In Qatar, il Mondiale si avvia verso la conclusione col Titolo Pilori assegnato a Max Verstappen e la lotta aperta nel Costruttori sia per il primo sia per il sesto posto. Rispetto alla passata edizione, l’appuntamento di quest’anno è stato posticipato di oltre un mese per limitare le temperature che nel 2023, unitamente all’alto tasso di umidità, avevamo messo a dura prova la resistenza dei piloti. Anche quest’anno si correrà in notturna, ma sono attese temperature costanti verso i 25°, decisamente diverse rispetto una settimana fa in Nevada.
Sono state apportate anche importanti modifiche ai cordoli che avevano creato non pochi problemi alle gomme nell’edizione 2023, con la Federazione che aveva imposto pit-stop ogni 18 tornate. La Pirelli ha lavorato anche sotto questo aspetto, portando le mescole più dure dalla C1 alla C3. Il Qatar ospiterà la sesta e ultima Sprint, pertanto team e piloti avranno solo una sessione di prove libere per deliberare le vetture. Si accende la sfida al titolo costruttori con Ferrari e Red Bull all’inseguimento della McLaren, unitamente alla sfida per il sesto posto tra Haas-Alpine-Racing Bulls.
Abbiamo salutato Las Vegas con la doppietta Mercedes, il Titolo conquistato da Verstappen e il terzo e quarto posto della Ferrari con non pochi strascichi proprio tra Leclerc e Sainz. Sono certo che tutto sarà già risolto, anche perché frutto principalmente della tensione per la gara. L’obiettivo è comune, ossia riportare il Costruttori a Maranello. Tra l’altro, per la squadra, questa situazione non è altro che un antipasto del 2025 quando si troverà a dover gestire due piloti del calibro di Leclerc ed Hamilton, a mio avviso molto più incandescente dell’attuale coppia, soprattutto se saranno in grado di portare in pista una vettura competitiva.
Gian Carlo Minardi