Max Verstappen (Red Bull) ha vinto il GP di Monaco, davanti a Fernando Alonso (Aston Martin) ed Esteban Ocon (Alpine). Tutti i piloti a podio hanno sfilato sotto la bandiera a scacchi con le Cinturato Green Intermediate. Nel corso della gara sono state utilizzate tutte le mescole a disposizione dei piloti, le tre da asciutto e le due da bagnato comprese le nuove Cinturato Blue Full Wet. Era successo lo stesso nel GP del 2022. Come da tradizione nel Principato, le posizioni ottenute in qualifica sono state determinanti per la classifica della gara. Sul podio sono infatti saliti i piloti nelle prime tre piazzole della griglia, dopo la penalità inflitta a Charles Leclerc che era stato nei fatti il terzo più veloce sabato davanti a Ocon.
Max Verstappen ed Esteban Ocon sono partiti con le P Zero Yellow medium con l’obiettivo di terminare su P Zero White hard. Il vincitore non ha avuto il tempo di montare le mescole più dure per il sopraggiungere della pioggia, chiudendo quindi direttamente su Cinturato Green Intermediate. Fernando Alonso ha iniziato invece su Hard, sostituite per un solo giro con le Medium prima di dover montare le Intermedie. Metà delle squadre hanno differenziato le strategie di gara dei loro piloti alla partenza. Mercedes, Alpine, McLaren, Alfa Romeo e Haas hanno infatti deciso di montare sulle loro monoposto mescole diverse. L’unico in griglia ad avere P Zero Red soft è stato Guanyu Zhou (Alfa Romeo) che si è fermato dopo un giro per le Hard, come fatto anche da Nico Hulkenberg (Haas) e Sergio Perez (Red Bull).
A circa 25 giri al termine della gara, la pioggia ha iniziato a cadere tra le curve 4 e 8. Valtteri Bottas (Alfa Romeo) è stato il primo pilota a montare le Cinturato Green Intermediate mentre Kevin Magnussen (Haas) è stato l’ultimo a essere chiamato ai box per le gomme da pioggia, cambiando le Hard direttamente con le Cinturato Blue Full Wet. I due piloti di Haas e Sergio Perez hanno utilizzato anche le nuove Cinturato Blue Full Wet che avrebbero dovuto essere introdotte nel Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Le nuove mescole, adottate da ora in avanti per tutti i Gran Premi, sono i primi pneumatici Pirelli da Formula 1 a non richiedere l’utilizzo delle termocoperte. Valtteri Bottas è stato il più veloce sulle Intermediate. Il pilota di Alfa Romeo, ha concluso il 76esimo giro in 1m24.637s. Nico Hulkenberg ha invece ottenuto un tempo di 1m32.994s al 72esimo giro con le Full Wet. Lewis Hamilton (Mercedes) ha ottenuto il miglior tempo assoluto della gara (1m15.650s) al 33esimo giro, quando era sulle Hard mentre la prestazione migliore sulle Medium è di Charles Leclerc (1m15.773s) al 46esimo giro. Kevin Magnussen ha invece il primato dello stint più lungo con Hard: 56 giri. La pioggia ha fatto scendere bruscamente le temperature dell’asfalto. Si è passati infatti da 41°C a 27°C mentre la temperatura ambientale è oscillata tra 28 e 23°C nel corso della gara.
La settimana prossima la Formula 1 arriverà in Spagna. Dal 2 al 4 giugno si correrà infatti il GP di Spagna sul circuito di Barcelona-Catalunya con le mescole C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Il tracciato del Montmelò è stato modificato con la rimozione dell’ultima chicane, rendendo il circuito più filante nella sua parte finale.
Mario Isola, direttore motorsport: “È stato un fine settimana ricco di emozioni, sia per chi era in pista sia per chi ha seguito il GP in televisione e on line. Così come accaduto un anno fa in questa gara, abbiamo visto in pista tutte e cinque le tipologie di pneumatici a disposizione delle squadre, con il debutto della nuova specifica di Wet che non richiedono il preriscaldamento: proprio a proposito di quest’ultima, le prime indicazioni sembrano essere in linea con le aspettative anche se, ovviamente, dobbiamo tenere presenti le caratteristiche uniche del tracciato monegasco.
La parte di gara sull’asciutto è vissuta nel duello a distanza fra chi ha scelto di partire con le Medium e chi con le Hard, molti di più rispetto a quanto ci si poteva aspettare alla vigilia, mentre soltanto un pilota, Zhou, ha optato per le Soft. Come spesso accade qui, è stata una partita a scacchi per vedere chi avrebbe fatto la mossa decisiva – il pit-stop – cercando di azzeccare la finestra di traffico migliore. Se a ciò si aggiunge l’incertezza relativa alle condizioni meteorologiche – con la pioggia che era data da tutti in avvicinamento ma da nessuno con l’intensità poi verificatasi – si comprende sia stato difficile gestire la gara senza commettere errori. Per quanto concerne la durata del primo stint con le Medium, molto più estesa rispetto alla vigilia (non ci sono solo i 55 giri di Verstappen ma anche i 53 di De Vries e Tsunoda e i 50 di Norris), va detto mai come su questa pista la gestione della gomma anche quando accusa del graining viene fatta in funzione del traffico e di quella che può essere l’evoluzione delle condizioni meteorologiche, com’è infatti accaduto”.