato dal copilota Édouard Boulanger. “La prima settimana si preannuncia pazzesca, per cui ci vorrà un approccio intelligente. Detto questo, mi sento molto bene al volante di Sandrider, che ha dato prova di robustezza in Marocco. Ho fiducia nel team e nell’auto, per cui spero che riusciremo a mettere tutto a punto per correre una bella prima Dakar“.
Come sottolinea Nasser, vincitore dell’evento per ben cinque volte, gli organizzatori hanno previsto un percorso impegnativo di 7.700 chilometri, di cui 5.100 chilometri di speciali, per questa sesta edizione della Dakar in Arabia Saudita. Da domani, gli equipaggi affronteranno il Prologo, un esercizio già di per sé determinante in quanto i dieci piloti più veloci potranno scegliere che posto occupare nell’ordine di partenza sabato. Ci sarà poi un crescendo di intensità, soprattutto con la tappa 48H cronometrata. Organizzata su due giorni, obbliga i concorrenti a spegnere i motori al calar della notte, fermandosi in una delle sei aree di sosta minimaliste in pieno deserto, prima di riprendere le ostilità all’alba.
Questa è solo la prima difficoltà di una lunga serie, tra cui la tappa Marathon e altre sezioni cronometrate tra terreni vulcanici, tratti sabbiosi e sentieri rocciosi. In queste condizioni che spingono uomini e macchine al limite, i pneumatici BF Goodrich avranno il compito di garantire un’aderenza ottimale, offrendo al contempo la migliore resistenza a urti e forature. I Dacia Sandriders potranno contare anche su tante innovazioni pensate per facilitare la vita, come le aree magnetiche integrate nella carrozzeria in caso di intervento.
La seconda settimana sarà caratterizzata dalla traversata delle dune del Rub al Khali, la più vasta ed ininterrotta distesa di sabbia del mondo, fino all’arrivo a Shubaytah, venerdì 17 gennaio. Un percorso variegato, che richiede un approccio unico, come sottolineato da Sébastien Loeb prima di affrontare questo rally per la nona volta: “Sarà una Dakar difficile e forse dovremo guidare con la testa ancora più del solito per essere in grado di vincere“, ha confermato il nove volte campione del mondo dei rally, affiancato da Fabian Lurquin. “Vedremo di giorno in giorno come si evolve la situazione e non vedo l’ora che cominci. Siamo pronti a dare il massimo, così come il team“.
Settima in Marocco, anche Cristina Gutiérrez è pronta a raccogliere la sfida, un anno dopo aver vinto la categoria Challenger della Dakar: “Si provano sempre sensazioni uniche prima della partenza“, ci ha confidato la spagnola, che sarà affiancata da Pablo Moreno come navigatore. “Dall’ultima edizione, è stato un anno incredibile. Io e Pablo siamo come due bambini. Pensiamo di aver affrontato con successo il lavoro di apprendimento e adattamento alla nostra nuova categoria. Questo ci permetterà di ottenere il meglio da noi stessi. I Dacia Sandriders sono una vera e propria famiglia in cui regna un’ottima atmosfera. Affrontiamo la Dakar con entusiasmo e fiducia, pur restando consapevoli che è il nostro primo anno”.
Il Rally Dakar inaugurerà anche la stagione 2025 del Campionato del Mondo FIA di Rally-Raid. Per tutto il Campionato, i Dacia Sandriders affronteranno i terreni più impervi per mettere alla prova le loro soluzioni innovative. In partnership con Aramco, il team tecnico continuerà ad andare alla ricerca di soluzioni sostenibili, testate in questo esclusivo laboratorio tecnologico che è il Rally Dakar. A meno di ventiquattr’ore dalla partenza, i Dacia Sandriders stanno ultimando i preparativi a Bisha e ogni giorno metteranno il cuore nel loro lavoro per ambire al miglior risultato possibile.