Fred Vasseur non ha nascosto la propria rabbia dopo l’incidente di Carlos Sainz nelle FP1 di Las Vegas. La Ferrari #55 ha riportato dannigravissimi dopo essere passata a oltre 300 km/h su un tombino che si era staccato dall’asfalto. I meccanici hanno fatto miracoli, riuscendo a rimettere in pista la SF-23 in tempo per la seconda sessione di libere, in cui Leclerc e Sainz hanno chiuso nelle prime due posizioni. La cosa assurda è che non ci sia stata alcuna deroga al regolamento FIA: con la sostituzione della batteria, è stato applicato il regolamento ed è stata inflitta una penalità di 10 posizioni allo spagnolo, da scontare in gara qui a Las Vegas. Di seguito le dichiarazioni di Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1.
“Abbiamo danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. Penso che sia semplicemente inaccettabile. Abbiamo avuto paura per Carlos, l’impatto è stato duro. E’ un inizio difficile del weekend, avevamo aspettative alte. Non avevamo capito cosa fosse successo, nemmeno guardando l’on board. E’ stato un danno enorme, siamo stati fortunati che Carlos non si sia fatto nulla. Dobbiamo distinguere l’aspetto sportivo dallo show. Finora il contorno è stato davvero fantastico, ma questo non deve distogliere l’attenzione dell’aspetto sportivo. Adesso sono ancora sotto choc e molto arrabbiato, è difficile per me parlare. Forse sarebbe meglio su queste piste nuove avere anche altre categorie per provare insieme il circuito“.
Peccato che a volte la rabbia venga frenata da motivi legati al business: di fronte a una decisione del genere da parte della FIA, una beffa oltre al danno, la cosa migliore sarebbe stata ritirare la squadra dal GP più atteso della stagione, quello su cui sono puntati tutti i riflettori. La Scuderia che non partecipa a una gara avrebbe dato una scossa che altro che le luci di Las Vegas… Ma l’azienda Ferrari, si sa, ha grossi interessi negli USA e allora interviste e conferenze stampa rabbiose ma poi tutti in pista, zitti e buoni, come niente fosse. Almeno nel momento in cui scriviamo è così. L’ultimo pensiero per Carlos, che ha rischiato moltissimo, e per i meccanici, che come sempre si sono dannati l’anima e hanno riparato la macchina in tempo per le seconde libere.
Barbara Premoli