La F1 è arrivata in Ungheria, dove inizia la seconda parte della stagione che si prospetta molto calda, con una lotta aperta tra Red Bull, McLaren e Mercedes, in cui speriamo si possa inserire anche Ferrari. L’Hungaroring è una pista ad alto carico aerodinamico e, dopo Montecarlo, la più corta del mondiale. Tra l’altro è una pista non molto usata durante l’anno. Proprio per questo non sarà facile gommarla e le prestazioni cambieranno, in positivo, sessione dopo sessione. E’ un circuito non particolarmente severo per il degrado gomme, infatti, Pirelli ha portato le mescole più morbide: C3-C4-C5.
Negli ultimi gran premi, gli aggiornamenti introdotti dalla Ferrari non hanno dato i frutti sperati, diversamente da Mercedes – che personalmente ritengo stia ottimizzando al meglio gli sviluppi – e McLaren che si è sempre trovata a suo agio sulle piste ad alto carico. Sono 7 i punti di vantaggio, nel Costruttori, della Ferrari sulla McLaren e 83 sulla Mercedes, vincitrice degli ultimi due GP. Da vedere se riuscirà a difendersi. Certamente Verstappen e Red Bull restano il punto di riferimento e tutti correranno per batterli. Un avversario importante, soprattutto per l’affidabilità, saranno le alte temperature.
Entrando nella seconda parte della stagione, bisognerà tenere in considerazione anche delle eventuali penalità per il cambio di power unit e delle componenti. Penalità in cui molti team (se non tutti) incapperanno certamente. Prima della pausa estiva, si andrà a Spa-Francorchamps (26-28 luglio), pista molto severa per i motori, e successivamente in Olande (23-25 agosto) e a Monza (30 agosto-1 settembre), altra pista selettiva. Ma non dimenticatevi dell’Historic Minardi Day in programma a Imola dal 24 al 25 agosto.
Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati anche dal mercato piloti. In particolare Haas ha ringiovanito la sua line-up puntando sull’esperienza di Esteban Ocon (classe 1996) e su Oliver Bearman (2005), oltre ad aver prolungato la collaborazione con la Ferrari fino al 2028 per la fornitura di power unit. Il team ha voluto dare un segnale importante di serenità e continuità. Carlos Sainz resta l’ago della bilancia per gli ultimi movimenti, che interessano particolarmente Williams, Alpine e Audi. A Monza, probabilmente, potremo avere maggiori dettagli.
Gian Carlo Minardi