Stiamo assistendo a una delle migliori, se non la migliore, stagione della storia della F1. Las Vegas ci ha consegnato un gran premio entusiasmante fatto di numerosi e corretti sorpassi, che non hanno richiesto l’intervento della safety car o della VSC.
Ancora una volta i pronostici sono stati ribaltati con una Mercedes che è stata tra le grandi protagoniste fin dalle prove libere. Ha saputo concretizzare al meglio il suo vantaggio in queste condizioni particolari, conquistando la doppietta. Proprio qualche mese fa avevo indicato la Mercedes come possibile arbitro del campionato Costruttori, cosa che si sta verificando nella sfida McLaren-Ferrari. E’ un campionato in cui basta la minima sbavatura per ritrovarsi nelle retrovie, soprattutto con qualifiche in cui troviamo sei piloti racchiusi in una manciata di decimi. L’abbiamo visto con Hamilton: scattato dalla decima posizione ha rimontato fino alla seconda posizione.
Col terzo e quarto posto Ferrari ha ridotto a 24 le lunghezze dalla leadership, anche se deve far riflettere quanto successo tra Leclerc e Sainz. Può essere un antipasto del 2025 con l’arrivo in “rosso” di Hamilton. Non voglio incolpare l’uno o l’altro, hanno ragione entrambi, anche in base agli accordi presi a inizio gara. Sainz ha gestito meglio le gomme, ma quello che non mi è piaciuto sono le esternazioni in mondovisione di Leclerc. E’ un campione e i panni sporchi si lavano in casa. Il team dovrà imparare a gestire al meglio i suoi piloti in quanto avrà una stagione non facile sotto questo aspetto. Sarà molto più difficile la gestione Leclerc-Hamilton rispetto all’attuale.
Las Vegas ci ha consegnato il primo verdetto. Max Verstappen ha conquistato il suo quarto Titolo mondiale. Un risultato assolutamente meritato, frutto di grande professionalità, preparazione e serietà. Nonostante le difficoltà della sua vettura non ha demorso, lottando e portando a casa un quinto posto davanti al suo diretto avversario Lando Norris, che si consola col giro più veloce. Ancora una volta, l’olandese ha fatto la differenza all’interno del team, anche se questa volta, perlomeno, Perez ha contribuito con un punto. Molto bella anche la sfida nelle retrovie: Haas si porta avanti di un punto sull’Alpine (costretta al ritiro con Gasly), ma anche la Racing Bulls ha ridotto il gap col solito Tsunoda, ottimo nono.
Ci avviamo agli ultimi due appuntamenti, saranno due fine settimana di fuoco: Qatar e Abu Dhabi racchiusi in appena quindici giorni. E, tra i due Gran Premi, anche la sesta e ultima Sprint in programma sabato.
Gian Carlo Minardi