Quarantun’anni dopo, Las Vegas è tornata a ospitare un Gran Premio di F1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location sia come layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati. Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianco del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pitstop e a una bella rimonta. Come era facile preventivare, la safety car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26° passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio gomme proprio in regime di SC.
Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale miglior prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole 4 lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla 12° posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.
Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il 18° successo su 21 appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull piazza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla 17° piazza. Dalla 19° posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate). Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale, con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll.
Il Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.
Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti a testa. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin (che ha ridotto il distacco a 11 punti) per il quarto posto.
Gian Carlo Minardi