Hyundai ha svelato la ricostruita Pony Coupe Concept in occasione dell’evento Hyundai Reunion, una piattaforma di eventi del brand che funge da punto di incontro tra il passato e la visione del futuro. Anche Giorgetto Giugiaro e suo figlio Fabrizio, anch’egli designer di grande esperienza, hanno partecipato alla presentazione del progetto, annunciato lo scorso novembre e realizzato da GFG Style – il centro stile che si avvale dell’esperienza creativa di Fabrizio e Giorgetto – per riportare a nuova vita l’auto che ha dato il via alla creazione della gamma Pony del brand, la prima sviluppata in modo indipendente per la produzione in serie in Corea.
Nel progetto di restauro di Pony Coupe Concept, Hyundai ha ricreato il modello originale presentato al Salone di Torino del 1974. Questo lavoro di recupero è una testimonianza dello spirito, dell’audacia, della passione e dell’ambizione con cui i dipendenti e i manager di Hyundai hanno creato un brand globale, iniziando proprio da Pony Coupe Concept.
“Nonostante un tessuto industriale poco favorevole negli anni Settanta, mio nonno, il Presidente e fondatore di Hyundai Ju-young Chung, ha dedicato tutto sé stesso alla ricostruzione dell’economia coreana e al miglioramento della vita della popolazione dopo la devastante guerra di Corea. Alla fine, ha realizzato la sua visione di rendere la Corea un Paese in grado di sviluppare i propri veicoli a regola d’arte”, ha dichiarato Euisun Chung, Executive Chair di Hyundai Motor Group. “Esprimo la mia sincera gratitudine a tutti coloro che, sia in Italia che in Corea, hanno svolto un ruolo fondamentale per il successo del Pony”.
Con la sua dimensione estetica unica, Pony Coupe Concept è stata un modello innovativo per il suo tempo. Purtroppo, a causa delle avverse condizioni economiche globali della fine degli anni Settanta, quella che avrebbe potuto essere la prima sensazionale auto sportiva di Hyundai non riuscì a raggiungere la produzione commerciale e se ne perse memoria. Tuttavia, il concept incarna la determinazione di Hyundai nel voler entrare nel settore delle auto sportive gettando le basi per una leadership a lungo termine come azienda automobilistica. Questo spirito è ancora oggi presente e si riflette nell’approccio di Hyundai all’elettrificazione e nella tecnologia a idrogeno ad alte prestazioni.
Pony Coupe Concept è oggi considerata un classico retro-futuristico, un’ispirazione per i modelli Hyundai più recenti, come il rolling lab N Vision 74, un veicolo elettrico-ibrido a idrogeno, e la concept car “45” EV, che ha ispirato IONIQ 5, interamente elettrica.
“Nell’era dell’elettrificazione, una condizione fondamentale affinché Hyundai diventi leader della mobilità futura sarà la nostra capacità di rimanere fedeli ai valori fondamentali che abbiamo ereditato”, ha dichiarato Jaehoon Chang, Presidente e CEO di Hyundai Motor Company. “In futuro, attraverso Hyundai Reunion e altre iniziative di comunicazione sul nostro patrimonio, continueremo a usare il nostro passato come vettore unico per la nostra innovazione futura”.
Gli esterni della Pony Coupe Concept, simili a quelli di un origami, presentano linee geometriche e fluide, una linea del tetto slanciata, superfici pure e pulite, proporzioni dinamiche e un montante B dalla forma unica. La concept vanta un trattamento delle superfici estremamente avanzato con paraurti verniciati in tinta con la carrozzeria. Il frontale dalle linee cuneiformi e i fari circolari la contraddistinguevano già nel 1974 e, ancora oggi, hanno un aspetto inimitabile. La coda tronca è dotata di un sottile sportello per accedere alla parte posteriore dell’auto.
Gli interni minimalisti trasmettono una sensibilità iconica che evidenzia il design monoscocca e la plancia sospesa incentrata sul guidatore. Il volante a una razza e i sedili bicolore dalla linea sottile riprendono quella che negli anni Settanta era un’estetica futuristica.
Quando gli è stato chiesto di parlare della sua prima interazione con Hyundai per lo sviluppo di Pony Coupe Concept nel 1973 Giugiaro ha ricordato: “Hyundai ci contattò per iniziare una progettazione completa di un modello, senza avere molta esperienza nel settore. All’inizio ero scettico perché all’epoca non conoscevo Hyundai. Siamo rimasti tutti colpiti dalla passione e dall’impegno dei suoi ingegneri. Erano acuti, curiosi, aperti ed estremamente desiderosi di imparare. Hanno immediatamente abbracciato metodi di lavoro che erano nuovi per loro. Si sono impegnati moltissimo per raggiungere l’obiettivo, per l’azienda e per i loro partner. Sono orgoglioso di aver assistito all’evoluzione che l’azienda ha vissuto, dal nostro primo incontro”.